Giorni convalescenti

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La convalescenza procede bene. Ieri mattina ho fatto un’altra visita di controllo, il medico mi ha dato il permesso di guidare, ma non di andare in bicicletta perché fermandomi poggerei il piede e correrei il rischio di caricare troppo sul ginocchio operato.
Mi è stato consigliato di fare della fisioterapia. Così ieri sera ho telefonato al centro del mio paese. Mi è stato fissato un appuntamento per il fisiatra per il 28. Caspita! Ci vuole troppo tempo, pensavo di fare prima, anche perché dovrei tornare a scuola il 31 ottobre.
I dolori alle ginocchia sono meno intensi, ma sempre presenti. Ho diminuito le applicazioni del ghiaccio, come consigliato dall’ortopedico. Nel frattempo faccio gli esercizi consigliati, ma avrei bisogno di qualche massaggio alla schiena che comincia a essere dolorante.
Insomma va bene, ma non benissimo. Però samo in continua fase di miglioramento. Ieri ho guidato fino alla pompa di benzina, è stato bello poter constatare che effettivamente posso guidare senza sentire dolore. Certo non devo strafare, tuttavia piano piano avrò il pieno controllo di tutta la mia vita.

Stamani sono andata in pescheria e ho fatto un po’ di scorte, visto che mio marito ha glissato quando gliel’ho proposto la settimana scorsa. Era un po’ tardi e non c’era grande scelta, ma nella mia borsa sono finite due belle orate di allevamento in mare. Stasera pesce, dopo due settimane di pasta -carne -legumi!

In pescheria sono andata tardi perché prima ero stata in visita a scuola. Che gioia poter attraversare il giardino! Essere accolta dalle bidelle incredule. I bambini erano commossi, all’inizio non credevano ai loro occhi: Maestra!

Subito hanno voluto raccontarmi le novità: mamma e papà si sposano. Ieri era il compleanno di Pucci, il cane. Mio fratellino gattona per tutta la casa e bisogna legare gli sportelli della cucina! Maestra ma quando torni? Vorrei tenere te e anche maestra Simona, la supplente. Che tenerezza!

Poi sono andata a salutare le colleghe e colleghi delle aule vicine. Quando torni? Che qui è un mortorio, senza le tue battute ci annoiamo a morte!
Calma! Anche io non vedo l’ora di tornare in pista, ma devo tornare in forma, non a mezzo servizio. Le battute le sto conservando per il rientro.

Metta il ghiaccio! La scoperta del ghiaccio bollente

Non sono neanche le sei e la mia vita da convalescente è già iniziata. Qui per chi volesse saperne di più trova gli episodi precedenti. La mia giornata inizia applicando il ghiaccio sul ginocchio operato, e su mia iniziativa anche su quello sano, che altrimenti si sente trascurato e poi dà dei problemi pure lui.


Il ghiaccio, e il freddo in genere, è una componente importante quando si hanno delle contusioni o, come nel mio caso, lesioni al menisco. Il freddo evita la formazione di ematomi e liquido, che sono molto dolorosi.
Quindi da parecchi mesi il ghiaccio è diventato un’ossessione mia e dei dei medici con cui ho avuto a che fare.


Il primo fu il mio medico di base, non appena vide il referto dell’ecografia: prenda questo antifiammatorio e metta la borsa del ghiaccio 4-5 volte al giorno.
Così comprai una borsa del ghiaccio e scoprii che era una gran rottura. Le formine per il ghiaccio che avevo a casa non bastavano, così comprai dei sacchetti di plastica appositi usa e getta. Ma a parte il fatto che sono anti ecologici, sono anche poco pratici da utilizzare, soprattutto se questa operazione la devi fare parecchie volte al giorno.
Dopo alcuni giorni comprai altre formine per il ghiaccio riutilizzabili. Erano più grandi, più ecologiche, ma era sempre una gran scocciatura.


E togli la formina dal freezer, la sbatti su un ripiano per avere i cubetti, li metti dentro la borsa, riempi nuovamente la formina e la metti in freezer, applichi il ghiaccio. Quando hai finito l’applicazione, 15-20 minuti, non tutti si sono sciolti. Allora per non sprecare li metti dentro un sacchetto del freezer. Quando li togli sono diventati tutt’uno. Prendi uno spadino e rompi il ghiaccio, cercando di non farti male. Che gran rottura!


Dopo svariati giorni di questa tiritera mi era venuta un’altra brillante idea: mettere in freezer la borsa del ghiaccio, rinnovando i cubetti ogni giorno. Ottima idea, ma a lungo andare la borsa si è un po’ rovinata. Si bagnava anche esternamente.

Mannaggia! Bisognava trovare un’altra soluzione. Anche perché la mia situazione non migliorava e ormai medici e specialisti tutti in coro dicevano: e mi raccomando metta il ghiaccio! Aiuto!


Un giorno che stavo preparando la borsa frigo per il mare mi è venuta in mente un’idea grandiosa: avrei utilizzato i ghiaccioli della borsa frigo. Ne avevo tantissimi e di tutte le forme. Ecologici, riutilizzabili, sempre pronti, anche da portare in spiaggia e in vacanza.
Ma perché non ci avevo pensato prima? Erano sempre pronti, l’igiene era salva perché per utilizzarli li mettevo dentro un sacchetto del freezer e poi li utilizzavo avvolti in un asciugamano, perché per evitare ustioni il ghiaccio non deve essere appoggiato sulla nuda pelle.


In verità i ghiaccioli, erano rigidi, ma spostandoli di volta in volta, affinché il freddo arrivasse in tutta la zona dolorante, avevo raggiunto lo scopo di sgonfiare il ginocchio.
Effettivamente con tutte quelle applicazioni di ghiaccio faceva male molto meno. Poco prima dell’operazione il dolore era veramente minimo.

Un giorno ho raccontato la mia odissea del ghiaccio ad un’amica che sbalordita mi ha detto: ma scusa, perché non usi i cuscinetti di ghiaccio bollente?
GHIACCIO BOLLENTE per il ginocchio? A me venivano in mente altre cose: film, canzoni, battute oscene, le lezioni sulla figura retorica degli ossimori. Tutto in una frazione di secondo.
Invece dopo il mio stupore iniziale sono entrata in un’altra dimensione. I cuscinetti di ghiaccio bollente sono dei cuscinetti di gel che si possono sia mettere in freezer per applicazioni fredde e si possono anche riscaldare al microonde, per le applicazioni calde.


La discrezione della farmacista quando comprai la borsa non mi fece scoprire il mondo dei cuscinetti di ghiaccio bollente, che sono fantastici. Occupano pochissimo spazio e sono sempre pronti al bisogno.

Ora i medici possono anche andare all’Arena di Verona e cantare a squarciagola: metta il ghiaccio, metta il ghiaccio! Io sono pronta in un attimo. Tié!

Cuscini di ghiaccio bollente