Benedette lunghe vacanze pasquali!

pixabay.com

Quest’anno per Pasqua, invece dei soliti risicati cinque giorni, con i ponti del 25 aprile e di domenica 28, nella mia scuola abbiamo avuto undici giorni di vacanza. Alcune scuole hanno proseguito fino al 1 maggio, ottenendo 14 giorni di vacanza. Come al solito molti giornalisti, genitori e associazioni si sono lamentate della lunghezza di queste vacanze, ma sono state davvero necessarie. Tutti eravamo allo stremo, bambini, insegnanti, collaboratori scolastici, applicati di segreteria e pure il dirigente non era messo bene.

Le migliori scuole mondiali prevedono uno stacco scolastico di una settimana ogni sei. Il cervello dei docenti e degli alunni ha bisogno di pausa. L’ho verificato sulla mia pelle. Non è vero che i bambini si dimenticano tutto, basta poco per riprendere il ritmo, anche se al rientro hanno nostalgia dei bei giorni passati lontani dalla scuola. In verità molti si annoiano, non vanno da nessuna parte e non hanno possibilità di incontrare coetanei al di fuori della scuola.

Ho dato pochissimi compiti: leggere a volontà, ripassare gli argomenti di storia e geografia, sistemarsi i quaderni di riflessione linguistica e testi, completare i disegni incompiuti.

Sono sicura che non tutti avranno eseguito le consegne, qualche quaderno sarà ancora incompleto, così i disegni. Qualcun oggi si sarà alzato presto perché durante la notte il rimorso e la paura l’avrà tenuto sveglio. Tutto normale e non mi farò cruccio di questo.

Io sono stata più pigra di loro, solo stamani ho ripreso in mano i libri e le mie agende, ho il turno pomeridiano! Ero davvero provata e stanca. Ormai parlavo al contrario e per eseguire un’attività impiegavo il triplo del tempo, spesso poi il lavoro era da rifare. In una parola ero esaurita, ero come una pila scarica. Anche se per noi è stato un periodo emotivamente straziante, sono riuscita a riposare almeno il corpo, la mente un po’ meno. Solo negli ultimi due giorni i pensieri hanno cominciato a scorrere e non ad aggrovigliarsi. Comunque mi sento pronta per le ultime settimane di scuola.

Il lunedì di Speranza #2

 

DSC_0295
Cagliari. Panoramica dal Parco della Musica

Inizio la settimana con serenità perché ho avuto un fine settimana di completo relax e una domenica magnifica di sole, natura e mare.

Ci voleva dopo una settimana di nuvole e pioggia, aspettata e gradita, ma da buona sarda dopo tre giorni ho cominciato ad essere irrequieta.

E’ bastato pazientare e ricordarsi che dopo la pioggia c’è sempre il sole.

Buon inizio di settimana a tutti.

DSC_0299
Fiori autunnali. Sardegna

DSC_0311
Mari Pintau. Mare Dipinto. Sardegna

DSC_0307
Mari Pintau. Sardegna

DSC_0324
Spettacolo sulla Litoranea Panoramica per Villasimius. Sardegna

 

DSC_0312
Mari Pintau. Sardegna. Lavorare al pc in mezzo alla natura. Chi non vorrebbe farlo? 

DSC_0305
Kal’e Moru. Sardegna

Vacanze in Sardegna: una settimana a Lu Bagnu a due passi da Castelsardo

Valledoria

Le vacanze in Sardegna, per una sarda sembrerebbero una faccenda retorica, una cosa scontata. Ma così non è. Tutti vogliono fare le vacanze in Sardegna, ma noi sardi amiamo trascorrere le vacanze lunghe in Continente o all’estero. Tanto il mare ce lo abbiamo tutto l’anno, da qualunque luogo lo puoi raggiungere nel giro  di un’ora di auto. Quindi quando possiamo  attraversiamo il mare e ci godiamo le città d’arte, i musei o per rimanere stupiti davanti a quel  verde così verde che sembra che sia dipinto. Per queste ragioni quest’anno optavo per Amsterdam e così godere anche il bel fresco. Ma facendo quattro conti, con le spese che abbiamo avuto quest’anno abbiamo optato per stare qui in Sardegna.

Lu Bagnu. Tramonto dalla finestra

Sfatiamo il mito che la Sardegna è cara. Non è che un sardo quando sbarca in Continente trova le cose gratis. Non è che se prendo un caffè nel più rinomato bar di piazza S.Marco a Venezia lo pago come al bar del mio paese! Ieri hanno intervistato una signora che si lamentava che il giorno di Ferragosto ha pagato  50 euro il noleggio di un ombrellone e due sdraio. Non ho capito in che località fosse, ma certo non al Poetto. Signora mia, io sarda doc; con quella cifra compro un bellissimo ombrellone e lo utilizzo per lo meno dieci anni! Poi certo se voglio togliermi lo sfizio posso anche affittarlo e fare la vip senza arrivare in spiaggia tante borse e borsine. Con i soldi che risparmio posso andare in vacanza fuori.

S.Teresa di Gallura. Sfumature di blu ne abbiamo?

Non siamo di quelli che prenotano le vacanze estive in inverno. Noi prenotiamo quando si sa quanto denaro abbiamo a disposizione, quando sappiamo che entrambi siamo liberi e quando il livello di nervosismo in casa è al di sopra della soglia di tolleranza. Dico così perché per risparmiare un po’ molte volte siamo partiti dopo Ferragosto, che non è un periodo  da buttare, ma ormai io sono a ridosso del rientro a scuola e poi secondo me c’è già un po’ di malinconia per l’estate che ormai è andata. Comunque fatto sta che quest’anno abbiamo fatto le vacanze nella seconda settimana di agosto e siamo rientrati poco prima di Ferragosto per evitare il pienone, che quello se lo evito è meglio. Siamo stati a Castelsardo, che sta a nord della Sardegna. Volevamo fare una vacanza rilassante, con il mare a due passi, senza avere lo sbattimento di prendere l’auto ogni volta. Bene ci siamo riusciti, adattandoci un po’ per la sistemazione e per i pasti, siamo stati fuori sei notti. Siamo tornati  abbronzati, felici e rilassati. Figuratevi che da quando siamo rientrati non abbiamo ancora litigato. Sarà un miracolo o abbiamo trovato la formula segreta delle nostre vacanze?

Lu Bagnu. Castelsardo