
Dopo il post precedente ci sta bene una bella poesia della grande poetessa polacca Wislawa Szymborska
La fine e l’inizio
Dopo ogni guerra c'è chi deve ripulire. In fondo un po' d'ordine da solo non si fa. C'è chi deve spingere le macerie ai bordi delle strade per far passare i carri pieni di cadaveri. C'è chi deve sprofondare nella melma e nella cenere, tra le molle dei divani letto, le schegge di vetro e gli stracci insanguinati. C'è chi deve trascinare una trave per puntellare il muro, c'è chi deve mettere i vetri alla finestra e montare la porta sui cardini. Non e' fotogenico e ci vogliono anni. Tutte le telecamere sono gia' partite per un'altra guerra. Bisogna ricostruire i ponti e anche le stazioni. Le maniche saranno a brandelli a forza di rimboccarle. C'è chi con la scopa in mano ricorda ancora com'era. C'è chi ascolta annuendo con la testa non mozzata. Ma presto gli gireranno intorno altri che ne saranno annoiati. C'è chi talvolta dissotterrerà da sotto un cespuglio argomenti corrosi dalla ruggine e li trasporterà sul mucchio dei rifiuti. Chi sapeva di che si trattava, deve far posto a quelli che ne sanno poco. E meno di poco. E infine assolutamente nulla. Sull'erba che ha ricoperto le cause e gli effetti, c'è chi deve starsene disteso con la spiga tra i denti, perso a fissare le nuvole.
Emozionante, bellissima!
Vero?
Mi vengono in mente questi versi vedendo le città ucraine ridotte in macerie. Il senso di angoscia si allevia un po’ pensando che prima o poi ci sarà qualcuno disteso con un filo d’erba tra le labbra.
🙏💞🙏💞🙏
Parole vere che fanno rabbrividire tanto sono attuali!!!!
Parole semplici che però sanno dipingere la verità dei fatti in modo deciso, bella. Purtroppo le poesie vengono lette dalle persone colte e sensibili che nulla hanno a che fare con la violenza . . . chi fa la guerra invece non legge cose del genere. Che tristezza questo mondo.
Un saluto
Sull’erba che ha ricoperto
le cause e gli effetti,
Ed è davvero così: a un certo punto, non si sa neppure perché sia cominciata. Ma una certezza c’è: la mattanza, la distruzione, la sofferenza.
Non impareremo mai.
Ciao!
Ciao. Non si impara. Tutti asini ripetenti.
È una bella poesia, purtroppo molto veritiera
Bella, grazie della condivisione.
Grazie.
Non la conoscevo, grazie x averla condivisa
Purtroppo è così