Le avventure di Speranza Fantozzi.
Chi bazzica in fb sa che ieri era il mio compleanno, ancora due passi e raggiungiamo le cinque decine. Di solito festeggio con un pranzo a base di pesce in un ristorante in riva al mare. Quest’anno ho preferito rinunciare al pranzo e stare un giorno di più in vacanza. Il pesce fresco costa! Per cui ieri siamo andati al mare, al Poetto per la nostra solita mezza mattinata. Ma niente è andato come previsto.
Mylove aveva dormito male e si è alzato di malumore, dovevo far benzina al selfservice e non avevo soldi in cambio, il bancomat non funzionava, l’edicolante non aveva il cambio. Alla fine Mylove si è comprato un pacchetto di sigarette e abbiamo fatto benzina. Con tutti questi giri siamo arrivati un po’ in ritardo e i parcheggi erano tutti occupati. Con un colpo di fortuna abbiamo parcheggiato subitissimo, ma l’umore era pessimo. Arrivati in spiaggia il venticello che soffiava nel mio paese era diventato un maestrale da bandiera rossa rossa. Soffiava talmente forte che ha fatto volare gli ombrelloni, tra cui il nostro che è bello robusto. Recuperatolo senza che avesse causato danni alle persone, ci accorgiamo che il telo si era rotto in più punti.
Aff xz! Incavolati neri a mezzogiorno spaccate eravamo in auto sulla via del rientro. Cosa mi sarà venuto in mente di andare al mare e soprattutto di tentare di leggere il giornale? Al Poetto quando c’è maestrale non puoi neanche ridere che ti ritrovi la sabbia incastrata nei denti per due settimane, figurati leggere il giornale. Guardate in che condizioni l’ho riportato a casa.

Insomma è stato un compleanno indimenticabile. Meno male che con la testa sono già a Barcellona. Si parte fra due giorni e si rientra la settimana prossima. Internet è una gran cosa, abbiamo fatto i biglietti aerei, prenotato un bell’albergo vicino alla Sagrada Famiglia, comprato la Barcellona Card e prenotato la visita guidata in italiano per la Sagrada! Tutto il resto decideremo giorno per giorno, che a noi ci piace l’avventura, ma con i nostri ritmi. Quello che non riusciremo a vedere lo vedremo la prossima volta. Intanto leggo un po’ e sono già lì.
A si biri luegos!