Diario di lettura 2015. Febbraio

L’idea mi è venuta dopo aver letto l’articolo di  Massimo Gramellini. Su proposta della rivista Il libraio, a cui tra l’altro sono abbonata pure ioterrà il diario delle sue letture che poi verrà pubblicato a fine mese. Tante volte vorrei scrivere dei post sulle mie letture, o anche dei semplici pensieri e invece lo faccio raramente. Lui ha l’obiettivo di leggere 50 libri in un anno. Io non ho obiettivi numerici. Vorrei semplicemente essere costante nel tenere il diario.

Gennaio: ho letto pochino. Solo due ebook gratuiti scaricati dai blog:

1) Riflessioni sulla felicità di Assunta Assu e 2) Anime sante di Paolo Curtaz.

Fine Gennaio: dopo un anno e passa mi decido ad aprire un file caricato da mio cognato sul mio pc. Cognata, disse, ci sono un sacco di libri che potrebbero interessarti, sono stati scaricati gratuitamente. Non l’avevo ancora aperto, sono masochista. Voglio contribuire al lavoro dell’autore e dell’editore. Però, ho pensato, se trovassi una cassa di libri li butterei o ci darei un’occhiata per vedere se c’è qualcosa che fa per me? Ho aperto la cassa e ho trovato tanti libri strani, ma anche tanti libri che mi faranno passare delle belle ore.

 Inizi di Febbraio

Ho letto 3) Innocente di John Grisham. Mi piace quest’autore per il modo in cui  imbastisce i processi. In questo libro parla di una storia vera, l’ho capito all’ultimo capitolo. Che Dio scampi ognuno di noi dagli errori giudiziari che sono cause di aggravamento o causa di malattie!

4) Il giorno prima della felicità di Erri de Luca. Scrive in prosa, ma è poesia allo stato puro. Mi sono ritrovata a Napoli nel 1943. Un bel modo per ripassare la storia e scoprire fatti nuovi.

8 febbraio Ho iniziato a rileggere 5) La somma dei giorni di Isabel Allende. L’avevo letto alcuni anni fa,  preso in prestito presso la biblioteca del mio paese. Ora lo sto leggendo su ebook. Ho letto molti libri della Allende, ma non ho ancora affrontato Paula, in cui parla della morte della figlia.  In questo,  sotto forma di lettera a Paula, ci racconta la storia della sua famiglia super allargata. Mentre leggo rido e piango. E sono d’accordo con uno dei personaggi quando dice che ogni persona è un romanzo. Quanto avrei da scrivere su di me e sui miei parenti!

13 febbraio L’altro ieri ho finito di leggere La somma dei giorni. Quando stavo per terminarlo ho scoperto che non lo avevo ancora letto! Mentre leggevo mi aspettavo di trovare alcune parti che ricordo benissimo. Praticamente l’ho confuso con Il mio paese inventato!  Anche quello autobiografico. Li consiglierei a chi sogna di diventare scrittore: svela il suo metodo di lavoro, inizia a scrivere un libro tutti gli anni l’8 gennaio! Li consiglierei anche a chi ha divorziato, a chi ha avuto lutti pesanti, a chi è infertile, a chi ha una famiglia allargata invadente e problematica, a chi scopre di essere gay dopo essersi sposato e avuto tre figli. Insomma sono libri per tutti. Ci dimostra come si può vivere bene e ridere anche dopo terremoti emotivi che devastano l’anima.                           All’alba ho acquistato sul kobo il libro di Simona Fruzzetti, blogger che seguo da un po’ di tempo.   6) Mi piaci, ti sposo  mi ha preso talmente tanto che  lo finirò oggi stesso. E’ divertentissimo. Fa passare delle belle ore in allegria. Non ho ancora letto gli altri due che ha scritto,  li ho comprati e sono incastrati nel pc. Non ho il kindle e leggere dal pc è scomodo. Troverò presto il modo di leggerli.

16 febbraio. Ho scambiato il mio ereader con quello di mia sorella! Questa cosa che non ci si possa scambiare gli ebook non mi va giù. Se compro un libro diventa mio, se compro un ebook posso solo leggerlo! Non dovrei scambiarlo o regalarlo. Dovrei comprarne un altro! Non mi sembra giusto. Con mia sorella abbiamo trovato il modo per non spendere due volte! 🙂 Stamane mi sono tuffata sulla lettura di 7) Il sentiero dei profumi di Cristina Caboni. Aveva ragione  lei, mia sorella: è bellissimo! Ne ho letto parecchie pagine. Non riuscivo a staccarmene. Meno male che sono in vacanza!

21 febbraio  Profumiere come Elena Rossini esistono. Lavorano a Genova e non in Sardegna, come pensavo. Tutto questo si scopre leggendo fino all’ultima riga Il Sentiero de profumi. Ho fatto trascorrere un giorno dalla fine del libro e mi sono immersa  ne 8) La verità sul caso Harry Quebert. Colpi di scena a ripetizione.  Avevo letto qualche recensione non proprio positiva. Invece, a me sta piacendo molto. Sono a buon punto, credo che lo finirò presto e scoprirò chi ha ucciso la quindicenne Nola. Scava scava tutti abbiamo dei segreti inconfessabili. Meno male che non sono sempre così drammatici.

28 febbraio Per finire Harry Quebert mi si sono diventati gli occhi a palloncino. Non riuscivo a scollarmi dal kobo. L’assassino è un insospettabile! Tutti, ma proprio tutti hanno avuto scheletri da nascondere e per questo motivo il caso è stato riaperto dopo trent’anni.

Per cambiare genere di libro durante la settimana ho letto, e già finito,  9) un libro sulla storia della parrocchia del mio paese. E’ sempre interessante riscoprire le proprie radici. Rifletto che la mia piccola vita dura pochi anni rispetto allo scorrere dei secoli, ma che faccio parte di un meraviglioso e misterioso quadro d’insieme.

Questo mese ho letto moltissimo. Succede quando mi sveglio all’alba e i pensieri cominciano a fare il girotondo, per non pensarci troppo leggo leggo leggo, a ritmi vertiginosi. Ho già iniziato un altro libro, che finirà nella lista di marzo.

Qui si vede il cielo azzurro, speriamo tenga fino a domani. Buon fine settimana a tutti.

 

 

 

 

L’ addio a Vodafone e il Signor Ferrero

Nei giorni scorsi è mancato Michele Ferrero, il capostipite dell’omonima azienda. Non ero a conoscenza che tutto quello che aveva il marchio Ferrero-Kinder era stato praticamente creato da lui. Ma a parte le dolcezze che ha creato, e sono un’infinità, mi ha colpito  l’attenzione che ha sempre avuto per il consumatore e gli operai delle sue fabbriche. Per lui non siamo mai stati dei consumatori o asini da traino che dovevano arricchirlo. Ogni persona che comprava un suo prodotto era una persona, così anche chi lavorava alla Ferrero. Mi sono commossa leggendo la storia dell’Ovetto Kinder:  per un bambino può essere Pasqua tutti i giorni: se ha preso un bel voto, se si è comportato bene, se vede la zia o la nonna. Che dire del Kinder Bueno? Ha il doppio incarto per evitare alla mamma di lavare subito la maglietta del bambino! E i Pocket coffee? Nati per i camionisti che hanno bisogno di energia e non si possono fermare a prendere un caffè! Ogni prodotto ha dietro l’attenzione del padre di famiglia che ha pensato a tutti. Spero che presto uscirà un libro con la storia di questo grande uomo.

Alcuni suoi dipendenti hanno dichiarato che però le cose da quando non c’era più lui erano cambiate, c’erano quelli della Bocconi a dirigere l’azienda. Quelli del tipo che pur di fare presto e subito passerebbero sul cadavere della propria madre. Quelli che vedono solo le fatturazioni. Quelli come quelli della Vodafone che n tre mesi non sono stati capaci di far attivare una promozione al numero dei miei genitori. Tre mesi! Tre mesi in cui una decine di persone, me compresa, si sono impegnate per venirne a capo. Tutti abbiamo sbattuto contro i gentilissimi operatori albanesi del call center o della chat. L’unica cosa che facevano era aprire una segnalazione che poi misteriosamente veniva chiusa. Punto e a capo. Così per non continuare ad avere crisi di nervi si è deciso di passare ad un altro operatore. Nessuno mi toglie dalla testa che se avessi parlato con un operatore italiano saremmo riusciti a venirne a capo subito. Senza  perdere tempo prezioso ed energie. E senza avere la brutta sensazione di essere solo un consumatore da spremere. Tutto un’altro modo d’agire rispetto a quello del Signor Michele Ferrero, che il cliente se lo conquistava e se lo teneva.

Che razza di strategia è quella che porta un’azienda a far parlare i suoi clienti con operatori stranieri, che seppur gentili e professionali, non hanno la stessa cultura, la stessa ironia, le stesse problematiche degli utenti a quali dovrebbero risolvere i problemi?  E’ la strategia che vede solo il profitto, sfruttando gli stranieri che costano di meno e lasciando senza lavoro i suoi utenti.

Addio Vodafone, in un colpo solo hai perso tre clienti, i miei genitori e me. Complimenti ancora per la strategia!

Come hai trascorso le vacanze?

In uno sketch Gino Bramieri travestito da alunno prendeva in giro le maestre che al rientro delle vacanze davano, e ancora danno, il tema dal titolo: “Come hai trascorso le vacanze?” E il bambino Bramieri rispondeva ” Facendo i compiti che mi hai dato tu, cretina!” Oggi potrei rispondere dire lo stesso “Come hai trascorso le vacanze  di Carnevale maestra Speranza?”. “Correggendo test e compilando le tabelle dei vostri voti!” Una smazzata incredibile! Contornata da telefonate con le colleghe, per chiarire e spiegare e farsi venire dubbi del cavolo. Però alla fine ce l’ho fatta. Complice anche il pessimo tempo che ci ha dato pioggia su pioggia. Ho lavorato con un buon ritmo, ritagliandomi solo la domenica che ho trascorso con i miei adorati nipotoni, mangiando a quattro ganasce e ridendo come una pazza.

Ho finito di leggere l’esilarante libro di Simona e iniziato a leggere Il sentiero dei profumi, scritto benissimo da Cristina Caboni, mia conterranea. Lo consiglio vivamente. Invita il nostro io più profondo a svelarsi e trovare qualcuno che ci crei dei profumi personalissimi. Solo per noi. In effetti è un aspetto della mia personalità che non curo molto. Invece dovrei. Mo’ me lo segno!

Domani inizia la quaresima. Cinque settimane per mettere a punto il nostro cammino di fede e prepararsi all’esplosione della Resurrezione.