Libri letti nel 2021

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Inizio il nuovo anno con un post sui libri che ho letto o ascoltato lo scorso anno. Ho letto pochi libri, molti giornali online e molti post nei social. Anche quella è lettura, ha scritto qualcuno, ma i libri chiaramente sono altra cosa.
Dovrei sforzarmi di trovare un equilibrio in quanto a me sono necessari entrambi. I social e i blog, per come li vivo io, mi arricchiscono. Trovo stupefacente che ci siano persone che si appassionino e scrivano di cose di cui non sono a conoscenza fino a un attimo prima di aver letto un post. Il mondo è bello perché vario.
Anche quest’anno ho passato mesi senza aver letto o ascoltato dei libri, mi hanno fatto compagnia i blog. Poi verso settembre i post e i social non mi bastavano più, volevo leggere dei libri, ma non sapevo che cosa, mi sembravano tutti illeggibili o noiosi. Ho ricominciato con la biografia di Obama, che seppur lunga mi ha appassionato.
I libri mi sono necessari perché mi sollevano dall’attualità immediata, mi offrono prospettive e riflessioni nuove. Penso a ciò che è scaturito dentro di me mentre leggevo Anna Karenina. Ma quanto era moderno il pensiero di Tolstoj sulla condizione sulle donne? Certi suoi brani sembrano scritti oggi, non cento anni fa. Quanti libri, quanto tempo ci vuole per cambiare una società? Ci vuole tanto tempo e tanta pazienza.

Ho finito l’anno ascoltando le avventure dei Florio, la voce di Ninni Cassarà è un valore aggiunto alla incredibile avventura di questa famiglia, che mi ha appassionato come non mai tanto da pensare di mettere tra le desiderata un viaggio in Sicilia.

Contrariamente alle mie abitudini di comprato e letto, ho nella libreria dell’ebook, vari libri scaricati e non letti, che attendono il giusto momento. Mi faranno compagnia l’anno appena iniziato.

  1. L’iris selvatico, Lousie Gluck (cartaceo)
  2. Averno, Lousie Gluck (cartaceo)
  3. Finché il caffè è caldo, Thoshikau Kawaguchi (ebook)
  4. Il mondo di Sofia, Jostein Gaardner (audiobook)
  5. Homebody, Rupi Kaur (cartaceo)
  6. Il tempo fa le pietre, Valeria Corciolani (ebook)
  7. Una cosa divertente che non farò mai più, Foster Wallace (audiobook)
  8. Le balene mangiano da sole, Rosario Pellecchia (audiobook)
  9. Volevo solo camminare, Daniela Collu (ebook)
  10. L’ingranaggio dei ricordi, Marisa Salabelle (ebook)
  11. Lungo petalo di mare, Isabel Allende (audiobook)
  12. Carrozza 12, Paolo Nevi (ebook)
  13. Il sole fra le dita, Gabriele Gazzola (ebook)
  14. L’allieva, Alessandra Gazzola (ebook)
  15. Non è la fine del mondo, Alessandra Gazzola
  16. Una terra promessa, Barack Obama (ebook)
  17. La tentazione di essere felici, Lorenzo Marone (ebook)
  18. L’annusatrice di libri, Desy Icardi (ebook)
  19. Il fantasma del lettore passato, Desy Icardi (ebook)
  20. Precious Ramotswe detective, Alexander McCall Smith (ebook)
  21. Le lacrime della giraffa, Alexander McCall Smith (ebook)
  22. Quello che ancora non sai di me, Virginia Bramati (ebook)
  23. Madame Bovary, Gustave Flaumbert (ebook)
  24. Morale e belle ragazze, Alexander Mc Cally Smith (ebook)
  25. Figlie di mare, Mary Lynn Bratch (ebook)
  26. Sette anni di felicità, Etgar Keret (eBook)
  27. Anna Karenina, Lev Tolstoj (eBook)
  28. Il tè è sempre una soluzione, Alexander Mc Cally Smith (eBook)
  29. La vita segreta dei colori, Laura Imai Messina (cartaceo)
  30. Ci siamo fatti mare, Gio Evan (cartaceo)
  31. L’inverno dei leoni, Stefania Auci (audiobook)
  32. L’ultima leonessa, la vita di Giulia Florio, mia madre, Costanza Afan de Rivera (audiobook)

Impressioni di metà ottobre: mare, scuola, libri e premi Nobel

È domenica mattina. Sono appena passate le otto e fuori c’è il sole. Dalla finestra non vedo neanche una nuvola. Fa freddino, la temperatura è attorno ai 15 gradi. Ma durante la giornata si arriverà a 25 gradi. Siamo all’inizio dell’autunno. Nel mio paese c’è la festa della compatrona, ci sarà solo festa religiosa: messe e processione, con i partecipanti rigorosamente con la mascherina e a distanza almeno di un metro. Lo scorso anno la Santa passò per le vie del paese sopra un furgoncino. Quest’anno già va meglio. Il prossimo anno si tornerà alla normalità, che pian piano ce la stiamo conquistando e meritando. Nonostante le polemiche e le anche le violenti proteste di ieri Roma, i vaccini stanno facendo il loro dovere. Dopo un anno e mezzo di buio è un lusso rendermi conto che ho trascorso delle ore senza pensare al covid. Che bellezza!

L’attività scolastica è ormai avviata, abbiamo ripreso il ritmo e iniziato il programma di seconda primaria. Agli inizi di settembre ero in condizioni psicofisiche tremende, non avrei scommesso un soldo bucato su me stessa. Contavo di mettermi in malattia, non mi sentivo in grado di portare avanti la mia attività con la solita grinta. Invece pian piano ho ripreso il ritmo, non ho assunto nessun incarico extra e mi sono dedicata solo all’attività didattica; ho partecipato e sto ancora partecipando alle riunioni e ai corsi di aggiornamento, ma senza l’affanno di presenziare fino all’ultimo secondo. Se non sto bene o sono eccessivamente stanca: signore e signori arrivederci e grazie, mi collegherò la prossima volta sperando di poter essere presente per tutti i 3500 minuti previsti.
Ma quante riunioni inutili si fanno? Nelle intenzioni sono tutte risolutive e invece da 33 anni sento i soliti discorsi. È vero che questo tempo non è passato inutilmente, si fa più attenzione alle problematiche dei bambini. Ma la verità è che qualunque cosa si faccia non sembra mai abbastanza, certi problemi non si risolvono, si attenuano con tanti e tanti sforzi, che spesso non vengono neanche riconosciuti dalle famiglie, che vorrebbero la soluzione del problema. Solo che nessuno può risolvere il problema, ci vorrebbero miracoli a raffica e bacchette magiche sempre in funzione.

Dicevo che mese di settembre è stato per me il cammino della rinascita. Complice un tempo meraviglioso siamo andati al mare ogni domenica, talvolta abbiamo mangiato in spiaggia, altre volte in ristorante, e altre volte ci siamo fermati al supermercato e preso qualcosa in rosticceria. Facevamo quel che ci andava di fare. Che goduria!

Ho anche ripreso a leggere con gusto spaziando tra i generi: sono passata da Obama a Madame Bovary, che non avevo ancora letto. Mi sono infatti resa conto che voglio leggere i classici che ho sempre rimandato di leggere. È giunta l’ora di farlo, alternando con altri libri. Grazie a Sandra e Barbara ho scoperto un autore fantastico: Alexander MaCally Smith, sono al terzo libro delle avventure di Preciuous in Botswana. Adoro questo scrittore, che per il suo racconto calmo mi ricorda Kent Haruf, che purtroppo è morto e i suoi scritti sono pochi. Meno male che MaCally è ancora vivo e anche molto produttivo. Evviva!

Questa settimana sono sono stati assegnati i premi Nobel, quello alla letteratura è andato a Abdulrazak Gurnah, uno scrittore nato a Zanzibar,  ma esiliato in Gran Bretagna  a causa delle persecuzioni ai danni dei cittadini di origine araba. Nella motivazione si legge che è stato scelto per “la sua intransigente e compassionevole capacità di comprensione degli effetti del colonialismo e del destino dei rifugiati nel divario tra culture e continenti”. È il il quinto autore africano a vincere il Premio Nobel per la Letteratura, dopo Wole Soyinka (Nigeria, 1986), Naguib Mahfouz (Egitto, 1988), Nadine Gordimer (Sudafrica, 1991) e John Maxwell Coetzee (Sudafrica, 2003). Di questi cinque ho letto solo la Gordimer.

Lo scorso anno grazie al premio Nobel ho scoperto e letto con piacere le poesie di Louise Gluck. Premio Nobel 2021 Gournah, in Italia è stato tradotto pochissimo e i suoi libri sono fuori catalogo. Non appena saranno disponibili avrò il piacere di leggere qualche sua opera.