Estate senza condizionatore

Quando lo dico in giro mi guardano increduli. A casa non abbiamo i condizionatori, abbiamo due ventilatori che quest’anno abbiamo messo in funzione cinque volte, e non perché vogliamo fare un dispetto alla Russia, o perché vogliamo fare i virtuosi. Li accendiamo quando ne sentiamo la necessità. Ad esempio il condizionatore dell’auto lo accendiamo, eccome se lo accendiamo!

Gli anni scorsi ho patito il caldo in maniera allucinante e i ventilatori erano sempre accesi, giorno e notte. Uno si era pesino fuso. Ero andata correndo a comprarne uno nuovo. Sopporto benissimo il caldo, quel che mi uccide è l’umidità. Non mi fa ragionare bene. Quest’anno c’è caldo, ma il tasso di umidità è per me ancora ragionevole.
La notte è abbastanza fresca, questi giorni è scesa a 19 gradi. Teniamo tutte le finestre aperte e, cani dei vicini permettendo, dormo serenamente.
La mattina spalanco anche le porte così da far girare l’aria, entro le alle 10 chiudo tutto e dove batte il sole abbasso le serrande. Riapro tutto attorno alle 20-21. Dipende dal caldo. Con questi piccoli accorgimenti riesco a superare Caronte, Annibale e compagnia cantante. Però abbiamo in previsione di installare i pannelli fotovoltaici e i condizionatori. Dobbiamo fare un po’ di conti.

Foto da Pixabay

Le prime foto del Telescopio James Webb

Ho scaricato sul pc le prime foto del Telescopio James Webb pubblicate dalla NASA.

Sono di una bellezza stupefacente e non faccio altro che osservarle e meditare.

Ritraggono ammassi di galassie, stelle morenti e nascenti. Sono immagini che ritraggono piccole parti di Universo, che in realtà sono enormi, ritratte come apparivano 4,5 miliardi fa. Si calcola che il Big Bang sia avvenuto 13,7 di miliardi di anni fa, pian piano ci si sta avvicinando all’inizio del tutto.

Sono numeri, concetti difficili da afferrare. Ancora mi domando come sia possibile avere oggi immagini di una realtà di miliardi di anni fa. Me lo hanno spiegato molte volte, ho pure letto, ma a me sembra sempre qualcosa di incredibile, una magia.

“Tutto questo è stato reso possibile da decenni di progettazione e costruzione, test e accorgimenti che hanno permesso di lanciare il telescopio spaziale più grande mai concepito dall’uomo. I risultati che oggi vediamo arrivano come gran finale di un progetto che coinvolge le migliaia di responsabili di un enorme lavoro. Eppure questo è solo l’inizio: il meglio deve ancora venire.”

È la scienza. Sono anni di studi, di prove ed errori, sconfitte e trionfi. Egoismi e collaborazioni.
È qualcosa che l’Uomo è riuscito a realizzare. Lo stesso uomo che fa le guerre, e manda a morire suoi simili per spostare della sua nazione un metro più in là.
Ci rendiamo conto di cosa sia un confine nella vastità di dell’Universo? Un niente.
E un secondo? Mi vengono i brividi nel pensare a quegli atleti che dedicano la loro intera carriera a limare i record del mondo di pochi millesimi di secondo. E qui si contano gli anni in miliardi. C’è da perdersi.

Ma giusto per non disunirsi, ho salvato le foto nel pc e la mia mente sta già pensando a come utilizzarle nelle le prime lezioni di storia del prossimo anno scolastico.

First Deep Field_Credits: NASA, ESA
Nebulosa dell’Anello meridionale. Credits: NASA

Quintetto di Stephan. Credits: NASA

Nebulosa della Carena. Credits: NASA

La siccità del Nord Italia. Dalla Sardegna consigli non richiesti

Photo by Vitu00f3ria Santos on Pexels.com

Guardo con sgomento le foto del Po, dei grandi fiumi e laghi del Nord Italia che sono in secca. I dati dicono che solo la Sardegna non ha problemi di approvvigionamento idrico. Un momento, non può essere vero. Siamo noi sardi ad aver sempre problemi con l’acqua, soprattutto in estate. Non in continente, non a Nord Italia.
Marito, come hanno fatto a farsi fregare così? Lo sapevano che non aveva né nevicato né piovuto perché non hanno risparmiato l’acqua? Come faranno ad arrivare alla fine dell’estate?
Moglie, ti chiedi come hanno fatto? Non ti ricordi che fino allo scorso anno noi sardi in Primavera aprivamo le dighe e si rimaneva senz’acqua?
Marito, sì che mi ricordo, ma pensavo che loro fossero più intelligenti
😕.

Cari amici del Nord, sono davvero stranita che la grande sete questa volta non ci sfiori, ma siamo talmente abituati che anche noi a casa adoperiamo tutti gli accorgimenti per non sprecare l’acqua. Ma una cosa è farlo quando sai che apri il rubinetto e l’acqua esce fuori. Ben altra cosa è farlo quando di acqua non ce n’è.

Ecco vi do una serie di consigli non richiesti ma che potranno essere utili.

  1. Non sprecate energie a maledire o cercare i colpevoli di questa situazione: tutti siete stati colti di sorpresa e nessuno ha mai vissuto una situazione del genere.
  2. Concentrate le vostre energie e sforzi per non rimanere senz’acqua.
  3. Se il vostro comune ha razionato l’acqua dovete fare le scorte in tutti i modi possibili: bottiglie, taniche, bidoni, secchi. Tutto sarà utile. Se in bagno avete la vasca potete utilizzare anche anche quella.
  4. Non va sprecata neanche una goccia. Trovate il modo di non lasciare andar via l’acqua della doccia, dei lavabi e dei lavelli, se ci riuscite anche quella della lavatrice: servirà per il water, soprattutto di notte.
  5. Se potete, installate un deposito con autoclave indipendente per la vostra casa. Quella sarà la vera salvezza che vi farà tornare a una vita quasi normale. In Sardegna ce lo abbiamo tutti, o quasi. Decenni fa, molti cagliaritani lo avevano installato nei balconi dei palazzi. Non so se adesso si può ancora fare perché sono antiestetici, ma rimanere a secco fa uscire di testa, e si sopporta anche l’imperfezione. Ora ci sono dei depositi carini a forma di brocca gigante. Ne ho visti tanti nei giardini delle villette al mare.
    A casa nostra abbiamo una cisterna interrata. Quando comprammo la casa non c’era e fu la prima cosa della lista dei lavori da fare: 500 litri di serenità. Fortunatamente da quando siamo sposati, 15 anni, non abbiamo mai avuto i razionamenti, però quando per un qualsiasi motivo manca l’acqua siamo tranquilli. Le tubature dell’acqua del mio paese sono vecchie e non sezionate, se si rompe la condotta l’acqua manca in tutto il paese, ma noi quasi ce ne accorgiamo, se non fosse per il ronzio dell’autoclave che si mette in moto.

Come mai quest’anno in Sardegna non c’è crisi idrica?
1) In autunno abbiamo avuto tre mesi di pioggia quotidiana. Stavano per spuntarci le branchie ed eravamo tutti fuori di testa. Non me potevamo più.
2) In inverno nei monti ci sono state alcune nevicate importanti.
3) Alcune dighe sono state potenziate e collegate tra loro. Per questo motivo non sono state aperte le dighe per buttare l’acqua in mare, come si faceva fino allo scorso.
Anche da noi le condotte dell’acqua sono vecchie e c’è una dispersione che si aggira attorno al 50% però siamo in via di miglioramento.

Cari amici, la situazione non tornerà alla normalità fino a quando non inizierà la stagione delle piogge. Vi auguro di avere tanta pazienza e che la situazione migliori al più presto.