La fine dell’anno scolastico

Ho appena inviato la domanda di ferie, l’ultima incombenza burocratica scolastica. Ma non ho ancora finito con gli impegni, ci sono ancora alcune riunioni e da finire un corso di aggiornamento. Poi finalmente ci saranno le agognate vacanze, anche se il cervello di una maestra non va mai in vacanza. Infatti qualsiasi cosa, luogo, persona può far scattare in click nel cervello e far dire: “Questo mi serve per i bambini”. Noi maestre abbiamo cassetti, ma che dico, armadi di “cose che potrebbero servire a scuola”. Ogni tot anni faccio una selezione e a malincuore devo fare un repulisti per fare spazio ad altre raccolte. Questo è uno di quegli anni di grandi pulizie. Appena finito le lezioni ho sistemato l’aula, buttato le cose che non serviranno mai più, spolverato e riposto negli armadi il materiale che servirà ancora. Ho riportato a casa i libri e le guide personali.
A casa mi sono trovata sommersa dal cambio degli armadi e il materiale scolastico. Questa situazione di caos è durato un paio di settimane perché avevano priorità la preparazione delle schede di valutazione e le varie relazioni da fare. Vedere quelle montagne di roba da sistemare mi faceva stare male, ma chiudendo gli occhi e non facendomi prendere dalla frenesia di sistemare tutto subito, dando priorità alle cose più urgenti e con scadenza sono quasi venuta a capo del caos. C’è ancora da fare, ma il più è fatto.
Che anno scolastico è stato? È stato un anno bell’anno scolastico, agli inizi di settembre ero in apprensione perché avevo cambiato tutte le colleghe e perché mi avevano anticipato l’operazione al menisco. Sono stata assente quasi due mesi, eppure nonostante tutto siamo riuscite a far ingranare i bambini, che all’inizio erano alquanto frastornati da tutte quelle novità. Devo dire che la mia classe terza, futura quarta, è una classe splendida, con splendidi genitori e quindi tutti insieme abbiamo affrontato la situazione con spirito di condivisione e collaborazione. I bambini sono in questo anno sono cresciuti tanto e finalmente hanno potuto esprimere i loro talenti. Purtroppo gli scorsi anni non mi ero trovata bene con la collega del team e avevo chiesto al dirigente di non lavorare più con lei, a costo di togliermi la classe. Fortunatamente sono rimasta io. Con la nuova collega di matematica mi sono trovata subito molto bene, ci capiamo al volo.
L’unico neo è che il prossimo anno la mia collega non ci sarà perché ha chiesto il trasferimento in una scuola più vicina al suo paese di residenza. Ho già un’idea di chi arriverà, una collega con cui ho già collaborato, dovrei trovarmi bene. Non dovrei avere brutte sorprese. Anche se non si sa mai e le sorprese sono sempre dietro l’angolo, ho deciso di non rovinarmi l’estate e di non cedere il passo all’ansia e alla preoccupazione.

Per inaugurare questo spirito estivo ho iniziato la stagione togliendo le ragnatele dal blog, scrivendo un post dopo tanto tempo.