Non l’avrei mai creduto

Ieri a scuola avevamo discusso ferocemente  in previsione del Collegio dei docenti. Eh sì, perché il bello, si fa per dire, della riforma della Buonascuola sta per arrivare. Il comitato di valutazione: composto da genitori e insegnanti, che dovrebbero dare al dirigente le dritte per valutare gli insegnanti e di conseguenza un aumento di stipendio.

Il dirigente aveva chiesto delle candidature, i candidati sarebbero stati votati oggi. Una che si era candidata faceva rizzare i peli solo a sentirla parlare. A parte il fatto che già in passato aveva minacciato di far licenziare tizio e caio, pure sempronio se passava di lì nel frattempo. Avevamo quindi convinto un’altra a candidarsi. Poi si erano candidate una collega delle medie e una della materna.

Il dirigente inizia a parlare e velatamente ci fa capire che non vorrebbe un simile incarico, ma la legge è legge, ma se il collegio non si esprime si rimanda alla prossima riunione. E lì a far capire a quelle addormentate e a quelle che uozzapavano allegramente, che tanto non me ne frega un piffero, di non votare, di annullare il voto. Nonostante tutta questa fatica si scopre che alcuni non erano solo addormentati, ma ciechi e sordi. Quattro persone hanno preso meno di cinque voti. Al che appena sono state dichiarate elette le tizie si sono dimesse. Applausi a scena aperta per ognuna di loro.

Davvero non l’avrei mai creduto che oggi finisse così. Protestare ancora senza spendere neanche un soldo in scioperi. Che bella cosa!

Sono musulmano, ma non sono cattivo

Gira in internet il dialogo tra una maestra e un bambino di sette anni. Il bambino, dopo la strage di Charlie Hebdo, le si avvicina e le dice che è musulmano, la maestra risponde che lo sapeva e lui soggiunge: ma non sono cattivo.  Cucciolo della maestra!

Io lo so, come ci si sente ad essere additati negativamente semplicemente perché si fa parte di un popolo. Sono sarda, come sapete orgogliosa di esserlo. Oggi quando dico di vivere in Sardegna gli occhi di chi ascolta si trasformano in cuoricini. Si è stati in Sardegna in vacanza, o si vorrebbe andare, si conosce qualche meravigliosa persona sarda, si è mangiato il porcetto sardo, la bottarga, e via dicendo. Generalmente la gente ama la Sardegna e i sardi. Godiamo una buona percentuale di amabilità. Grazie

Non è stato sempre così, purtroppo fino agli anni novanta avevamo la piaga del banditismo e dei sequestri di persona. Purtroppo non tutti sono tornati a casa. Qualcuno è stato rilasciato con un orecchio mozzato, il povero Soffiantini, tornò a casa privo di entrambe le orecchie. I rapitori non avevano riguardo neanche per bambini, Farouk Kassan aveva solo sette anni e gli tagliarono un orecchio, Soffiantini era anziano. Si dice anche , ma non l’ho trovato scritto da nessuna parte, che le donne venissero violentate. Sembra, ma non sono certa, che la stessa sorte terribile toccò  persino a Fabrizio de André e Dori Grezzi, durante il loro lungo sequestro.

Grazie a Dio, ma soprattutto ai lunghi  sforzi compiuti, i sequestri di persona in Sardegna sono un lontanissimo ricordo e appena capita c’è un piano e uno spiegamento di forze che nel giro di poche ore tutto si risolve.  I delinquenti esistono sempre!

Per lungo tempo dire sardo voleva dire bandito o sequestratore. I sequestratori ovviamente erano pochi, sempre gli stessi. Ma tutti i sardi eravamo additati. Non era per niente bello, anche perché figuratevi cosa c’entrava con quelli lì un’adolescente campidanese. Niente, io stessa avevo una paura matta che assomigliassi a qualcuno e mi rapissero, cosa che in effetti era capitata a qualcuno.

Quindi non credo che essere musulmano voglia dire essere terrorista. Credo invece che qualcuno molto furbo, molto ricco, si serva di poveri ragazzi sbandati e insoddisfatti, gli riempie la testa di versetti e bugie, li faccia drogare e li usi per i loro sporchi interessi.

Le finalità sono sempre le stesse: avere il potere e fare tanti soldi. Tutte le  associazioni a delinquere del mondo hanno questi scopi. Delinquenti così ci sono in tutte le organizzazioni, piccole e grandi. Ci sono nella Chiesa cattolica,  se Papa Francesco muore per morte sospetta, tranquilli che non saranno quelli dell’Isis. Ci sono nello sport,  nelle aziende farmaceutiche, nella politica, nelle associazioni di volontariato…Non solo in Italia eh! Non dimentichiamoci  della mafia russa, di quella giapponese, colombiana, messicana, etc etc etc.

Le prime vittime di questi personaggi, sono questi ragazzi reclutati per farsi esplodere. E’ di oggi la notizia che l’Isis cerca l’ottavo terrorista che era scappato invece di farsi saltare in aria. Disertore!

Ho paura, certo che ho paura, la paura è globale. Quest’estate ad Olbia venne sgominata una cellula terroristica e non ricordo quanti arresti fecero, ma più di dieci di sicuro. Ma non voglio farmi prendere dalla paura, cercherò di essere prudente, ma di continuare a vivere la mia vita. La nostra bellissima vita . Continuerò ad apprezzare la gente e i suoi generosissimi gesti.  Tutto il resto, farà male, ma scivolerà via.

Ciao. Buon fine settimana

 


 

Pensieri e merende francesi

Merenda sardo-piemontese. Anche una semplice merenda diventa un momento di solidarietà.

Anche a me gli attentati di Parigi hanno scosso, e non poco. Sono stata attiva in Facebook e in Instagram. Ho letto e condiviso post e immagini che mi hanno particolarmente toccato. Non mi sono lasciata coinvolgere dalle polemiche dei soliti noti, politici, giornalisti,  opinionisti e rompini che sono sempre di turno. Però a me danno anche fastidio quelli che, non sopportano come me questi personaggi, però ne parlano, fanno nomi, dicono che gli altri sono pesanti (oh, hanno ragione, eh!) ma poi diventano pesanti pure loro. Preferisco mollarli, leggo solo la prima riga, a volte basta una parola, e passo oltre. Poi le mie amicizie dell’web sono selezionatissime, come nella vita.

Non ho tempo da sprecare, mi sforzo di guardare la bontà, l’umanità, l’altruismo , l’eroismo che viene fuori in frangenti drammatici, come quelli vissuti a Parigi. Sono tanti gli episodi, i gesti, ho fatto una personale classifica mentale, che aggiorno.

Quanto anni, secoli ci sono voluti per diventare così? Per diventare europei, per cantare liberté, fraternité egalité?  Ci sono voluti tanto tempo, tanti sforzi, tante menti illuminate, tanti libri, tante leggi, ahimè tante guerre.

I valori che abbiamo ricevuto in dono dai nostri padri, madri, nonni, sono preziosi ma non definitivi. Probabilmente non saranno mai conquistati del tutto, saranno sempre imperfetti e bisognosi di limatura. Sarà sempre necessario difenderli, migliorarli, estenderli a quanti più popoli possibile. Farli godere al maggior numero di persone. E’ questa la strada giusta. Solo questa.

P.S. Quando mi son messa al pc dovevo scrivere un altro post, sempre sul tema, ma son venute fuori queste parole. Vuol dire che andavano dette.

Non sprechiamo neanche un secondo in cose, persone, che ci fanno star male.

Buona vita a tutti!