Non provo niente. Sapete quando si vuole tanto una cosa e questa non arriva mai e tu smetti di crederci e vivi lo stesso? Impari a sopravvivere, anche se quello è sempre in mezzo ai piedi e ti urta maledettamente solo a sentirlo nominare e pensi che tutto finirà solo con la sparizione fisica dell’interessato. Pensi, sì non farà più danni e tutto sarà più normale, ma lui è sempre lì, come il gas che occupa tutto lo spazio che ha a disposizione.
Ero sul divano e il miei tre stati di plaids, con il mio té, la tv accesa per sentire le ultime notizie: tutte le tv collegate sulla piazza di Roma affollata di gente con bandiere tricolori per ascoltare MisterB, che biascicava (droga, calmanti o vino?) parole patetiche e senza dignità alcuna, mentre altri semplicemente premendo dei pulsanti lo escludevano dalla vita politica del paese.
Quando è successo, era tutto così normale e ovvio da sembrare irreale. Ma non ho provato e non provo nessuna gioia, solo tanta tristezza per lo stato in cui si trova il Paese, a tutti i livelli: morale, politico, economico e civile. Un anno fa avrei aggiunto pure religioso, ma su quel fronte ora stiamo emergendo dagli abissi 🙂
Forse non me ne rendo bene conto ancora, forse ho paura che tiri fuori l’ennesimo asso dalla manica, forse ho paura che tutti gli altri si rivelino veramente per quello che sono: uguali a lui solo che hanno bandiere diverse. Non ci sono più alibi per nessuno.