Il mio cervello in questi giorni non è costituito da neuroni, ma da tanti punti di domanda. Leggo le cronache del disastro, ascolto le interviste, osservo le facce dei sopravvissuti. Mi fanno compagnia le parole di Papa Francesco “Preghiamo per le vittime e per i loro familiari e siamo solidali con chi ha subito dei danni. Adesso facciamo una preghierina in silenzio e poi preghiamo la Madonna perché benedica e aiuti tutti i fratelli e le sorelle sardi.”
Sono ancora troppo poco lucida per trarre le conclusioni e scrivere le mie riflessioni. Un abbraccio a tutti quelli che ci pensano.
Abbiamo anche usato le stesse parole del Papa…le ho sentite alla radio rientrando da lavoro e mi hanno fatta emozionare e dispiacere allo stesso tempo…
Francesco è una delle pochissime persone pubbliche che merita fiducia incondizionata, per quello che è stato e che è ora: un faro nelle notti buie e tempestose, non solo climatiche. Ciao. Buon inizio di settimana. Speriamo bene.
Ho seguito tutta la tua cronaca…ma non avevo parole da scriverti…sono contenta che anche tu stia bene.
Grazie cara. Capisco bene cosa significhi rimanere senza parole dopo aver letto un post, a me capita spessissimo. Stiamo bene, questa volta siamo stati fortunati.