Ciao Gianluca

Ci hai lasciato anche tu.
Grazie per le emozioni che ci hai fatto vivere come calciatore e come dirigente della Nazionale.
Agli ultimi Europei l’abbraccio con Mancini ci ha fatto commuovere e illudere che ce l’avessi fatta a gabbare il fato.
Te ne vai.
Lutto dopo lutto diventiamo più soli e più tristi.
Aspetto che questa desolante ruota di mesto conteggio si fermi o siattenui.
Prego che si rischiarino le tenebre e che magari da lassù ci regaliate una grande gioia, una qualsiasi, da farci ballare tutta la notte e gridare: vita, è tornata la primavera.

Primi giorni del 2023

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Innanzitutto mi auguro che sia un bel 2023. Vorrei più allegria e salute per tutti e vorrei che la situazione a livello mondiale e sociale fosse più serena, più improntata al ben essere. Dalle cronache quotidiane su capisce che c’è tanta gente che sta male, soprattutto a livello psicologico.
Quello che salta in mente in un attimo si fa, senza pensare alle conseguenze terribili e devastanti. Una semplice discussione finisce in tragedia. Sembra che siano saltati molti filtri e che non si abbia più pazienza. Tutti vogliamo essere in qualche modo risarciti a discapito degli altri per questi anni duri.

Però vedo anche che si sta cercando di ripartire e ricostruire una socialità più pacifica e tollerante. Sono piccoli segnali di qualcosa che si muove e fa ben sperare.

Per quel che mi riguarda lentamente, molto lentamente, sto riprendendo vigore e forza. Ho ancora tosse e naso chiuso, ma riesco a fare anche una bella passeggiata. Senza sforzarmi troppo, giusto per far capire alle gambe che posso camminare e che il ginocchio può farcela.

Mio marito sta meglio, lavora a casa, ma è ancora positivo e quindi siamo ancora limitati nella socialità.
Pian piano sto sbrigando le incombenze arretrate. Ieri ho fatto pulire l’auto e devo dire che è stato bellissimo ritrovarla linda e profumata. Troppo profumata, ho lasciato il finestrino aperto due cm per tutta la notte, ma so che ci vorranno alcuni giorni affinché scompaia quell’odore dolciastro e alquanto fastidioso.
Oggi sarà la volta del tagliando, la spia dell’olio si è accesa e non vorrei che succedesse il patatrac.

Mi sono quasi rimessa in pari con il bucato ed è un sollievo non vedere più i cestini pieni di “lo laverò con calma”.

Ho messo a posto il ripiano della scrivania, urge comprare una nuova e più capiente libreria. Aspetto che mio marito possa uscire per andare a vedere qualcosa.

I libri e le guide scolastiche mi guardano, non potrò procrastinare a lungo. Devo assolutamente sedermi e mettere nero su bianco il piano di lavoro di gennaio, che sarà un mese lunghissimo e infinito.

Sto anche organizzando un weekend in una città del continente per le feste di Carnevale. Ho ritrovato con gioia la voglia di pensare e organizzare qualcosa che vada oltre le visite mediche e la solita routine.

Finiamo il 2022 in mezza bellezza

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Ricordate il post precedente dove dicevo che avevo scampato il covid? Sì? Bene, dimenticatelo: il virus si è vendicato e mi ha beccato in pieno e sono rinchiusa a casa dal 23 dicembre, il primo giorno di vacanza. Sgrunt e doppio sgrunt! Ovviamente ho contagiato anche mio marito.
Ho avuto un po’ di alterazione della temperatura, con dolori alle ossa, ai muscoli, raffreddore, tosse e alterazione del gusto.

Ho fatto un tampone stamattina e finalmente è negativo, mio marito è ancora positivo. Quindi anche Capodanno è andato, non che dovessimo fare chissà che, ma almeno un pranzo con i parenti! Niente, aspettiamo che si negativizzi lui e che i sintomi piano piano scompaiano. Infatti, tranne la febbre e i dolori alle ossa e muscoli, tutti gli altri ci sono ancora tutti. È strano non sentire l’odore del caffè, ma la cosa più terribile è che quando provo ad assaggiarlo ha sapore di gomma bruciata. Bleah!

Speriamo passi presto e che possiamo gustarci una bella tazzina di caffè.

Un caro saluto a tutti e un augurio per una bella notte di San Silvestro.