Zia, sei una sporca capitalista!

Photo by Vlada Karpovich on Pexels.com

Nella mia famiglia siamo tutti oculati e parchi nelle spese. Valutiamo bene quanto possiamo spendere e quello che dobbiamo comprare. Non usiamo le carte di debito né accendiamo finanziarie per piccole spese. Si compra quando si hanno i soldi, sennò si aspetta, si aspetta, si aspetta. Così nel frattempo vediamo se quella spesa è proprio necessaria o se il tuo amore per quell’articolo è solo un innamoramento passeggero.

Abbiamo da pagare solo la rata del mutuo, poco tempo fa abbiamo estinto la rata dell’auto. In realtà alla concessionaria l’auto è stata pagata in contanti. Avevamo un po’ di liquidità e per il resto ho chiesto un prestito a Noipa, ex Inpdap. Così facendo in quattro anni abbiamo risparmiato mille euro sulla finanziaria. L’addetta non credeva ai suoi occhi, è stata un giorno a fare calcoli su calcoli con il telefonino in mano per contattare tutte le agenzie finanziare possibili e immaginabili. Alla fine si è arresa: “Avete ragione voi. Se potessi chiederei anche io un finanziamento a Noipa.”

Non siamo tirchi, ci piace spendere in maniera oculata il nostro denaro. Per il vestiario compriamo dei capi belli e di buona qualità. Chi più spende meno spende e meno inquina. A volte mi capita di non metterli più solo perché mi sono stufata di indossarli ancora dopo tanti anni. Alcuni capi invece che indosso hanno vent’anni. Fanno la loro figura e sono sempre attuali. Tanto è vero che qualcuno mi chiede dove li ho comprati.
Ma il record è di Marito che ieri dal cassetto ha tirato fuori una felpa, che usa solo in casa: “Inauguriamo la trentaquattresima stagione!”

Per quanto riguarda la strumentazione tecnologica Marito ha la sua e io ho la mia. Da parecchi anni mi sono affidata alla Apple, possiedo un MacBook Air dal 2015 e un mini IPad da tre anni.
Per tantissimo tempo avevo desiderato un IPad, risparmiavo i soldi, ma quando stavo per raggiungere la cifra, i soldi servivano per qualche urgenza. Avevo provato anche a vincerlo in qualche concorso che li metteva in palio, ma niente.
Intanto che risparmiavo il mio vecchio pc stava dando segni di cedimento, occorreva sostituirlo prima che mi piantasse in asso all’improvviso. Così contando sul rimborso Irpef di luglio, a giugno del 2015, approfittando degli sconti di un Apple day sono piombata da sola nell’unico megastore autorizzato. In Sardegna non ci sono Apple Center e fino allo scorso anno solo un megastore poteva fare gli sconti promossi dalla Apple.

Dicevo che ero andata da sola perché Marito non voleva essere complice di questo delitto. Non era d’accordo che dovessi spendere tutti quei soldi per un pc quando con un’altra marca potevo spendere molto meno. Ottimi argomenti, ma non mi sono fatta fuorviare e sono stata risoluta nella decisione presa. Così dopo un’ora trionfante sono tornata a casa con il mio MacAir.

Mai dimenticherò la faccia di mio nipote DI, allora quindicenne.
Mia sorella e mio cognato hanno due figli, che sono più oculati dei genitori. Non hanno mai chiesto un articolo di marca o chiesto di fare spese inutili, i soldi si guadagnano duramente e non si sprecano inutilmente. Oddio hanno creato due mostri!
Dicevo della faccia di mio nipote DI mentre gli mostravo le prodezze del mio pc. Era era un misto tra il meravigliato e lo schifato e se ne uscì con la sua frase, rimasta negli annali della famiglia:
Ma zia, allora anche tu sei una sporca capitalista?!
Povero, avevo distrutto l’immagine idealizzata che aveva di me.


Per capire come funzionasse il Mac ho impiegato un po’ di tempo, alcune procedure sono proprio diverse da quelle Microsoft. Non potevo contare sull’aiuto di Marito che ne sapeva meno di me e che ne approfittava per rimarcare il suo disappunto contro il mio sporco capitalismo. L’ho detto che è la frase è diventata proverbiale.
Però, clicca qui, sbagli, torna indietro, clicca qua, sbaglia oggi, azzecca domani sono diventata ben presto padrona del mezzo. Non mi sono mai pentita, ha funzionato sempre benissimo e tutt’ora il mio vecchio pc funziona egregiamente.
Tuttavia, dal momento che durante la DAD è stato alquanto sollecitato, pochi giorni fa l’ho sostituito con un un altro Mac Air, che ho comprato con la Carta Docente. Ho sommato la cifra di quest’anno a quella risparmiata lo scorso anno, eh eh, le buone abitudini non si perdono mai, ho aggiunto solo una piccola cifra, visto che non il buono della carta docente non era sufficiente.
Questo è il primo post che scrivo con il nuovo pc. Che meraviglia!

Stavolta l’ormai rassegnato Marito della sporca capitalista mi ha fatto compagnia. Nel frattempo che aspettavamo di essere serviti, abbiamo fatto un giro per dare un’occhiata al mio prossimo acquisto: l’iPhone.
Ho già raggiunto la cifra e quando ci saranno i prossimi sconti sarà mio.

Ormai sono proprio persa, sono una zia sporca capitalista!




Giorgia Meloni. La prima donna presidente del Governo italiano

Venerdì mattina Giorgia Meloni con la coalizione di destra si è presentata alle consultazioni con il Presidente della Repubblica e alle 16,30 è stata convocata per darle l’incarico di Presidente del Consiglio. Dopo settanta minuti di colloquio ha accettato l’incarico e ha diramato la lista dei ministri.

Ieri mattina alle 10 il governo di Giorgia Meloni ha giurato davanti al Presidente della Repubblica. Stamani c’è stato lo scambio della campanella tra Draghi e Meloni. Martedì 25 ottobre ci sarà la presentazione del Governo al Parlamento e la fiducia alla Camera e al Senato.
Con tempi record, dopo un mese giusto dalle elezioni del mese scorso in cui ha prevalso la coalizione di destra abbiamo il nuovo Governo. Che sollievo!
Mi ricordo la pena e la fatica del 2018, ci vollero due mesi per avere il governo 5stelle-Lega. Il risultato delle tre coalizioni era quasi pari e non riuscivano a trovare l’accordo, sembrava che da un momento all’altro si dovesse tornare alle urne. Alla fine il Governo nacque, ma poi passò al governo 5stelle-PD, che passò al Governo Draghi.
Quella della legislatura appena terminata è stata una storia tormentata, sia per i risultati elettorali incerti, sia per gli altri fattori eccezionali.
Prima di tutto non scordo il comportamento indecente di Salvini Ministro dell’Interno che mi ha veramente più volte schifato e indignato e che fece cadere il governo nell’agosto del 2019.
In secondo luogo a febbraio del 2020 iniziò la pandemia del coronavirus, che ha causato tante morti, dolore e sconquasso. Sono state prese decisioni a livello nazionale e internazionale che hanno limitato la libertà degli individui. Giuste, sbagliate? Forse sì, forse no, non mi sento di giudicare ferocemente chi doveva prendere decisioni per milioni di persone. Bisogna riconoscere che non è facile farlo neanche quando si deve prendere decisioni in una famiglia di due persone, figuriamoci per milioni di persone!

Comunque, quando agli inizi di quest’anno potevamo iniziare a pensare di esserne usciti dalla pandemia, quando potevamo pensare di rilassarci un po’, a febbraio la Russia intraprende una guerra contro l’Ucraina. Come per molte cose, si sa quando si inizia ma non si sa quando si finisce, così per questa guerra chissà quando ne vedrà la fine.

In un mondo come il nostro in cui tutti siamo super collegati e dipendenti, questa guerra è una catastrofe che vede coinvolte non solo Russia e Ucraina, ma tutto il mondo e in primis l’Europa. Ovviamente i costi delle materie prime sono schizzati in altro con prezzi assurdi al supermercato, per non parlare dei rincari dell’energia elettrica raddoppiati di bolletta in bolletta. La speculazione la fa da padrona. Siamo tutti destabilizzati e insicuri. Guardiamo al futuro con sfiducia e amarezza. Personalmente non vedo l’ora che sia nuovamente maggio-giugno, sono curiosa di sapere come avremmo attraversato l’inverno. O l’inferno.

Governare non è facile, come detto sopra si sa come si inizia, ma non si sa come finisci. Ora abbiamo il nuovo Governo. La novità è che per la prima volta nella storia della Repubblica italiana la presidente del Consiglio sarà una donna, Giorgia Meloni. È una verità incontrovertibile. È lei ad aver spaccato il tetto di cristallo. Da donna di sinistra le riconosco questo primato, e come me tante venerdì sera nei social glielo hanno riconosciuto. È un’altra donna di destra che a livello internazionale riesce ad arrivare in cima al potere politco della propria nazione, a quanto pare di donne di sinistra ce n’è solo una. In Nepal dal 2015 la presidentessa è Bidhya Devi Bhandari, leader del partito comunista, conosciuta nel mondo per le sue battaglie per i diritti delle donne. In Nepal. Ripeto, solo in Nepal.

Come mai le donne di sinistra riescono meno delle donne di destra? Azzardo qualche riflessione. Forse perché a sinistra si parla troppo e nei momenti decisivi gli uomini si mettono in mezzo alla porta allargando braccia e gambe per impedirne il passaggio? Forse perché bisogna chiedere il permesso e se chiedi figurati se te lo danno!
Occorre che le donne di sinistra studino bene il fenomeno nei loro partiti e poi agiscano. Senza chiedere nessun permesso. Si fa e basta, senza paura di sbagliare e fallire. Si cade sette volte e ci si alza otto volte, dicono i giapponesi.
Guardiamo oggettivamente il percorso di Giorgia Meloni. Si può dire che per lei in questi anni il tragitto percorso è stato facile? Quanti insulti avrà ricevuto, quante porte in faccia avrà ricevuto, sbagli avrà fatto? Eppure ci ha creduto e si è circondata di persone che credevano in lei.
E vogliamo parlare dei due compari di coalizione, Salvini e Berlusconi. Due mine vaganti che appena aprono bocca fanno tremare i polsi e le vene di mezzo mondo. Il primo si è rassegnato subito e rientrato subito nei ranghi. Mister B invece ci ha tentato fino all’ultimo e lo spettacolo che ha offerto è stato penoso e deprimente per tutti loro. Giorgia Meloni ha superato, non senza fatica, anche quest’ultimo ostacolo e nei tempi record stabiliti ha varato il suo Governo.

Cosa dobbiamo dire noi donne di sinistra? Se ce l’ha fatta lei possiamo farcela anche noi. In futuro ci saranno tante elezioni e non mancheranno le occasioni. Bisogna già prepararsi da ora, non scoraggiarsi e non arrendersi mai.

Auguri di buon lavoro a Giorgia Meloni, che si guardi sempre alle spalle perché chi le darà problemi non saranno gli avversari politici, sono avversari e si sa che non possono certo essere d’accordo con lei. I peggiori nemici sono sempre quelli che si ha vicino, pronti a dare dare la coltellata alle spalle per prendere il potere loro.

Auguri all’Italia e agli Italiani perché il Governo Meloni sarà pure nuovo, ma certe facce le abbiamo già viste all’opera e sappiamo come lavorano. Purtroppo lo sappiamo bene. Nel nome dei ministeri c’è già il programma di quello che faranno e non mi piace per niente. Ma di questo avremo tutto il tempo per parlarne.

Auguri a tutti noi.

Giorni convalescenti

Photo by Cleyton Ewerton on Pexels.com

La convalescenza procede bene. Ieri mattina ho fatto un’altra visita di controllo, il medico mi ha dato il permesso di guidare, ma non di andare in bicicletta perché fermandomi poggerei il piede e correrei il rischio di caricare troppo sul ginocchio operato.
Mi è stato consigliato di fare della fisioterapia. Così ieri sera ho telefonato al centro del mio paese. Mi è stato fissato un appuntamento per il fisiatra per il 28. Caspita! Ci vuole troppo tempo, pensavo di fare prima, anche perché dovrei tornare a scuola il 31 ottobre.
I dolori alle ginocchia sono meno intensi, ma sempre presenti. Ho diminuito le applicazioni del ghiaccio, come consigliato dall’ortopedico. Nel frattempo faccio gli esercizi consigliati, ma avrei bisogno di qualche massaggio alla schiena che comincia a essere dolorante.
Insomma va bene, ma non benissimo. Però samo in continua fase di miglioramento. Ieri ho guidato fino alla pompa di benzina, è stato bello poter constatare che effettivamente posso guidare senza sentire dolore. Certo non devo strafare, tuttavia piano piano avrò il pieno controllo di tutta la mia vita.

Stamani sono andata in pescheria e ho fatto un po’ di scorte, visto che mio marito ha glissato quando gliel’ho proposto la settimana scorsa. Era un po’ tardi e non c’era grande scelta, ma nella mia borsa sono finite due belle orate di allevamento in mare. Stasera pesce, dopo due settimane di pasta -carne -legumi!

In pescheria sono andata tardi perché prima ero stata in visita a scuola. Che gioia poter attraversare il giardino! Essere accolta dalle bidelle incredule. I bambini erano commossi, all’inizio non credevano ai loro occhi: Maestra!

Subito hanno voluto raccontarmi le novità: mamma e papà si sposano. Ieri era il compleanno di Pucci, il cane. Mio fratellino gattona per tutta la casa e bisogna legare gli sportelli della cucina! Maestra ma quando torni? Vorrei tenere te e anche maestra Simona, la supplente. Che tenerezza!

Poi sono andata a salutare le colleghe e colleghi delle aule vicine. Quando torni? Che qui è un mortorio, senza le tue battute ci annoiamo a morte!
Calma! Anche io non vedo l’ora di tornare in pista, ma devo tornare in forma, non a mezzo servizio. Le battute le sto conservando per il rientro.