Storia di una lettrice seriale di libri 2

Photo by Jasmin Whiscy on Unsplash

La volta scorsa, nel post Storia di una lettrice seriale di libri vi ho parlato di come è nata la mia passione per la lettura. In questo post vi parlo di come si è evoluta questa passione nel corso del tempo.

Che libri si trovano nella mia libreria

Nella mia biblioteca personale ci sono molti libri; tuttavia non so quanti siano, non li ho mai contati. I miei gusti in fatto di lettura sono variegati, si trovano libri di tutti i generi, tranne l’horror e la fantascienza, che proprio non sono nelle mie corde, mi annoiano. La cronaca è piena di orrori e non ho bisogno di leggerne altri in un momento di relax; mentre la fantascienza non mi appassiona: reincarnazioni, viaggi nel tempo avanti e indietro, mi perdo nei meandri dell’intreccio. La lettura è un piacere, se faccio fatica che piacere è?

Quando leggo

Quando vivevo dai miei genitori mi addormentavo tardi e allora leggevo a letto fino a notte fonda. Da sposata invece ho cambiato abitudini e ritmi. Infatti, ora la sera crollo subito nel divano e poi vado a letto, se non ho grandi preoccupazioni riesco a riaddormentarmi subito. Però mi sveglio presto, di solito tra le cinque e le sei del mattino. Queste sono le mie ore di lettura. Prima che canti il gallo, nel calduccio del mio letto, ho già letto parecchie pagine. Guai a togliermi le ore antelucane dedicate alla lettura!

Ho sofferto per la mancanza dei libri

Devo confessare che nel primo periodo del matrimonio non leggevo tanto, a mio marito dà fastidio la luce accesa, anche quella tenue sul comodino, per cui non volendo disturbarlo rimanevo sveglia con i tanti pensieri che mi ronzavano in testa. In quel periodo ho sofferto tanto la mancanza di libri; ho patito la mancanza della lettura come un affamato patisce la mancanza del pane. Non è un modo dire, è la verità.

Ho iniziato a leggere gli ebook

Non sapevo come fare: non volevo disturbare mio marito, non volevo spostarmi nel divano, però volevo riprendere a leggere. Come potevo risolvere questo problema? Fortunatamente la tecnologia è arrivata a salvarmi: ho acquistato il kobo, il pratico ereader. All’inizio ero un po’ scettica, pensavo avrei sofferto la mancanza del contatto fisico con il libro, invece non ho avuto nessun contraccolpo. Quando mi immergo nel libro, non mi rendo conto se il libro è cartaceo o un ebook. Mio marito ha accettato quella flebile luce e quindi sono passata senza traumi alla lettura degli ebook.

Dopo alcuni anni ho acquistato un kindle fire, nel kobo mi irritava vedere la copertina dei libri in bianco e nero: volevo vederla a colori!

Gli ereader sono molto comodi, ti puoi portare un’intera biblioteca dappertutto, occupano poco spazio e hai sempre qualcosa da leggere con te. Ho dei ricordi bellissimi di libri con migliaia di pagine letti in riva al mare con il kobo o il kindle.

Le librerie sono sempre seducenti

Gli eraeder hanno un’altra comodità: quella di scegliere il libro e averlo a disposizione in pochi secondi. Dalla scelta alla lettura a volte non passa neanche un minuto. Per chi è amante della lettura, e non ha delle librerie fornite nei paraggi, è una gran comodità. Tuttavia, nonostante sia passata dai libri cartacei agli ebook, le librerie e le biblioteche mantengono in me un fascino indiscutibile. Hanno un potere deduttivo incredibile: se ci passo davanti devo entrare, anche solo per accarezzare i libri con gli occhi e le mani.

Ora compro i libri di poesia

Compro ancora dei libri: i saggi e i libri di poesia. La poesia su carta ha un altro sapore, sugli ereader la trovo fredda e impersonale. Invece sui libri di carta posso leggere e rileggere le poesie, anche aprendo il libro a caso.

Così quando entro in libreria, dopo aver girato e annusato le pile di libri, volo nel settore della poesia: raramente esco a mani vuote.

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1 dicembre

Pioggia, pioggia, pioggia. Dobbiamo scontare l’estate che non voleva andare via. uff però! Il fine settimana è andato via così, tra lavatrici e stiraggio, un po’ di finto giardinaggio, ho comprato dei ciclamini e li ho sistemati nei vasi. Quanto mi piacciono i ciclamini! Ho portato l’auto per sesta volta dal meccanico a far sistemare il faro che non dura più di tre giorni: devo cambiare meccanico perché sabato sera era nuovamente fuori uso. Questo fatto mi ha rovinato la serata, la notte e pure la domenica.  Incompetente! Rivoglio indietro i miei soldi!

Ho corretto un mazzo di test, ho ascoltato n volte le canzoni di Natale per le classi: Mylove per non sbattermi al muro ha cominciato a sbattere uova e ha preparato una torta allo yogurt buonissima! Cari mariti prendete esempio!

Sono andata a Messa di sera e la prima lettura tratta dal profeta Isaia è bellissima: le armi si trasformeranno in aratri e falci. Quanto vorrei che si avverasse oggi, subito, adesso questa profezia. Le offerte raccolte oggi in tutta Italia andranno alla Caritas delle Filippine, pur avendo già dato per la mia Isola, non potevo tirarmi indietro, laggiù sono messi ancora peggio di noialtri. Rinuncerò a qualcos’altro.

Ho scaricato sul kobo l’ebook Io sono Malala. Consigliabilissimo per comprendere l’importanza che ha l’istruzione delle bambine di tutto il mondo. Sono a metà, e non impiegherò moltissimo a finirlo. Mi prende proprio tanto.

Buon Avvento e buon inizio di settimana