Il primo giorno di scuola: ma oggi non scriviamo?

Nella mia scuola, che è sede di seggio elettorale, le lezioni sono iniziate venerdì 24 settembre. Il primo giorno è stato stranissimo. Per permettere ai collaboratori scolastici di rimettere a posto le aule, la prima campana è suonata alle 10,30 per le classi quinte. Ogni dieci minuti suonava la campana per fare entrare le altre classi, rigorosamente con ingressi separati.

Noi insegnanti eravamo a scuola dalle 8,30 per ripassare i vari protocolli e incoraggiarci a vicenda. Eravamo molto emozionate e nessuna aveva dormito, testimone la chat che ha ribollito di messaggi fino a notte tarda.

Quando ho visto i primi bambini varcare il cancello, in fila indiana, rigorosamente distanziati e con la mascherina, tra gli applausi delle maestre e delle bidelle, ho iniziato a piangere. E come un lampo ho visto la scena del pomeriggio del 4 marzo, l’ultimo giorno di scuola della mia classe quinta.

Che bello risentire le voci dei bambini nel cortile e nei corridoi! Tra un saluto e un applauso, finalmente è suonata anche la campanella per i bambini di prima. Li abbiamo accolti in cortile, ogni classe aveva il suo spazio, e con deroga del preside abbiamo fatto entrare anche i genitori, uno per alunno. Dopo un breve discorso da parte mia e del dirigente, i bambini sono entrati a scuola e hanno iniziato la loro avventura nella scuola primaria. Si sono sanificati le mani e hanno preso possesso della loro aula. Il tempo di fare l’appello e di dire i nostri nomi ed era già ora di uscire.

I bambini erano un po’ delusi. – Ma come non scriviamo? Ma che scuola primaria è se non si scrive?

12 pensieri riguardo “Il primo giorno di scuola: ma oggi non scriviamo?

    1. Speriamo di avere tempo. Nel mio paese c’è un aumento vertiginoso di casi positivi. Nei paesi confinanti per lo stesso numero di positivi hanno chiuso le scuole: è un anno da montagne russe.

      1. Sì, scuole chiuse e qualcuno in Sardegna ha riaperto solo ieri. I sindaci chiudono solo se c’è l’esigenza, per evitare il propagarsi dei contagi.

  1. I piccolini sono proprio teneri e oggi tanto di più con le diffiicoltà che devono affrontare. Avrei pianto anch’io e pure tantissimo.

  2. Che tenerezza !!
    Mi chiedo spesso cosa rimarrà nelle loro testoline e come cresceranno i nostri bimbi .
    E da nonna questo mi spaventa.
    Buon lavoro maestre !!
    Nonna Fly

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