Lo scorso anno ho tenuto un diario mensile sulle mie letture. Mi piaceva l’idea di scrivere almeno due righe per ricordare quello che mi avevano lasciato in eredità. Perché ciò che leggiamo, anche se magari ,non ci ricordiamo niente di quello che abbiamo letto il mese scorso, ci cambia dentro. Pagina dopo pagina, le letture sono come le gocce delle stalattiti, ci plasmano, danno forma al nostro modo di essere, pensare, di agire. Ci fanno diventare migliori. Si scoprono pensieri diversi dai nostri; leggendo inoltre si vivono tante vite. Si ha la fortuna di scoprire che l’essere umano è così attaccato alla vita che sopravvive in situazioni molto più che estreme. Si scopre che tutti hanno una seconda possibilità, a volte anche tre!
L’anno scorso ho letto 50 libri! Secondo le statistiche sono una lettrice fortissima. Un libro a settimana! Alcuni non li ho letti, li ho succhiati, altri invece hanno richiesto più tempo. Quando sono stressata leggo di più perché dormo di più. Ho letto libri in italiano, in inglese e anche in sardo campidanese. Insomma non mi sono sono fatta mancare niente.
Diario di lettura di dicembre.
47) Andre Agassi, Open, (in inglese). Quando ero ragazza avevo la passione di seguire il tennis in tv. Stavo ore incollata a vedere partite interminabili fino a notte fonda. Non andavo a letto fino a quando non finiva la partita. Andre Agassi è stato uno degli ultimi campioni che ho seguito. Leggere che odiava il tennis mi ha lasciato di stucco. M è dispiaciuto, perché era un vero talento, ma non è giusto impegnare la propria vita a fare qualcosa che non ci dà gioia.
48) Michela Murgia, Chirù. . Lo stile e il linguaggio asciutto, non mi hanno coinvolto emotivamente, questo è un dato di fatto non una critica. Il libro è ogni tanto non fa un bel romanzo di formazione, diverso da quelli scritti in precedenza dall’autrice. Fa molto riflettere. Bella anche la fine del libro.
49) Costeloe, Diney, The Throwaway children . (in inglese). Credo di essere arrivata a un buon livello di comprensione delle lingua inglese scritta perché ho pianto tanto mentre lo leggevo. Ero molto coinvolta. La storia è ambientata agli inizi del secolo scorso in Inghilterra. Il padre delle protagoniste muore nella I guerra mondiale. La mamma pur di non rimanere sola si sposa con un altro uomo che non vuole in casa le figlie del primo matrimonio. Le bambine vengono messe in orfanotrofio e poi mandate in Australia, lontano da tutti gli affetti. La nonna riuscirà a rintracciare le nipoti e a raggiungere l’Australia. Leggere l’epopea verosimile di queste bambine, mi ha fatto capire quanta strada in tema dei diritti dell’infanzia.
Marxani Ghiani e ateras faulas, Franciscu Carlini. Favole moderne in lingua sarda con protagonisti animali che hanno tutti i vizi umani. Viene fuori un quadro dell’uomo che lascia un po’ l’amaro in bocca.