Pensieri di metà Luglio

Adorato mare, se non ci fossi tu!
Adorato mare, se non ci fossi tu!

Una pensa che avendo più tempo libero possa scrivere più post, ma poi scopre che non è così. Il ritmo è sempre quello, un misero post alla settimana. E’ che l’estate, che a me piace tantissimo, ha anche i suoi lati negativi. Non per il caldo, che è normale! Normale che il 15 luglio per il Carmelo ci sia un caldo soffocante. Non capisco tutto questo clamore, la notizia vera sarebbe quella che facesse freddo. Ma è una notizia che in Italia ci sia un maggior consumo di bibite e gelati, o raddoppio di vendite di ventilatori e di condizionatori a luglio e agosto? Sarebbe clamoroso se nevicasse o dovessimo accendere le stufe! O se dovessimo tirar fuori le coperte! D’altronde l’aspettiamo per questo! Basta attrezzarsi e smettere con le lamentele, che poi sentirle dagli altri sono estremamente fastidiose e fanno aumentare la percezione del calore di almeno altri cinque gradi!

Comunque dicevo che l’estate, come tutte le stagioni, ha i suoi lati negativi. A me, ad esempio, passati i primi quindici giorni in cui mi sono riposata e sistemato le cose in pendenza, mi viene una certo malessere, in quanto ho tanta energia e vorrei fare, andare, ma non da sola in compagnia. Ma Mylove lavora e se fosse per lui si starebbe a casa anche la domenica. Le mie amiche hanno i loro impegni lavorativi o famigliari e mal si conciliano con il mio tempo libero estivo. Non posso stare tutto il giorno attaccata al pc, o leggere, o fare le faccende! Quest’anno, come mi ero ripromessa sto andando al mare anche  senza Mylove, ma vado in compagnia della mia famiglia. Non che mi annoi, anzi, facciamo un cabaret degno di una compagnia teatrale, ma ho bisogno di fare qualcosa di nuovo che mi tenga occupata senza impegnarmi più di tanto. Non posso certo fare come una mia encomiabile collega, che organizza l’oratorio estivo, e si tiene occupata fino ad ferragosto: arriverei a scuola in condizioni pietose. Mi chiedo come faccia, anzi lo so perché lo vedo, ma non siamo tutti uguali.

Quest’anno ad aggravar la situazione ci si è messa pure una mega bolletta dell’acqua. Purtroppo avevamo una perdita occulta che ha fatto girare il contattore. Seppur si avrà  uno sconto e la rateizzazione, non credo riusciremo a fare il viaggio, che stavo organizzando proprio quando è arrivata la ferale notizia. La cifra è abbastanza importante, uno stipendio mensile. Questo cosa mi fa venire le lacrime agli occhi ogni volta che ci penso, cioè sempre. Anzi, ora sto pure benino. I primi giorni ero uno straccio e pensavo di riuscire a fare tutto. Ma non si può. Uno si ammazza di lavoro, cerca di risparmiare e non sprecare un goccio d’acqua e invece niente! Spero di   riuscire almeno ad andare all’Expò. C’è tempo fino ad ottobre. Magari riusciamo ad organizzare un fine settimana. Non vorrei proprio perdermelo. Non voglio arrendermi. Ed è questo che mi fa andare avanti in questo momento.

 

 

Maestrale e voti della maturità

 

Dopo giorni di caldo afoso, di notti appiccicaticce e mezzo insonni, è arrivato lui: il maestrale che soffia bello forte già alle nove del mattino. Spero che a nessuno venga in mente di approfittarne per scatenare incendi. Incrocio le dita. Intanto respiro un po’ e riprendo un po’ di lucidità. E’ incredibile quanto il caldo fiacchi la volontà e le idee. Tutto diventa difficile, complicato da pensare e realizzare, anche i rapporti con gli altri diventano collosi. Siamo tutti nervosi e accaldati.

Ieri però sono stata al mare con mia sorella e Di, mio nipote. Loro vivono in un paese di mare. Si stava benissimo, abbiamo piazzato gli ombrelloni in riva. Il massimo della goduria estiva,  in spiaggia non c’era tantissima gente. L’acqua era piacevolmente fresca, e ho fatto il bagno pure io. Abbiamo trascorso delle ore piacevolissime.

Di è fresco di diploma, preso con il massimo dei voti. L’ha saputo proprio ieri. Eravamo felici per lui, perché i suoi sforzi sono stati premiati, perché ha le idee chiare e sa cosa vuol fare da grande. Punta in alto, ha scelto una facoltà difficile e complicata, che lo porterà lontano dalla Sardegna e poi probabilmente fuori dall’Italia. Ci riuscirà, nonostante non sia figlio di miliardari. Ci riuscirà perché è intelligente ed è capace di sfruttare al massimo questo dono. Noi, tutti in famiglia lo abbiamo sempre incoraggiato e aiutato a vedere chiaro in se stesso. Siamo sempre stati lì a gioire dei suoi successi scolastici, ma anche a dirgli che la scuola non è tutto, sono importanti anche i rapporti con gli altri. L’aiuto che si dà e che si riceve è fondamentale nella vita di tutti i giorni, nessuno ce la può far da solo.

Sono contenta per te, amatissimo Di, ma lo sono anche per me, per tutta la nostra famiglia. I tuoi nonni hanno la quinta elementare, noi e i tuoi genitori siamo diplomati, ora tu, e più in là tuo fratello, punti alla laurea. Siamo orgogliosi che voi miglioriate quello che abbiamo realizzato noi. Buona fortuna, continua così.

 

 

Ta basca!

Ciao Poetto. Eravamo da molto che non ci vedevamo. Mi sei mancato.
Ciao Poetto. Eravamo da molto che non ci vedevamo. Mi sei mancato.

Tà basca in sardo significa: che caldo! Questi sono giorni roventi, la temperatura sale tantissimo e ci fa boccheggiare. Alcune colleghe sono a Londra e Berlino. Ci sono temperature pazzesche anche lì.  Ma io tutto sommato sto bene, perché a me ammazza l’umidità e quella, fortunatamente,  è ancora bassa. Ancora per poco però. Ne approfitto per sistemare le ultime cose dell’inverno. Ho alcuni maglioni da lavare e conservare. In mezza giornata sarà fatto. Dovremmo pure imbiancare la zona notte, ci sono brutte macchie d’umidità, ma questa cosa vorrei evitarla. Qualcuno mi ha consigliato di ripulire con un prodotto igienizzante e sbiancante. Che noia! Avevamo fatto tutto due anni fa, e il al ricordo della fatica e del tempo impiegato mi sale lo sconforto. Non siamo certo degli esperti. Vorrei poter rimandare, al prossimo anno magari!

Il vento mi piega ma non mi spezza!
Il vento mi piega ma non mi spezza!

Questa settimana andrò al mare almeno un giorno sì e un giorno no. Anche da sola, Mylove,  è un po’ restio ad andarci spesso, e la finiamo per discutere: o andiamo e siamo imbronciati o io rinuncio. Ma non ho voglia di litigare per stupidaggini e io ho bisogno di andare al mare, è una cura: tanto sole, tanto iodio, tanta salute invernale. Questi ultimi anni mi sono ammalata parecchio tra raffreddori, sinusiti, otiti, laringiti e faringiti. Infatti avevo fatto poco mare! Quello che spendo in medicine e prodotti vari lo investo in benzina per prevenire!

Quest’anno per il momento il mare l’ho visto due volte per poche ore: ieri pomeriggio e domenica scorsa. La settimana scorsa c’era un maestrale di quelli che ci hanno fatto tenere a turno l’ombrellone per evitare che volasse via sopra le teste  di qualcuno. Le foto rendono bene cosa è successo a qualcuno!

Per il momento è tutto. Spero di mantenere la promessa di essere più prolifica in quanto a post. Vi auguro un buon inizio di settimana.

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Tipi da spiaggia: quelli che rincorrono l’ombrellone volato via e lo devono sistemare.