Diario di Lettura 2015. Luglio

Quattro libri letti questo mese. Ho la media di uno alla settimana, non male direi.

23) La notte ha cambiato rumore, Maria Duenas. Libro di carta, è il secondo di fila. Me lo aveva prestato due anni fa mia sorella, lo avevo iniziato e lasciato alla pagina 67, lo so perché c’era ancora il segnalibro. L’ho ripreso in mano e non l’ho lasciato fino a quando non l’ho terminato. Ci ritroviamo a Madrid  e a Teuta, nel Protettorato spagnolo in Marocco a seguire le rocambolesche vicende della giovane Sira che da umile sartina si trasforma in agente segreto per conto della Gran Bretagna. Di questo libro ho apprezzato l’ambientazione storica, siamo negli anni 30-40 durante la Guerra civile Spagnola, ho amato la figura della protagonista, che nonostante tutto riesce con coraggio e fortuna a rimettersi sempre in piedi. Mi ha lasciato di stucco il non finale, che lascia aperte varie ipotesi, avrei preferito una conclusione netta.

24) L’assassino è tra noi, Ellery Queen. Non avevo mai letto libri di Ellery Queen, ma da ragazzina andavo matta per i telefilm, che ricordo li davano la domenica all’ora di pranzo. Non mi ha deluso questo libro, scelto a caso tra tutti i titoli a disposizione dello store degli ebook. Non sono riuscita a scoprire chi era l’assassino prima che lo annunciasse Ellery. Ma non importa, ho trascorso delle belle ore in sua compagnia, non dovevo fargli concorrenza.

25) I giorni dell’eternità, Ken Follett. Ultimo libro della trilogia Century. Ovviamente avevo già letto La caduta dei giganti e L’inverno del mondo. Non ricordavo tutti gli intrecci e i nomi, però man mano che ho iniziato a leggere ho avuto modo di ricordare tutto o quasi tutto. Il libro ha 900 pagine e ho visto l’edizione cartacea: un vero mattone. Dio benedica l’ebook e chi lo ha inventato! Ma il contenuto, no non è un mattone, tutt’altro. E’ incredibile come Follett mi abbia portata dall’America, alla Russia, dalla Germania all’Inghilterra, entrando nella storia con mani, piedi e soprattutto cuore. Ho avuto l’impressione di essere protagonista della Storia. Siamo lì con Martin Luther King, con Jack e Bobby Kennedy, fino all’elezione di Obama. Siamo lì quando viene eretto il muro di Berlino e risolta la crisi cubana. Siamo lì nella guerra in Vietnam e nei gulag siberiani. Mi piace leggere Follett perché riesce a dare un quadro globale degli avvenimenti storici. Quando studiamo un argomento storico quasi sempre lo facciamo tralasciando tutto il resto, invece accade tutto contemporaneamente. Un avvenimento storico non chiede il permesso ad un altro per accadere. Mentre leggevo delle faticose conquiste dei neri d’America riflettevo sul fatto che il progresso civile ha bisogno di tempo per maturare. Quanto tempo c’è voluto all’America per abolire la segregazione razziale, quante persone hanno lottato, rimanendo ferite o uccise? Ma una volta che il processo è iniziato difficilmente si torna indietro. Magari a volte si ferma o cammina con una lentezza esasperante, ma prima o poi si arriva alla meta.

26) 102 chili sull’anima, Francesca Sanzo. E’ la storia del dimagrimento della blogger Panzallaria. Avevo seguito il suo percorso sul suo blog e l’avevo pure commentata per incoraggiarla. E’ arrivata al suo peso forma, ma il cammino continua perché la vita non si ferma al primo traguardo, ce ne sono tanti altri. Si inizia a raggiungere un obiettivo quando si incomincia a pensarlo, a volte ci vogliono pochi mesi prima di iniziare ad agire, a volte anni, ma poi si arriva al dunque si parte. Non dà ricette o diete, spiega come ha fatto e cosa sta facendo lei. Ognuno deve trovare la sua strada, vale anche per chi non è a dieta, no?

Buon fine settimana!

Le statue di Mont’e Prama

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Ieri per festeggiare il mio compleanno, nonostante fosse lunedì io e Mylove siamo andati in gita. Di solito andiamo nella Costa Verde, nella Marina di Arbus, ma nonostante la zona e il percorso mi piacciano molto, volevo fare e vedere qualcosa di diverso. Così nottetempo mi è venuta l’idea di andare al Museo civico di Cabras, vicino ad Oristano, divenuto famoso perché si possono ammirare le famose statue dei Giganti di Mont’e Prama. Da quando sono state ricomposte e messe a disposizione nei musei di Cagliari e Cabras non avevo ancora avuto modo di vederle.

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Come sono entrata nell’ultima sala e le ho viste in piedi lì, bianco su nero, mi sono emozionata. Non potevo fare a meno di chiedermi cosa rappresentassero. Perché sono state ritrovate a pezzi in una specie di discarica dell’antichità? Dove sono finiti i pezzi mancanti? Perché non ne sono state trovate altre in tutta la Sardegna? Perché sono così alte se gli scheletri delle le sepolture che dovevano abbellire erano molto più basse? Questi e altri interrogativi schizzavano nel mio povero cervello. Meno male che una delle tre addette al museo ha risposto agli interrogativi miei e delle altre persone che stavano lì con noi.

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Agli inizi degli anni ’70 un agricoltore mentre dissodava la terra toccò con l’aratro delle pietre, una serie di scavi portò alla luce circa 5000 pezzi di statue, che dopo anni sono state finalmente ricomposte ed esposte nei musei di Cagliari e Cabras. Queste statue sono state ritrovate a pezzi in quanto distrutte volontariamente e buttate, probabilmente dai cartaginesi, in una discarica di una necropoli nuragica. Le civiltà successive nel corso della storia cercano di eliminare le tracce e i simboli della civiltà precedente. I Talebani e l’Isis a giorni d’oggi non stanno facendo niente di nuovo! Cambiano i nomi e le epoche, ma l’istinto dell’uomo è sempre lo stesso!

Mentre uscivo dal museo mi sono ripromessa di andare a vedere anche quelle che sono a Cagliari. Spero che un giorno non molto lontano possano riunire tutte le statue a Cabras, visto che sono state ritrovate lì vicino. Noi non siamo andati alla necropoli perché faceva troppo caldo, ma con un unico biglietto si può visitare il sito e il museo. Mi auguro che presto si abbellita anche la zona esterna del museo, che sia resa più accogliente e invitante. Soprattutto che sia potenziato il personale e che ci siano delle guide appassionate che raccontino e facciano innamorare il visitatore. Anche se le statue sono di grande impatto, chi arriva lì ha bisogno di colmare le domande  e che qualcuno gli racconti la storia di queste statue. Che stanno ritte e zitte, ma che vogliono parlare e dirci qualcosa.

 

 

Mare e biclicletta

Fenicotteri rosa_Vedute mentre vai al Poetto  un ordinario lunedì
Fenicotteri rosa_Veduta mentre vado al Poetto un ordinario lunedì

Va meglio, decisamente meglio. Il momento di sconforto è passato. L’ultimo post aveva un tono troppo lamentoso, e devo dire che mi è costato molto dare l’ok per la pubblicazione. Mi aspettavo anche che qualcuna mi lanciasse delle patate addosso, ma ciò non è successo, anzi ho avuto anche una certa solidarietà. Scriverlo e pubblicarlo mi ha fatto bene, è stata la scossa che ci voleva per non far scorrere noiosamente quest’estate.

La settimana scorsa sono andata al mare, anche da sola. Godere il mare in solitaria fa bene e lo consiglio vivamente a tutte. Si fa quel che si vuole rispettando i propri tempi. Oggi poi era bellissimo. Sono arrivata in spiaggia abbastanza presto, ho trovato facilmente il parcheggio. Il lunedì mattina al Poetto c’è sempre più calma rispetto agli altri giorni. Il fine settimana è stancante, e la maggior parte arriva con calma. Stamani poi ho preferito una una zona meno affollata, dove c’è più spazio e non devi preoccuparti di invadere lo spazio degli altri. Anzi, ad un certo punto mi sono trovata quasi sola! L’acqua era calda, come piace a me e mi sono concessa due belle lunghe nuotate, cosa che non facevo da moltissimo tempo. Odio l’acqua fredda o chiedere permesso per entrare in acqua! A mezzo giorno e mezzo ero già a casa. Mentre tornavo a casa la temperatura esterna segnava 38°, meno male che per quanto vecchia di quindici anni la mia auto ha ancora l’aria condizionata che funziona!

Sole mattutino
Sole mattutino

Dalla settimana scorsa la mattina presto, quando non vado al mare, mentre Mylove dormicchia ancora,  esco in bicicletta. Vado per le strade di campagna, dove incontro agricoltori, gente che corre o donne di tutte le età, da sole o in compagnia, che camminano a passo sostenuto. L’aria è fresca, tutto è più calmo, mentre il paese si sveglia e si prepara ad affrontare una giornata di caldo bestiale. Alle otto sono a casa e riesco a fare colazione con Mylove.

Insomma ho trovato il ritmo giusto dell’estate! Quindi niente più lamentele, ma solo cose belle e sorrisi.