
Nella mia famiglia siamo tutti oculati e parchi nelle spese. Valutiamo bene quanto possiamo spendere e quello che dobbiamo comprare. Non usiamo le carte di debito né accendiamo finanziarie per piccole spese. Si compra quando si hanno i soldi, sennò si aspetta, si aspetta, si aspetta. Così nel frattempo vediamo se quella spesa è proprio necessaria o se il tuo amore per quell’articolo è solo un innamoramento passeggero.
Abbiamo da pagare solo la rata del mutuo, poco tempo fa abbiamo estinto la rata dell’auto. In realtà alla concessionaria l’auto è stata pagata in contanti. Avevamo un po’ di liquidità e per il resto ho chiesto un prestito a Noipa, ex Inpdap. Così facendo in quattro anni abbiamo risparmiato mille euro sulla finanziaria. L’addetta non credeva ai suoi occhi, è stata un giorno a fare calcoli su calcoli con il telefonino in mano per contattare tutte le agenzie finanziare possibili e immaginabili. Alla fine si è arresa: “Avete ragione voi. Se potessi chiederei anche io un finanziamento a Noipa.”
Non siamo tirchi, ci piace spendere in maniera oculata il nostro denaro. Per il vestiario compriamo dei capi belli e di buona qualità. Chi più spende meno spende e meno inquina. A volte mi capita di non metterli più solo perché mi sono stufata di indossarli ancora dopo tanti anni. Alcuni capi invece che indosso hanno vent’anni. Fanno la loro figura e sono sempre attuali. Tanto è vero che qualcuno mi chiede dove li ho comprati.
Ma il record è di Marito che ieri dal cassetto ha tirato fuori una felpa, che usa solo in casa: “Inauguriamo la trentaquattresima stagione!”
Per quanto riguarda la strumentazione tecnologica Marito ha la sua e io ho la mia. Da parecchi anni mi sono affidata alla Apple, possiedo un MacBook Air dal 2015 e un mini IPad da tre anni.
Per tantissimo tempo avevo desiderato un IPad, risparmiavo i soldi, ma quando stavo per raggiungere la cifra, i soldi servivano per qualche urgenza. Avevo provato anche a vincerlo in qualche concorso che li metteva in palio, ma niente.
Intanto che risparmiavo il mio vecchio pc stava dando segni di cedimento, occorreva sostituirlo prima che mi piantasse in asso all’improvviso. Così contando sul rimborso Irpef di luglio, a giugno del 2015, approfittando degli sconti di un Apple day sono piombata da sola nell’unico megastore autorizzato. In Sardegna non ci sono Apple Center e fino allo scorso anno solo un megastore poteva fare gli sconti promossi dalla Apple.
Dicevo che ero andata da sola perché Marito non voleva essere complice di questo delitto. Non era d’accordo che dovessi spendere tutti quei soldi per un pc quando con un’altra marca potevo spendere molto meno. Ottimi argomenti, ma non mi sono fatta fuorviare e sono stata risoluta nella decisione presa. Così dopo un’ora trionfante sono tornata a casa con il mio MacAir.
Mai dimenticherò la faccia di mio nipote DI, allora quindicenne.
Mia sorella e mio cognato hanno due figli, che sono più oculati dei genitori. Non hanno mai chiesto un articolo di marca o chiesto di fare spese inutili, i soldi si guadagnano duramente e non si sprecano inutilmente. Oddio hanno creato due mostri!
Dicevo della faccia di mio nipote DI mentre gli mostravo le prodezze del mio pc. Era era un misto tra il meravigliato e lo schifato e se ne uscì con la sua frase, rimasta negli annali della famiglia:
“Ma zia, allora anche tu sei una sporca capitalista?!“
Povero, avevo distrutto l’immagine idealizzata che aveva di me.
Per capire come funzionasse il Mac ho impiegato un po’ di tempo, alcune procedure sono proprio diverse da quelle Microsoft. Non potevo contare sull’aiuto di Marito che ne sapeva meno di me e che ne approfittava per rimarcare il suo disappunto contro il mio sporco capitalismo. L’ho detto che è la frase è diventata proverbiale.
Però, clicca qui, sbagli, torna indietro, clicca qua, sbaglia oggi, azzecca domani sono diventata ben presto padrona del mezzo. Non mi sono mai pentita, ha funzionato sempre benissimo e tutt’ora il mio vecchio pc funziona egregiamente.
Tuttavia, dal momento che durante la DAD è stato alquanto sollecitato, pochi giorni fa l’ho sostituito con un un altro Mac Air, che ho comprato con la Carta Docente. Ho sommato la cifra di quest’anno a quella risparmiata lo scorso anno, eh eh, le buone abitudini non si perdono mai, ho aggiunto solo una piccola cifra, visto che non il buono della carta docente non era sufficiente.
Questo è il primo post che scrivo con il nuovo pc. Che meraviglia!
Stavolta l’ormai rassegnato Marito della sporca capitalista mi ha fatto compagnia. Nel frattempo che aspettavamo di essere serviti, abbiamo fatto un giro per dare un’occhiata al mio prossimo acquisto: l’iPhone.
Ho già raggiunto la cifra e quando ci saranno i prossimi sconti sarà mio.
Ormai sono proprio persa, sono una zia sporca capitalista!