25 Aprile Festa della Liberazione

A scuola non tralascio mai di parlare delle feste. I bambini non sanno perché si fa vacanza, gioiscono nel non andare a scuola. Pochi sanno le motivazioni. Far capire loro il senso delle cose è dura, ma non mi arrendo mai. Qualcosa rimarrà nelle loro teste.

Hanno capito che la libertà è preziosa e non scontata. Hanno capito che molti giovani sono morti per avere le libertà che abbiamo noi. Che alcuni sono stati arrestati, torturati per fargli cambiare idea. Hanno capito il significato delle parole nazismo, fascismo, partigiano, staffetta, torture.

Hanno capito che il 25 Aprile è una festa diversa da tutte. Una festa dove non si festeggia, ma si commemora, che è molto di più che ricordare.

Cari e care combattenti per la libertà, anche quest’anno abbiamo onorato il vostro sacrificio.
E questo sempre accadrà.



Il Lunedì di Speranza #3

Questa settimana inizia con due bei motivi per essere ottimisti che hanno lo stesso filo rosso che li unisce. Sono i piccoli passi compiuti la scorsa settimana verso la piena conquista dei diritti delle donne.

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Come detto nello scorso post venerdì si è celebrata la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, anche l’Italia ha fatto la sua parte, infatti ci sono state varie manifestazioni molto partecipate da donne di tutte le età. Si sono esposti uomini che hanno scritto che è ora che anche loro facciano la loro parte. La questione non può riguardare solo le donne. E’ certamente un piccola goccia, ma intanto qualcosa si smuove. A me ha colpito molto che gli scranni della Camera dei deputati fossero occupati da 1400 donne. Alla presenza del Presidente del Consiglio Gentiloni e della Presidente della Camera Laura Bordini hanno raccontato le loro storie sì di sofferenza, ma anche di riscatto e speranza. La Presidente ha invitato tutte le donne a non stare zitte a parlare. Nonostante la paura di non essere credute: io parlo. Nonostante i pregiudizi: io parlo

Parità di genere

L’altra notizia positiva è che Martedì 21 novembre il Consiglio Regionale della Sardegna ha approvato la legge elettorale che introduce la doppia preferenza di genere. Voti favorevoli 50, contrari 2. Raggiungere questo risultato non è stato semplice. Cinque anni fa la legge non passò e anche questa volta si temeva la stessa beffa. Ma martedì in Consiglio regionale i posti riservati agli ospiti erano gremiti da donne, molte erano pure fuori.  I Consiglieri, le Consigliere sono solo quattro, questa volta non l’avrebbero passata liscia. Non se ne sarebbero potuti andar via alla chetichella.

Molti, anche donne, sono contrari a questa legge, affermano che si dovrebbe conquistare il seggio con merito, non per genere. Allora proviamo a rispondere a questa semplicissima domanda: oggi consiglieri e i deputati sono tutti lì perché se lo meritano? Ecco. Credo che non sia solo una questione di credibilità, onestà, competenza, conta soprattuto la necessità di far emergere anche a livello politico il modo di ragionare, la progettazione e la sensibilità femminile. Di questo abbiamo bisogno.

Ringraziamento

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Ringrazio di essere qui, dopo un anno,  a scrivere un altro post di Ringraziamento.

Ringrazio per tutto quello che ho, per mio marito, per la mia famiglia e i nipoti.

Ringrazio per il lavoro. Ringrazio di essere maestra. Ringrazio per i miei alunni e le loro famiglie.

Ringrazio di vivere in Sardegna e di poter godere di un clima temperato.

Ringrazio di vivere in Italia, per la sua cultura, per le sue tradizioni, per il buon cibo e il buon gusto che si esprime in ogni campo.

Ringrazio il blog perché ho un piccolo spazio dove potermi esprimere liberamente.

Ringrazio tutti i lettori del blog che mi hanno letto e che mi leggeranno in futuro.