Ultimo giorno della Merla

L’inverno non voleva arrivare, ma quando è arrivato ha fatto sentire tutta la sua potenza. Oggi è l’ultimo giorno del mese ed è l’ultimo giorno dei tre giorni della merla. A dire il vero da me il freddo intenso delle ultime due settimane dai ieri ha iniziato a scemare. Sono le sette del mattino e il termometro segna 11 gradi: nei giorni scorsi a quest’ora eravamo sotto zero, per me è una temperatura polare.
L’inverno non mi piace: odio bardarmi con cuffie, sciarpe, giubbotti. Ho sempre qualche malanno: raffreddore, mal di gola, dolore articolari e devo tenere a bada la tanto odiata cervicale, che se mi prende male mi fa stare a letto per almeno tre giorni.
L’inverno non mi piace, ma mi adeguo. Però non ingaggio stupide discussioni con insulti vari sui social tra chi è in favore dell’estate e chi è in favore dell’inverno. Tanto non cambia nulla, quello è e quello mi tengo.
Quest’anno in Sardegna sui monti abbiamo avuto delle nevicate fantastiche, con più di un metro di altezza di neve bianchissima e soffice. Le zone dell’interno sono state prese d’assalto e ci sono stati anche vari ingorghi. Quelle strade erano insufficienti a contenere la voglia di neve dei sardi.
Io mi sono accontentata di vedere dal mio paese, che è in piena pianura, le cime delle montagne che distano da noi circa 30 km. Ieri che è stata una bella giornata di sole ho visto che dopo dieci giorni di neve rimaneva ben poco.
Sono felice di queste abbondanti nevicate: anche quest’anno non avremo problemi di approvvigionamento idrico. La neve che abbiamo visto in questi giorni arriverà in estate a casa nel rubinetto. Poco romantico, ma così è.

Oggi finisce anche il primo quadrimestre e a scuola siamo in fermento per la compilazione delle schede di valutazione. Da quando abbiano iniziato ad usare il regista elettronico ho tirato un sospiro di sollievo: fino all’ultimo secondo puoi controllare e cambiare qualcosa senza che rimanga traccia. Confesso che con il registro di carta spesso facevo pasticci e dovevo farmene dare un altro, per ricopiarlo o smontarlo e ricostruirlo con pagine intonse. Roba da galera, ma non se n’è mai accorto nessuno! 🙂