Quando sogni le vacanze e invece no

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Dall’ultimo post, che risale al 2 giugno, più di un mese e mezzo fa, sono successe parecchie cose. Innanzitutto sono arrivata stremata alla fine delle lezioni, contando i giorni, in ogni momento sapevo esattamente quanto mancava all’agognato traguardo. Con soddisfazione abbiamo terminato senza aver fatto neanche un giorno di DAD. Nessun bambino e nessun insegnante contagiato. Siamo stati brave e anche fortunate, perché ci vuole poco a rimanere nelle grinfie del virus.
Subito dopo aver terminato le lezioni abbiamo fatto la tirata per concludere con gli adempimenti burocratici e arrivare agli scrutini, che era la penultima incombenza della nostra classe. Infatti quest’anno, visto il numero esorbitante di ore dedicate alle riunioni durante l’anno, il dirigente ha pensato bene di non caricarci di altre riunioni, tranne l’ultimo collegio dei docenti a fine giugno. Visto questo allineamento dei pianeti, pensavo che dopo aver rimesso a posto i libri e aver messo in ordine la casa, potevamo andare in vacanza presto, inizi di luglio.
Invece no, purtroppo mia madre è caduta e si è fratturata il bacino per cui i programmi sono saltati e alla stanchezza si è aggiunta la preoccupazione e altra stanchezza.
Non so come abbiamo fatto io e mia sorella ad assistere nostra madre che, non potendo alzarsi dal letto neanche per un minuto, aveva bisogno di tutto. Fortunatamente abbiamo trovato una brava ragazza che ci sta aiutando sia per le faccende domestiche che nel curare l’igiene personale. Il grosso lavoro però lo sta facendo mia sorella che l’assiste giorno e notte e si merita un grosso grazie.
Meno male che fra pochi giorni scadranno i 30 giorni di riposo assoluto e mia madre andrà a fare il controllo.
Incrociamo le dita perché vada tutto bene e possa pian piano riprendere la sua vita normale e noi godere almeno un pezzettino di questa stranissima estate.