Sardegna Zona Rossa: malumori e speranze

foto di Speranza

Sardegna zona rossa. Da domani mentre la maggior parte delle regioni sarà in zona arancione e, finalmente avrà un po’ più di libertà, noi entriamo in zona rossa. Da quando esistono i colori, in Sardegna non avevamo mai avuto la zona rossa pura, abbiamo provato solo quella dei giorni di Natale e Pasqua. Ma in quei giorni si potevano visitare amici e parenti, ora no. Potremo uscire solo per lavoro, salute e urgenze. Come avevo scritto, nel post relativo a Sardegna in zona bianca, avevo molti dubbi e purtroppo sono stati ampiamente confermati.

Nella testa di molti Sardegna zona bianca significava: impediamo gli arrivi dal Continente e facciamo in libertà quello che vogliamo. Gli arrivi dal Continente, per lo più studenti e lavoratori, residenti in Sardegna, sono stati limitati e controllati. I miei nipoti hanno fatto il tampone, uno alla partenza e l’altro all’arrivo.
Allora come si spiega che avevamo meno di 50 contagi giornalieri e ora ne abbiamo più di 400? Come si spiega che i ricoveri e le terapie stanno arrivando al limite? Come si spiega che già ieri avevamo almeno 20 paesi sardi in zona rossa e non so più quante scuole chiuse dai sindaci per i contagi?
Si spiega che molti non hanno più seguito le regole anti Covid , le tre regole basilari: distanziamento, lavaggio mani e mascherina. Le tre regole, che stanno seguendo ancora in Israele, Gran Bretagna e Stati Uniti, dove per via delle vaccinazioni a manetta, il calo dei contagi e dei morti fa gioire e sperare tutti di arrivare al più presto a quei traguardi.
Rimango basita quando leggo che paesini di poche anime hanno percentuali alte di contagiati e quasi tutto il paese in quarantena.

È da fessi prendersi il covid perché hai organizzato o partecipato ad un pranzo con non so quanti partecipanti. Il rischio zero non esiste, ma andarselo a cercare e trovarlo, è da sconsiderati.

Sardegna zona rossa. Me lo aspettavo, ma l’ho presa molto male. Non provo rabbia, ma delusione, tristezza e stanchezza. Provo tanto sconforto nel constatare che nella mia scuola facciamo sempre seguire le regole a puntino, nonostante bambini e insegnanti siamo veramente stanchi e vogliosi di allentare e lasciar perdere e che poi all’entrata e all’uscita gli stessi bambini così ligi e rispettosi si tolgono subito la mascherina, si abbracciano tra di loro, organizzano merende e pigiama party. Ce lo dicono loro, con la loro innocenza e schiettezza, e felicità!
Nonostante la mia rabbia nell’ascoltarli, non posso far altro che prendere atto e ricordar loro che le regole anticovid si seguono anche fuori da scuola perché anche se siamo stanchi di seguirle il virus è lì che ci aspetta per farci ammalare.

Questo virus, il dover stare sempre allerta nel controllare che i bambini rispettino le regole mi sta prosciugando le forze. Sono stanca anche di controllare che gli alunni arrivino in buona salute: talvolta ho dovuto farli venire a prendere alle 9 del mattino perché erano raffreddati e in un’ora hanno chiesto continuamente di andare in bagno a soffiarsi il naso. Ma non si esce dall’aula così semplicemente: occorre igienizzare le mani prima di uscire, fare quel che si deve fare, lavarsi le mani in bagno e igienizzarsi prima di rientrare in aula. Cambiando ogni volta la mascherina perché si è bagnata con il moccio.
Si può tenere un bambino otto ore a scuola in queste condizioni? Senza contare che durante la merenda e il pranzo sono senza mascherina?
Evidentemente no! Anche perché nel frattempo il processo di apprendimento deve andare avanti. Fortunatamente quando succedono questi episodi poi gli altri genitori ci pensano bene di correre il rischio di venire a prendersi il bambino dopo neanche mezzora. Si rendono conto che le regole valide a settembre vengono applicate anche a marzo e aprile.

Sardegna zona rossa: non me la meritavo e così tutti quelli, la maggior parte, che continuano a essere responsabili e a stare attenti, ma questo è l’unico modo evitare che la gente vada in giro beatamente come se nulla fosse. È matematico: quando si circola troppo i contagi e relativi ricoveri e terapie intensive aumentano. Fino a quando non si avrà una buona copertura vaccinale, non c’è scampo da questa equazione. Dal momento che la copertura vaccinale in Sardegna è ancora infinitesimale, prevedo che quindici giorni di zona rossa non basteranno. Quindi per non illudermi troppo il mio obbiettivo è la fine dell’anno scolastico. Come un mantra mi ripeto: entro due mesi la situazione migliorerà tantissimo, molti saranno vaccinati e ci saranno pochi contagi e potremo circolare in tranquillità. Mare ora ti vedo nelle foto, ma poi ti potrò godere pienamente.
Ovviamente spero di avere maggiore libertà molto prima, ma mi sembra una bella cosa accorpare le due cose.

A proposito di vaccini: mia madre ha fatto la prima dose di Moderna e non ha avuto alcun sintomo, il richiamo lo farò a fine mese.
Io 15 giorni fa ho fatto Astrazeneca, ho avuto un giorno di febbre e due dolori generalizzati e stanchezza. Ora sto bene. Il richiamo lo farò a giugno dopo la fine delle lezioni.

Auguro a tutti una buona domenica e, a chi era in zona rossa, un buon ritorno in zona arancione.

Buona Pasqua 2021

Noli me tangere. Giotto, Basilica inferiore, Assisi


Bucaneve

Sapete cos’ero, come vivevo? Sapete
cos’è la disperazione; allora
l’inverno dovrebbe avere senso per voi.

Non mi aspettavo di sopravvivere,
con la terra che mi schiacciava. Non mi aspettavo
di svegliarmi, di sentire
nella terra umida il mio corpo
capace di rispondere di nuovo, ricordando
dopo tanto tempo come riaprirsi
nella luce fredda
della prossima primavera:

impaurito, sì, ma di nuovo tra voi
gridando sì, rischia la gioia

nel vento aspro del nuovo mondo.


Luise Gluck

Buona Pasqua di Resurrezione a tutti!