
Mentre dalla libreria, dove è riposto il materiale scolastico, cominciano a sentirsi dei flebili richiami, beatamente ignorati, continuo a bazzicare con assiduità attorno allo scaffale dell’attrezzatura del mare. Il gran caldo ci ha dato tregua e da alcuni giorni godiamo di temperature più umane. Le giornate sono stupende e il mare è splendido. La temperatura dell’acqua è quella che fa per me e, come i bambini, godendo della trasparente bellezza, non vorrei mai uscire.

Quest’anno, dopo tanto tempo, abbiamo ricominciato a frequentare le spiagge di Chia di Domus de Maria: Su Giudeu, Capo Spartivento, Cala Cipolla, Sa Colonia, Dune di Campana. Avevamo smesso di frequentare queste spiagge paradisiache per via delle file chilometriche che si formavano all’ora del rientro. Ma da alcuni anni il semaforo di Villa San Pietro, che formava il tappo di auto, è stato sostituito con una comoda rotonda e ora il traffico, seppur intenso, è scorrevole. Se poi si anticipa o si ritarda il rientro si riesce a evitare l’ingorgo. Le spiagge di Chia sono le spiagge della nostra gioventù. Quelle che, con il gruppo di amici, raggiungevamo prestissimo, con le nostre prime auto, per occupare gli spazi sia in spiaggia che nelle dune per poter pranzare all’ombra dei ginepri.

Quest’anno, vincendo le nostre paure e pigrizie, alcune volte siamo andati a Su Giudeu e ce ne siamo innamorati di nuovo. La spiaggia di Su Giudeu è enorme ed è racchiusa tra le famose dune di sabbia finissima e dorata. Come abbiamo fatto a rinunciare a tutto ciò? Ora l’abbiamo inserita nuovamente nella nostra classifica di spiagge da visitare almeno un paio di volte all’anno. Ne va nostra salute mentale.
Da qualche anno le famose dune di Chia, sono giustamente recintate e vietate ai turisti. Nessuno può più camminarci sopra onde evitare l’erosione di ciò che la natura ha creato nel corso dei secoli. Così niente più picnic sotto i ginepri, bensì sotto gli ombrelloni. E va bene così.
Tanti anni fa nella Spiaggia di Su Giudeu non esisteva nessun servizio, dovevamo portare tutto ciò che occorreva, non c’era nessuna possibilità di poter comprare neanche una bottiglia d’acqua. Ora invece ci sono gli stabilimenti balneari che, nel rispetto delle norme ambientali, offrono ogni genere di servizi.

Per raggiungerle la Spiaggia di Su Giudeu si lascia l’auto nei parcheggi a pagamento e bisogna fare una lunga camminata su una lunghissima passerella di legno. La passerella, costeggia lo stagno che nella stagione estiva è asciutto o quasi. Tanti anni fa, scelleratamente, si parcheggiava nello stagno e con grande ignoranza delle tematiche ambientali, erano in tanti che nei tre mesi estivi piantavano liberamente le loro tende nelle dune sotto i ginepri! Orrore! Meno male che seppur lentamente la coscienza civile e ambientale ha preso le dovute precauzioni.

La spiaggia de Su Giudeu prende il nome dal polpo che vive tra le rocce intorno all’isolotto che si trova a un centinaio di metri dalla costa, che spesso si può raggiungere tranquillamente a piedi.

L’acqua a Su Giudeu come ho detto è spettacolare, trasparente come il cristallo e mai troppo fredda. Mentre fai il bagno si possono tranquillamente vedere branchi di peschi o delle solitarie ed enormi spigole. Insomma è il paradiso, o qualcosa che gli assomiglia. Tant’è che le spiagge di Chia nel 2017 sono state elette il mare più bello d’Italia.


