Tipi da spiaggia

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Vele pronte per la regata.

Oggi niente mare: ho aiutato i miei a rimettere a posto la casa dopo l’imbiancatura. Però ieri siamo andati al mare. Sì, sono andata con Mylove. Ci siamo goduti una bellissima mattinata di sole, senza un filo di vento. Ho potuto fare la mia consueta passeggiata in riva al mare, c’era lui a tenere d’occhio la borsa! Sto già meglio. A me il celeste del mare rilassa molto e soprattutto apprezzo il fatto di non stare a casa a sfaccendare: c’è sempre qualcosa da fare!  Meglio lasciar liberi i pensieri e osservare quello e chi ci sta attorno!

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Piccione marino

Un bambino annoiato cercava di allontanare il pennuto lanciandogli le pietre. L’ho guardato male e agitando la mano gli ho semplicemente detto: scusa perché gli lanci le pietre. Ha smesso immediatamente.

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Bambino con il salvagente polacco.

Dietro di noi c’era un gruppo di polacchi che prendevano il sole e i bambini indossavano questi tipo di salvagente. mmm, forse è meno frou frou della ciambella.

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Senza parole

Volata finale

Da Treccani.it : volata: Nelle gare di corsa, e spec. nelle corse ciclistiche, lo sforzo compiuto dal concorrente per raggiungere la massima velocità e superare gli avversarî che gli stanno vicini, soprattutto in prossimità del traguardo.

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E’ giunta l’ultima settima d’agosto. Mentre il popolo web,come di consueto, si rianima un po’, io ho deciso di spremere al massimo questi ultimi giorni di vacanza. Andrò al mare tutti i giorni,  con o senza Mylove, in compagnia o da sola. Chissene. Aspettando gli altri sono stata al mare meno di 10 giorni. Inaudito. Sono talmente poco abbronzata che sembro malata. Ma dico: vivo in Sardegna,  o no? Il mare è a 30 km da casa mia, o no? Ci sono spiagge adatte alla rosa completa dei venti, o no?

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Stamane, dopo essere stata all’ufficio postale, salutato un Mylove titubante, ahi! quanto è diventato refrattario al mare questo marito!, mi sono diretta al Poetto. Non alla solita Quarta fermata (della linea P del pullman), ma alla prima, che è riparata dal maestrale. Qui signori miei, mi sono goduta quasi tre ore di sole e di pace. Infatti, il lunedì mattina non c’è tanta gente. Ho piazzato l’ombrellone, poco sfruttato in verità, ad un metro dall’acqua. Che bello! Alla grande! Ho leggiucchiato un giornale, smanettato nel telefonino,  osservato la gente, scritto qualche haiku, la mia nuova passione, fatto un mezzo bagno. Alle 13 ero a casa felicissima. Mi sembra di aver compiuto un’impresa. In effetti, trovare la determinazione di andare al mare nonostante tutto e tutti, è stato uno scoglio da superare. Come dicevo, Mylove non ama molto il mare, si sente costretto, gufa alla grande e ultimamente ci riesce pure. Non vi dico le avventure dell’ultima volta! Sabato preparati di tutto punto, pronti a partire, comincia a piovigginare. Ho pianto come una fontana per due ore.  Da lì ho deciso di fregarmene del mio senso di colpa che mi dice: tu al mare e lui a casa? Ebbene sì, se non vuol venire pazienza! Se vuol venire, meglio così.

Con questo spirito sto affrontando la volata finale d’agosto. Venerdì Renzi e Ministero scopriranno le carte sull’ipotesi di riforma, lunedì comincia il nuovo anno scolastico. Insomma ci siamo, le vacanze stanno finendo, ma non sono finite ancora! Ajò

Tipi da spiaggia#3 e saluti

Le avventure di Speranza Fantozzi.

Chi bazzica in fb sa che ieri era il mio compleanno, ancora due passi e raggiungiamo le cinque decine. Di solito festeggio con un pranzo a base di pesce in un ristorante in riva al mare. Quest’anno ho preferito rinunciare al pranzo e stare un giorno di più in vacanza. Il pesce fresco costa! Per cui ieri siamo andati al mare, al Poetto per la nostra solita mezza mattinata. Ma niente è andato come previsto.

Mylove aveva dormito male e si è alzato di malumore, dovevo far benzina al selfservice e non avevo soldi in cambio, il bancomat non funzionava, l’edicolante non aveva il cambio. Alla fine Mylove si è comprato un pacchetto di sigarette e abbiamo fatto benzina. Con tutti questi giri siamo arrivati un po’ in ritardo e i parcheggi erano tutti occupati. Con un colpo di fortuna abbiamo parcheggiato subitissimo, ma l’umore era pessimo. Arrivati in spiaggia il venticello che soffiava nel mio paese era diventato un maestrale da bandiera rossa rossa. Soffiava talmente forte che ha fatto volare gli ombrelloni, tra cui il nostro che è bello robusto. Recuperatolo senza che avesse causato danni alle persone, ci accorgiamo che il telo si era rotto in più punti.

Aff xz! Incavolati neri a mezzogiorno spaccate eravamo in auto sulla via del rientro. Cosa mi sarà venuto in mente di andare al mare e soprattutto di tentare di leggere il giornale? Al Poetto quando c’è maestrale non puoi neanche ridere che ti ritrovi la sabbia incastrata nei denti per due settimane, figurati leggere il giornale. Guardate in che condizioni l’ho riportato a casa.

Le letture del vento
Le letture del vento

Insomma è stato un compleanno indimenticabile. Meno male che con la testa sono già a Barcellona. Si parte fra due giorni e si rientra la settimana prossima. Internet è una gran cosa, abbiamo fatto i biglietti aerei, prenotato un bell’albergo vicino alla Sagrada Famiglia, comprato la Barcellona Card e prenotato la visita guidata in italiano per la Sagrada! Tutto il resto decideremo giorno per giorno, che a noi ci piace l’avventura, ma con i nostri ritmi. Quello che non riusciremo a vedere lo vedremo la prossima volta. Intanto leggo un po’ e sono già lì.

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A si biri luegos!