Una poesia di Mariangela Gualtieri per il giorno della Commemorazione dei Defunti

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Questo giorno è un giorno di spine
di cose ghiacciate dentro cose nuove.
Di parole chiamate fin dal mattino
a pulire la camera mentale
tutta intasata di faccende.
Ma bisogna fermare ogni locomotiva
del pensiero, ogni muscolo servile
mettere toppe alle fessure perché il mondo
non entri nella casa, col suo assillo
di urgenze messaggere. Cosa volete da me?
Lasciatemi un po’ sola. Un po’ silente.
Lasciatemi alla scuola dei morti
dove senza rumore si apprende
un vuoto appeso, presente nutriente.

Da “Le giovani parole“, Einaudi.

8 pensieri riguardo “Una poesia di Mariangela Gualtieri per il giorno della Commemorazione dei Defunti

  1. Splendida poesia. Bisogna fermare ogni locomotiva del pensiero. Troppi pensieri in questo periodo ci assillano, sarebbe bello riuscire a liberare la mente e fermarsi a pensare nel silenzio…

  2. Una bella poesia che riflette il modo di vivere di oggi: mettere toppe alle fessure perché il mondo non entri in casa. Ormai entra l’intero universo. Complimenti per la scelta.

  3. Parole profonde ma delicate caratterizzano questa poesia e adornano questa giornata. I suoi versi sono davvero suggestivi.
    Maria Domenica

  4. Una bellissima poesia che arriva diritta al cuore in quello che é il giorno dedicato alle persone care che purtroppo non ci sono più.

  5. Una bellissima poesia, che rende a pieno quello che dovrebbero essere il giorno dedicato ai defunti.

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