Cara Cecile

Cara Cecile,

le scrivo da questo microscopico blog per esprimerle tutta la mia solidarietà e per complimentarmi con lei per la sua ottima reazione. Ha ragione, non si spreca il cibo e soprattutto non si offendono gli altri.

Se si scoprissi chi ha lanciato le banane, severamente  lo inviterei innanzitutto a raccoglierle, non si buttano le cose per terra!

Poi gli direi di riportarsele a casa e mangiarle quando gli viene quel buco sullo stomaco, che viene quando non hai proprio fame, ma vuoi e devi mangire qualcosa.

Infine lo farei riflettere e gli chiederei: a te piacerebbere essere trattato così? Essere preso in giro perché hai le orecchie a sventola, gli occhiali, sei grasso, sei troppo alto, sei troppo bianco, parli male, cammini goffamente, etc? No, vero?  Non ti piacerebbe! e allora perché a Cecile dovrebbe piacere il fatto che tu le hai lanciato addosso le banane? Lei non è un essere umano come te?

Tu le devi rispetto primo perché è un essere umano e poi perché è un ministro che ci rappresenta tutti! Anche te!

Cara Cecile, la invito a non abbandonare la sua carica, a non dargliela vinta a coloro che hanno pensieri e gesti così grezzi. Continui il suo prezioso lavoro.

Con stima sincera.

Speranza

Bota-fé

Festa di accoglienza _ Copacabana

 

Metti fede”: che cosa significa? Quando si prepara un buon piatto e vedi che manca il sale, allora tu “metti” il sale; manca l’olio, allora tu “metti” l’olio… “Mettere”, cioè collocare, versare. Così è anche nella nostra vita cari giovani: se vogliamo che essa abbia veramente senso e pienezza, come voi stessi desiderate e meritate, dico a ciascuno e a ciascuna di voi: “metti fede” e la tua vita avrà un sapore nuovo, avrà una bussola che indica la direzione; “metti speranza” e ogni tuo giorno sarà illuminato e il tuo orizzonte non sarà più oscuro, ma luminoso; “metti amore” e la tua esistenza sarà come una casa costruita sulla roccia, il tuo cammino sarà gioioso, perché incontrerai tanti amici che camminano con te. Metti fede, metti speranza, metti amore! Ma chi può donarci tutto questo? Nel Vangelo abbiamo sentito la risposta: Cristo. «Questo è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!». Gesù è Colui che ci porta Dio e che ci porta a Dio, con Lui tutta la nostra vita si trasforma, si rinnova e noi possiamo guardare la realtà con occhi nuovi, dal punto di vista di Gesù, con i suoi stessi occhi (cfr Lett. enc. Lumen fidei, 18).  Papa Francesco – Copacabana 25 luglio 2013

Queste parole le voglio dedicare a chi oggi si sente di-sperato e non vede la fine del suo dolore.

wow!

Ohhhhhh! Ma siete carinissime ad aver traslocato con me. Sono contenta che vi piaccia anche il colore della testata, ma è la prima opzione della piattaforma, avrei dovuto cambiare e mettere una foto, ma mi è piaciuta talmente tanto che ho deciso di lasciare questa esplosione di colori. Che poi non ci sarei riuscita neanche a farlo apposta! Ah Ah ah. Ho tolto la moderazione dei commenti, non ne ho avuto bisogno in passato e non ne ho bisogno ora. Ringrazio tutte per i bei commenti e chi si è iscritta per seguire il blog! wow!

Qui continuiamo la nostra opera: siamo arrivati alla cucina. Praticamente viviamo accampati. Ma è bello. Non stiamo neache litigando. Solo momenti di leggero nervosismo dovuti all’inesperienza, alla stanchezza e al caldooo.  L’obiettivo è terminare entro venerdì sera.  Ce la possiamo fare!