Anche quest’anno dico
grazie
a quella piccola stella
che sarebbe dovuta scendere
a casa nostra
e invece è rimasta
lassù.
Siamo sempre qui. Così ho detto a mia zia nella sala mortuaria dell’ospedale dove piangevamo il marito di mia cugina. Morto di un cancro nei giorni scorsi. Il tempo di scoprire che era malato e già lo stavamo seppellendo. 60 anni.
Non ci posso ancora credere. Il mese scorso è venuto a casa per farci dei lavori. Era stato all’ospedale la settimana precedente per accertamenti ed era un po’ pallido e affaticato. Ma non pensavamo fosse così grave. Abbiamo riso, scherzato, progettato alcuni lavori da fare in primavera. Invece lo abbiamo accompagnato nel suo ultimo viaggio. C’era un’atmosfera irreale. Eravamo lì straniti, quasi a chiederci, diamine ci facciamo qui?
Quella strada, verso il cimitero, purtroppo la conosciamo troppo bene, non la possiamo certo dimenticare, ogni due per tre, ci si ritrova lì. In questi ultimi anni l’abbiamo percorsa troppe volte.
Molti amici e parenti sono andati via. Mi mancano tutti.
Per tutto quello di bello che mi hanno dato li tengo sempre presenti e sorrido al ricordo di quello che hanno detto o fatto.
Grazie per il vostro esempio. A si biri in su cielu