Ieri per festeggiare il mio compleanno, nonostante fosse lunedì io e Mylove siamo andati in gita. Di solito andiamo nella Costa Verde, nella Marina di Arbus, ma nonostante la zona e il percorso mi piacciano molto, volevo fare e vedere qualcosa di diverso. Così nottetempo mi è venuta l’idea di andare al Museo civico di Cabras, vicino ad Oristano, divenuto famoso perché si possono ammirare le famose statue dei Giganti di Mont’e Prama. Da quando sono state ricomposte e messe a disposizione nei musei di Cagliari e Cabras non avevo ancora avuto modo di vederle.
Come sono entrata nell’ultima sala e le ho viste in piedi lì, bianco su nero, mi sono emozionata. Non potevo fare a meno di chiedermi cosa rappresentassero. Perché sono state ritrovate a pezzi in una specie di discarica dell’antichità? Dove sono finiti i pezzi mancanti? Perché non ne sono state trovate altre in tutta la Sardegna? Perché sono così alte se gli scheletri delle le sepolture che dovevano abbellire erano molto più basse? Questi e altri interrogativi schizzavano nel mio povero cervello. Meno male che una delle tre addette al museo ha risposto agli interrogativi miei e delle altre persone che stavano lì con noi.
Agli inizi degli anni ’70 un agricoltore mentre dissodava la terra toccò con l’aratro delle pietre, una serie di scavi portò alla luce circa 5000 pezzi di statue, che dopo anni sono state finalmente ricomposte ed esposte nei musei di Cagliari e Cabras. Queste statue sono state ritrovate a pezzi in quanto distrutte volontariamente e buttate, probabilmente dai cartaginesi, in una discarica di una necropoli nuragica. Le civiltà successive nel corso della storia cercano di eliminare le tracce e i simboli della civiltà precedente. I Talebani e l’Isis a giorni d’oggi non stanno facendo niente di nuovo! Cambiano i nomi e le epoche, ma l’istinto dell’uomo è sempre lo stesso!
Mentre uscivo dal museo mi sono ripromessa di andare a vedere anche quelle che sono a Cagliari. Spero che un giorno non molto lontano possano riunire tutte le statue a Cabras, visto che sono state ritrovate lì vicino. Noi non siamo andati alla necropoli perché faceva troppo caldo, ma con un unico biglietto si può visitare il sito e il museo. Mi auguro che presto si abbellita anche la zona esterna del museo, che sia resa più accogliente e invitante. Soprattutto che sia potenziato il personale e che ci siano delle guide appassionate che raccontino e facciano innamorare il visitatore. Anche se le statue sono di grande impatto, chi arriva lì ha bisogno di colmare le domande e che qualcuno gli racconti la storia di queste statue. Che stanno ritte e zitte, ma che vogliono parlare e dirci qualcosa.
AUGURI IN RITARDO – come al solito non mi ricordo, però mi ricordo l’anniversario di nozze… 😀 bellissima gita!
Grazie cara! Bella gita sì, c’è pure la seconda parte, quella del mare!
Allora l’aspetto, fai presto! 😀