Il lunedì di Speranza #7 Riconnettersi dopo gli scrutini

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Maestra, ti ho portato un regalo. L’ho fatto io.

Non riesco a trovare le parole per descrivere la leggerezza e la gioia che ho provato mentre andavo via da scuola dopo aver posto l’ultima firma nel verbale degli scrutini. Era venerdì’ pomeriggio e mi aspettavano quattro giorni di vacanza, oltre al fine settimana nella nostra scuola ci sono due giorni per le vacanze di Carnevale. Domani, martedì grasso,  c’è la vacanza prevista dal calendario scolastico regionale sardo, mentre oggi, lunedì, è giorno di vacanza stabilito dal consiglio d’istituto già a giugno dello scorso anno e comunicata tempestivamente ai genitori. Tutte le scuole italiane hanno a disposizione due giorni di vacanza da disporre come si vuole. Gli insegnanti al Collegio dei docenti propongono delle date e poi il Consiglio d’Istituto può accettare le date o cambiarle. Di solito vanno bene quelle proposte dal Collegio. I bambini e gli insegnanti del tempo pieno hanno il sabato libero, ecco perché mi sono ritrovata, con sommo gaudio, ad avere quattro gironi di vacanza di fila.

Dicevo della mia sensazione di leggerezza e libertà dopo gli scrutini. E’ un evento eccezionale perché di solito gli scrutini sono dopo le vacanze di Carnevale. Questo vuol dire ho sempre trascorso queste giornate china sulle verifiche, a compilare i registri cartacei, o a farmi diventare gli occhi strabici sul pc, con il volume della tv basso per seguire la Sartiglia di Oristano o il Carnevale di Tempio.

Quest’anno no, non ho previsto di fare grandi cose, ma di riposarmi tanto, visto che Gennaio è stato un mese faticoso che mi ha visto a combattere su più fronti. Prima il problema dei calcoli renali che mi ha portato via tempo ed energie. Poi una causa giudiziaria che ci ha tenuti impegnati cinque anni. Un’ eredità contestata, e causa persa ingiustamente con grande sgomento e scoramento da parte di tutta la famiglia, zii e cugini compresi. La verità giudiziaria molte volte non coincide con la verità vera e fa diventare nero quello che è bianco. E’ dura da digerire e come dice l’avvocato: non la digerirete mai. Però non voglio che questa sentenza sia la nostra pietra tombale, anzi! Chi vince a volte non considera ciò che ha perso: la pace e il poter contare in futuro sui consanguinei che hai calpestato in ogni modo. Mi piego alle alla volontà giudiziaria ma non mi considero sconfitta. Ora inizia il bello.

Così per prepararmi a ripartire con il nuovo quadrimestre, sabato ho messo a posto la casa e ho riordinato i libri e i quaderni, sbarazzato la scrivania, sistemato la libreria. E’ tutto pronto per ricominciare. Invece ieri ho invitato a pranzo tutta la mia famiglia e l’ho trascorso a cucinare e a condividere cibo e momenti di serenità con i miei cari. A fine serata siamo andati a trovare la mamma di Mylove e lì abbiamo trovato gli altri nipoti. Insomma abbiamo trascorso un fine settimana in famiglia. Abbiamo commentato Sanremo, che anche se l’ho visto pochissimo in diretta, l’ho seguito nei tg e nelle altre trasmissioni dedicate. Mi fa piacere che sia stato un bel momento di allegria e spensieratezza nazionale, visto che le brutture e i bruti sono sempre lì pronti a deprimerci. Bravo Claudio Baglioni!

Oggi sono sola a casa, fuori piove e c’è freddo. Non mi lamento perché l‘acqua serve sempre, e in alcune zone sarde sono già iniziate le restrizioni idriche. Mi dedico un po’ al blog che ultimamente ho trascurato un pochino. Medito anche un po’ di cambiamenti nel blog. Dopo mesi e mesi di riflessione ho deciso di non chiudere il blog. Credo di aver passato la crisi del che ci sto a fare qui; perché scrivo qui e non un diario privato’; ma soprattutto a chi interessa quello che scrivo? Però ho bisogno di cambiare qualcosa, come quando tinteggi la casa e sposti la mobilia e compri qualche pezzo di arredamento nuovo. O cambi taglio dei capelli e adotti un nuovo look nel vestire. Tu rimani la stessa ma stai decisamente meglio.