Diario di lettura 2016

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Finisco l’anno parlando di libri. Stamani ho terminato l’ultimo libro.  Questi i libri letti negli ultimi tre mesi.

29) Il giardino dei fiorii segreti. Cristina Caboni. I libri di quest’autrice mi piacciono moltissimo. Nel suo terzo libro si legge delle vicende di due gemelle divise in tenera età  quando i genitori si sono separati: una col padre e una con la madre. Vivono senza sapere che hanno una sorella gemella, fino a quando non s’incontrano per caso a Londra. Da lì riprendono i fili della storia della loro famiglia che rinascerà per merito loro. L’ho letto tutto d’un fiato, come piace a me!

30-31)  L’amica geniale e Storia del nuovo cognome. Elena Ferrante Sono rimasta incollata ai libri fino a quando non ho letto l’ultima pagina. Qualcuno ha detto che è una lettura ipnotica. Con un atto di ferrea volontà ho interrotto la saga, giusto per staccare un pochino. Non vedo l’ora di ricominciare. Mi attendono gli altri due!

32) L’arte di insegnare, Isabella Milani. Prezioso libro scritto da una docente di scuola media. Ne consiglio la lettura a tutti gli insegnanti, giovani alle prime armi e insegnanti di vecchia data. Una rinfrescata non fa mai male. Ci aiuta a non fossilizzarci nella nostra azione educativa, perché non è importante solo lo svolgimento del programma, ma soprattutto renderci conto con chi e cosa abbiamo a che fare tutti i giorni. Lo consiglio anche ai genitori, perché fa capire chiaramente che il lavoro dell’insegnante non si esaurisce uscendo dalla classe.

33) Il metodo danese per crescere bambini felici, Jessica Alexander . Questo libro invece è scritto da una mamma americana, sposata con un danese. Ci parla del metodo educativo danese che da quarant’anni fa schizzare in cima alla classifica del paese più felice del mondo. Bambini felici diventeranno adulti felici che educheranno bambini felici. Semplice no? Consigliato a tutti gli educatori che si occupano di bambini: genitori, insegnanti, zie e zii, allenatori.

34) Altrove, forse. Amos Oz. Non avevo mai letto nulla di questo autore e per caso mi è capitato di comprare questo titolo. Che poi ho scoperto che è il suo primo libro, scritto all’età di 22 anni. E’ ambientato in un kibbutz israeliano. Si narrano le vicende di questa piccola comunità che ha pregi e  difetti. Non ho trovato agevole la lettura, ma sono contenta di averla portata a termine e di avere letto dopo le recensioni che mi hanno aiutato a capire di più.

Chiudo il 2016 con un numero considerevole di libri letti, ma decisamente sotto la mia media, che gli scorsi anni era di un libro a settimana. Ma di questo non bisogna crucciarsi: domani inizia un altro anno carico di novità, belle e brutte, avventure e tanti libri da leggere.

Buon anno!

Relax

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E’ arrivato il giorno dell’agognato riposo. Si sa Natale è bello però è alquanto stancante. E’ stato un mese denso di avvenimenti, alcuni positivi e altri negativi.

Tra gli avvenimenti negativi ci sono i giorni di malattia in due puntate ravvicinate, che hanno mandato all’aria il mio programma di avvicinamento al Natale, sia a scuola che a casa. Meno male che a scuola avevo iniziato a far provare i canti già a fine Novembre. Fortunatamente i miei alunni hanno orecchio musicale eccezionale, sentono la canzone due volte e si mettono a cantare come se l’avessero provata cento volte. Purtroppo il giorno del concerto di Natale pioveva a dirotto e non siamo potuti andare al teatro. Abbiamo fatto esibire le classi nell’androne della scuola e questo ha causato un po’ di malumore con la collega che ha organizzato l’evento. Ma a noi sembrava l’unico modo per salvare il salvabile. I genitori erano contenti per come ce la siamo cavata. Alcuni non potevano infatti spostare il giorno di ferie, anche perché incastrare tutte le recite e musical dei figli è alquanto complicato.

Tra gli avvenimenti positivi del mese ci sono i colloqui con i genitori che hanno apertamente mostrato apprezzamento per il lavoro che sto svolgendo e per la professionalità dimostrata nel condurre la classe. Molto gradita dai bambini e anche dai genitori è la ricreazione in giardino del dopo pranzo. Avevo timore che si scocciassero per i buchi nel pantaloni, i grembiuli strappati, i graffi e le escoriazioni. Sono incidenti di percorso! Questi bimbi raramente giocano in libertà senza che l’adulto intervenga. Fanno mille attività con gli adulti che organizzano tutto! Quando hanno modo di confrontarsi con i pari? Almeno mezzora al giorno possono sbizzarrirsi. Ne vedo delle belle! Raramente intervengo. L’importante è che siano corretti tra loro e che non facciano attività troppo pericolose.

Una mia amica pochi giorni fa mi ha riferito i commenti  che fanno. Ridendo mi ha detto che hanno aperto la causa di beatificazione! Per me è importante che i bambini vengano volentieri a scuola, che non facciano confronti tra di loro. Ognuno è diverso e ha pregi e difetti. Non è una gara per vedere chi è più bravo. La gara la devono fare contro sé stessi per migliorarsi ogni giorno un pochino. Tutti abbiamo da lavorare fino all’ultimo giorno della vita. Anche se sono piccoli. Faccio questi discorsi. Ogni giorno. Ogni momento. Ogni occasione è buona.

Ho da fare tante cose in vista della ripresa, ma non tocco nulla fino all’anno nuovo. Ho bisogno di ricaricare le batterie e di riflettere per migliorare l’azione educativa.