Gli 8 stadi costruiti per questo mondiale solo stupendi. Uno meglio dell’altro. Mi piacciono molto quello a forma di lanterna dorata e quello a forma di tenda beduina. Anche quello fatto con i container ha il suo fascino, però io li avrei dipinti tutti dello stesso colore, magari dorato, come piace ai paesi arabi. Visto così sembra l’immagine del porto cane di Cagliari. Però, che idea! Quando si dice l’arte del riciclo.
Dopo la competizione la maggior parte di essi saranno smontati completamente o almeno ridotti.
Anche lo Stadio Iconico di Lusail, quello dove si è giocata la partita dell’inaugurazione e dove giocherà la finale, sarà ridotto: i sedili in eccesso saranno rimossi e altre parti dell’edificio saranno riutilizzate come spazi comuni dotati di negozi, caffetterie, strutture per l’atletica e per l’istruzione, e persino di una clinica sanitaria. Attorno questo stadio si è costruita una città satellite, che essendo vicina al mare continuerà a vivere anche dopo la Coppa del mondo. Sembra che abbiano pensato a tutto e che non ci saranno grandi sprechi. La FIFA voleva evitare l’effetto cattedrale nel deserto di altri grandi eventi sportivi del passato e sembra che questo effetto sarà scongiurato.
Tutti gli stadi del desertico Qatar hanno le certicazioni eco e green, sono pure dotati di impianti fotovoltaici e di aria condizionata.

Che cose meravigliose costruiscono gli esseri umani con il loro ingegno! Sono riusciti a piegare l’ostilità ambientale del deserto trasformandolo in una moderna città dotata di tutti i comfort. I mezzi e la tecnologia permettono tutto ciò. Non diamolo per scontato, tutto ciò è incredibile e meraviglioso.
Quello che non capisco è perché queste menti ingegnose non abbiano usato tutte le accortezze per preservare la salute e la vita degli operai impegnati nella loro costruzione. Sono morti un numero esorbitante di operai, sicuramente molti di più dei 6500 morti ufficiali, ma sono dati del 2021. Ad un certo punto hanno smesso di aggiornare i dati. Magari all’inizio erano stati più attenti, ma nell’ultimo anno bisognava rispettare le date di consegna, hanno lavorato di più e in condizioni estreme. Non hanno rispettato i tempi necessari al recupero delle forze . La pandemia ha fatto il resto. Quanti avranno lavorato con il Covid? Il quadro è completo. Il risultato è che si contano troppe morti che potevano essere evitate.
La questione del numero dei morti nei cantieri degli stadi del Qatar ha conquistato le prime pagine dei media solo poche settimane fa, quando si stava per iniziare. Il Qatar era già nell’occhio del ciclone per la negazione dei diritti civili negati alle donne, alla comunità Lgtb e la repressione della libertà di espressione.
Qualcuno ha proposto alle nazionali di boicottare il mondiale del Qatar. Qualcun altro afferma che per protesta non lo guarderà.
Credo di non sbagliare dicendo che tutti gli eventi sportivi mondiali del passato sarebbero stati da annullare o boicottare, per un motivo o per l’altro. Non si salvano neanche le Olimpiadi dell’Antica Grecia visto che le donne erano escluse, sportivi e spettatori erano solo uomini. Insomma non si sarebbe mai fatto niente di niente e facendo questo ragionamento mai se ne dovrebbero farne.
Utopia. Si continueranno a fare i Mondiali e Olimpiadi, si miglioreranno alcuni aspetti, però mai si raggiungerà la perfezione. Ci saranno intrighi per scegliere le nazioni, purtroppo ci saranno anche norme e diritti violati. Ci saranno inchieste e persone che giustamente vorranno conoscere la verità. Ci saranno sportive e tifose coraggiose, che rischieranno la vita per approfittare del momento per portare alla ribalta le proteste e l’opposizione contro i regimi. Prima che si spengano le luci e tutto ricominci da un’altra parte.
A noi Occidentali, che viviamo in società dove i governanti sono democraticamente eletti e che li possiamo apertamente criticare, fa bene vedere che nella maggior parte del mondo non è così. Là, fuori i nostri confini, miliardi di persone vivono in nazioni dove si rischia il carcere duro per una maglietta, per un rossetto, o per un taglio di capelli. Sembra incredibile, ma è così. Apriamo gli occhi e non consideriamo ovvi i nostri amati diritti, perché la loro conquista non è definitiva e scontata. Lottiamo per essi e perché sempre più persone possano vivere in libertà. Ci sono tanti modi per farlo.
Io continuerò a sostenere alcune associazioni internazionali per i diritti, ma come già detto continuerò a dare una sbirciata alle partite. Fino ad ora non ho ancora visto una partita intera, solo spezzoni qua e là, di Francia, Spagna, Brasile. Di fronte a certi gesti atletici non posso che fermarmi e applaudire.