Vi odio tutti quanti

Il giorno dopo le elezioni, lunedì 26 settembre, come mio solito facevo colazione da sola mentre tristemente guardavo la cartina dell’Italia colorata di blu, nel quale spiccava al centro una macchia rossa. Il sud si sarebbe colorato di giallo con il passare delle ore.
Ha stravinto la destra, ma il cuore, almeno il cuore è rimasto a sinistra.
Così pensavo mentre sorseggiavo un caffè amarissimo, nonostante i tremila cucchiaini di zucchero.
Ciabatta ciabatta arriva Marito, dà uno sguardo alla tv e mi chiede:
chi ha vinto?
VI ODIO TUTTI QUANTI!
………

Non è vero che odio tutti. Le persone in certi momenti non mi rendono felice. E questo era un momento molto triste per me, anche se politicamente ho vissuto pochi momenti gioiosi. Le elezioni peggiori per me sono state quelle del 1994, quando vinse Berlu.coni.
Per la scuola pubblica è stato l’inizio della fine. Il suo declino è iniziato lì, con il suo governo sono iniziati i tagli e i ritagli.
Per carità, anche gli altri che son venuti dopo, con una scusa o l’altra hanno tolto questo e quello. Le hanno chiamate riforme della scuola, ma in realtà hanno fatto dei grossi tagli alle risorse pubbliche a spese dei bambini e ragazzi. Poi di fronte ai dati dell’asineria puntano il dito contro noi docenti dicendo che non sappiamo insegnare e metterci al passo con i tempi.
Ci accusano di essere il corpo docente più anziano d’Europa! Grazie tante, anche io vorrei avere dieci anni di meno! Ormai siamo vecchi e per qualche giovane influencer di Tik Tok gli anziani non dovrebbero neanche avere il diritto di voto. Tante cretinate ho sentito nella mia vita, e questa è in cima alla classifica.
Poi la giovane si è scusata, ma ormai l’ha detto.
Il rispetto per l’anzianità e la sua saggezza erano valori sacri. Oggi pur di avere due like si mandano al massacro mediatico intere categorie di persone, mietendo più vittime possibili, di cui l’ultima è la stessa autrice del video.
Morsicarsi la lingua e contare fino a dieci prima di parlare, dicevano i vecchi saggi.

Comunque tornado a me e al risultato delle elezioni, che non è arrivato certo inaspettato, con il mio mattutino vi odio tutti quanti esprimevo la mia solitudine politica. Infatti, tutti gli affetti più cari hanno votato Giorgia. Quando dico tutti, dico tutti, compreso Marito. Eh, lo so. Certi momenti non è facile, e questa era una di quelle volte. Ma la vita è così, ci offre delle sfide quotidiane sull’essere democratici e sul rispetto delle persone e delle loro idee. Sigh!
Rispetto sì, ma lasciatemi almeno essere triste e arrabbiata contro tutti: vincenti, perdenti e quelli perdenti che vogliono farci credere che sono vincenti. Questi ultimi sono i peggiori.

Piano piano la rabbia è passata, sono subentrate la rassegnazione e la curiosità.
Come se la caveranno i nuovi governanti di fronte alle crisi e sfide di oggi e quelle dei prossimi mesi? Temo di sapere la risposta, ma li voglio proprio vedere!

Tanti auguri Italia.