Perché sono contraria a iscrivere gli alunni anticipatari alla scuola primaria

Iscrizioni scuola primaria 2020

Sei gennaio: “Epifania tutte le feste si porta via” dice il proverbio. Domani riprendiamo con le attività scolastiche che ci porteranno dritti dritti alla fine del quadrimestre.

Mentre a scuola riprendiamo la nostra routine, tante famiglie si trovano nella situazione di dover scegliere la nuova scuola per i propri figli. Da alcuni anni la procedura si deve avviare nel portale ministeriale https://www.istruzione.it/iscrizionionline/. Fino allo scorso anno avveniva nel mese di febbraio, quest’anno il Ministero ha anticipato di quasi un mese le iscrizioni, che si potranno effettuare da domani, dal 7 gennaio fino al 31gennaio.

La parte burocratica potrà essere noiosa, ma effettivamente sarà semplice, soprattutto se non si sceglieranno le ore di punta, so che qualcuno ha tranquillamente iscritto i propri figli di notte. Non c’è bisogno di intasare e far andare in tilt il sito. C’è posto per tutti!

Per qualsiasi dubbio o difficoltà le segreterie delle scuole offrono un servizio di supporto alle famiglie prive di strumentazione informatica. Anche qui, calma e sangue freddo e tutto si risolverà.

Dopo la scadenza del 31 gennaio 2020, per eccezionali e documentati motivi la domanda di iscrizione può essere presentata direttamente alla scuola prescelta! Insomma non c’è bisogno di farsi venire il panico.

Ad ogni buon conto, nonostante la lunga e importante premessa, non voglio dedicare il post alle questioni amministrative, voglio piuttosto mettere in rilievo una questione che nella scuola Italiana è scarsamente considerata: l’ingresso anticipato dei bambini nell’obbligo formativo.

Infatti per la legge italiana, oltre ai bambini che compiono sei anni nel 2020, possono essere iscritti come anticipatari anche i bambini che compiono sei anni di età dopo il 31 dicembre 2020 ed entro il 30 aprile 2021. Cioè i bambini possono iniziare a frequentare la scuola dell’obbligo quando hanno 5 anni, compiendo 6 anni quando sta per finire l’anno scolastico.

Praticamente i genitori compiono un furto ai danni dei propri bambini. Secondo me gli rubano letteralmente un anno di formazione e preparazione adatta alla loro età. Gli fanno fare inutilmente una rincorsa contro il tempo. I bambini compiono degli sforzi mostruosi per arrivare allo stesso livello dei compagni, livello di maturazione che raramente viene colmato. Il bambino, poi ragazzo, sarà sempre più immaturo rispetto ai compagni.

So di essere un Don Chisciotte che si batte contro i mulini a vento, un profeta che grida nel deserto. So di essere impopolare, difatti raramente i genitori che mi hanno chiesto parere hanno seguito il mio consiglio e ascoltato veramente le mie argomentazioni sugli anticipatari di 5 anni.

Nessun argomento può smuovere genitori e, ahimè, anche insegnanti dalla convinzione che il proprio figlio è intelligente e può iniziare a frequentare la scuola primaria, che considera non come un percorso da fare, ma un attestato di merito per il proprio pargolo e per la stessa famiglia.

Posso tirar fuori esempi personali di alunni che hanno iniziato bene e che poi hanno finito la quinta arrancando. Posso consigliare di parlare con genitori che si sono amaramente pentiti e mi hanno detto: – Potessi tornare indietro! – Posso mettergli in mano i risultati delle prove Invalsi. Posso riferirmi alle indicazioni degli orientamenti forniti dai docenti delle scuole dell’infanzia frequentate. Posso anche tirar fuori la percentuale di studenti che prima o poi quell’anno anticipato lo perde nelle scuole superiori di primo o secondo grado.

Non c’è nulla da fare, chi è convinto di dovere iscrivere in anticipo il bambino lo iscriverà, anche se dovesse apparirgli in sonno qualche guru o arcangelo. Salvo poi pentirsi nel corso degli anni, quando ormai la frittata è fatta.

Tante volte mi sono chiesta perché genitori, che vogliono così bene ai figli, gli fanno fare questa esperienza terribile? Spesso questi bambini sono anche più piccoli fisicamente e sono oggetto di bullismo, oggetto di scherzi e battute a cui spesso non sanno reagire da soli con le loro forze.

Iniziare a frequentar la scuola primaria non vuol dire solo imparare a leggere e scrivere vuol dire imparare a cavarsela da soli, pian piano in base all’ età e al grado di maturazione raggiunto. C’

Il fortissimo recordman dei centro metri Usain Bolt forse partiva 10 metri indietro rispetto agli altri? Certo che no, partiva insieme agli altri.

Perché i genitori fanno partire da dietro la linea di partenza i propri figli anticipatari? Ma sopratutto perché lo Stato permette questo? Perché quasi nessuno ne parla? Una vera riforma della scuola deve considerare seriamente questa problematica e non far finta di niente.

Per tanti anni la scuola, ma non solo, tutta la società italiana ha curato di più l’istruzione invece che l’educazione. E’ un dato oggettivo, basta aprire un giornale e vedere quanto siamo maleducati. E’ ora di rimettere l’educazione al centro di tutta la società italiana, a cominciare da quella degli adulti, che è oggigiorno straordinariamente più carente dei quella dei bambini.

Buona iscrizione e buon rientro a scuola.

Photo by Burst of Shopfy

43 pensieri riguardo “Perché sono contraria a iscrivere gli alunni anticipatari alla scuola primaria

  1. Ciao, devo darti ragione anche se io ero anticipataria e così mia figlia. La motivazione come mamma era solo l’opportunità di far mettere un anno in tasca che avrebbe potuto perdere durante il percorso senza gravi danni. Questo perché pensavo di non aver avuto problemi. Alla luce del tempo so che quello che affermi è totalmente vero, ma purtroppo viviamo in mondo che corre dove la competizione è ormai alle stelle e i poveri genitori credono di fare la scelta giusta per i propri figli…🤷‍♀️🙋‍♀️

  2. Quindi io che sono nato a Dicembre, entro a scuola a 5 anni e mezzo, ed è giusto così, mentre chi è nato 30 giorni dopo di me deve fare un anno in più di “giochi” perché altrimenti gli viene fatto un torto, addirittura rischierebbe di vedersi prendere in giro perché “più piccolo fisicamente”. Mah, io credo che ogni caso sia a se stante, chi già è pronto non dovrebbe perdere un altro anno dietro alla formazione/gioco dell’asilo, potrebbe essere controproducente, potrebbe annoiarsi e approcciarsi all’apprendimento con svogliatezza. Questo articolo celebra solo una corrente di pensiero, come a processare chi invece la pensa in modo diverso. Non è assolutamente così, va analizzato ogni singolo caso e, ripeto, tra chi nasce il 31 Dicembre e chi nasce il 30 Aprile passano solo 4 mesi, non vedo delle conseguenze negative sul far entrare a scuola il secondo insieme al primo. Di quelli nati a Dicembre non si preoccupa nessuno?

    1. Sono perfettamente d’accordo con te. Io sono nata a maggio e ricordo ancora quanto mi sono annoiata l’ultimo anno di asilo. Comunque la mia bambina è nata a marzo, le maestre hanno detto che è pronta e sarebbe un davvero un peccato sprecare un anno.

  3. sono nato il 4 gennaio, quasi inevitabile che i miei mi iscrivessero con un anno di anticipo. Ero spaesato, i miei compagni mi sembravano dei giganti, la maestra un mostro inavvicinabile. Il giorno che è entrato il direttore avrei dovuto mentire sulla data di nascita ma prima ancora che me lo chiedesse gli ho detto di essere nato a gennaio. Così la mia prima di contrabbando è durata solo pochi giorni.
    ml

  4. Guarda io sono invece la bambina nata a gennaio che avrebbe voluto a tutti i costi andare a scuola prima e non sono stata accontentata (anche perché ai tempi la procedura non era automatica). Non posso sapere come sarebbe andata, ma io volevo così tanto iniziare a imparare che ho vissuto la scuola materna come una tortura. Perciò magari mi sento di dire di ascoltare anche i bambini, io ero piccola, ma avevo le idee chiarissime, non volevo giocare, volevo che mi insegnassero storia e geografia! Oltretutto fino alle superiori, quando poi la situazione si è riequilibrata, ho sempre sofferto il fatto di essere molto avanti scolasticamente, alcuni maestri e maestre mi hanno aiutato dandomi alcuni compiti paralleli più complessi, ma in generale mi sono tanto annoiata. Non avrebbe cambiato la mia vita finire gli studi un anno prima, ma quegli anni di noia in classe me li ricordo come una tortura.

  5. Guarda la penso esattamente come te,non capisco perché far accelerare i figli hanno bisogno dei loro tempi e anche di godersi la loro età.

  6. Ciao ho due figli e uno di essi addirittura è iniziato a 6 e mezzo, essendo nato ad aprile ma non me ne sono fatta un cruccio. Lui frequentava l’asilo e non era interessato alla lettura e a tenere la penna in mano. Dopo due mesi di elementari aveva già imparato moltissimo

  7. io non ho figli quindi non saprei in questo caso cosa dire….. conosco però delle mie amiche che hanno bimbi piccoli e si stanno giusto facendo delle domande in merito su cosa sia meglio fare……

  8. Purtroppo non posso esprimermi in merito alla questione. Credo che ogni bimbo debba avere il tempo necessario per essere in grado di affrontare la scuola primaria e togliergli quasi un anno solo perché i genitori decidono che sia il caso di farlo, non lo trovo propriamente giusto. Detto questo non avendo figli e non trovandomi nella situazione, non saprei effettivamente se alla fine dell’anno quelli che hanno fato la “primina” risultino ancora indietro rispetto agli altri o meno.

  9. Sono completamente d’accordo con te. Mia figlia non ha avuto bisogno di andare in anticipo a scuola perchè è del mese di Giugno ma due miei nipotini hanno frequentato l’asilo a 2 anni e mezzo e seppur le maestre avevano spiegato a mio fratello che erano pronti per la scuola elementare a 5 anni e mezzo, i genitori hanno deciso di lasciarli un ulteriore anno alla scuola materna. Ora sono entrambi alle scuole elementari ma hanno alle spalle un anno di giochi e spensieratezza in piu’ che non sarebbero mai ritornati indietro!

  10. io sono contraria invece alla scuola attuale in generale. infatti mia figlia fa educazione parentale e ho visto coi miei occhi il famoso scatto di crescita che molti chiamano anche ANNO DEL RE che avviene intorno ai sette anni per alcuni bambini, sei per altri. Mandare a scuola un bambino di cinque anni o di sei anni appena compiuti è davvero un rischio perché conosco molti casi in cui il bambino, a otto nove anni ha avuto una regressione. Capisco la voglia di sbolognare i pargoli per correre al lavoro o avere tempo libero ma bisogna rispettare i loro tempi di crescita che non sono uguali per tutti ma sono individuali. Quindi anche io sono contraria a iscrivere gli alunni in anticipo alla scuola primaria perché purtroppo spesso porta problemi. Dall’altra parte promuovo l’educazione parentale, per chi come me può permettersi di attuarla perché dà tantissime soddisfazioni e una crescita personale del bambino che va al di là di ogni immaginazione. baci

    1. Anche il tuo contributo ribadisce l’importanza di far maturare il bambino prima di inserirlo in un contesto molto importante quale la scuola primaria. Poi, tu hai scelto l’istruzione parentale, un tipo di educazione che mi incuriosisce e credo porti i suoi buoni frutti, al pari di tutti gli altri metodi educativi.

  11. anche io non sono molto propensa, ci sono molti che lo fanno, ma penso che ogni cosa ha il suo tempo

    1. Condivido totalmente quanto scritto. Personalmente vieterei l’anticipazione nel modo piú assoluto, salvo rari casi con decisione esclusiva del consiglio di classe. Non bruciare le tappe e il rispetto dei tempi dovrebbe rientrare nei diritti dell’infanzia!

  12. E si è tempo di iscrizione, un consiglio non iscrivete i bambini a scuola prima dei sei anni, lasciamoli giocare ancora, anche il gioco è formativo. Lasciamo il loro tempo per imparare, non corriamo.

  13. Sono abbastanza d’accordo con te. Io insegno ed obiettivamente non vedo la necessità di far correre i bambini in una gara virtuale su chi finisce prima la scuola. La scuola dovrebbe iniziare a sei anni, per tutti.
    Maria Domenica

      1. Non discuto l’opportunità di scelta dei genitori ma credo che prima di propendere per un’iscrizione troppo anticipata, bisognerebbe riflettere molto bene.

  14. Il mio primigenito è di novembre. È un bambino intelligente e i voti lo hano sempre confermato come i giudizi delle maestre alla scuola dell’infanzia e alla primaria dove è ora (in terza). Eppure, se fosse stato necessario avere 6 anni compiuti a settembre per andare in prima, a lui avrebbe probabilmente giovato. Perché ha faticato ad imparare a stare fermo e studiare, anziché solo giocare e apprendere giocando. Era maturo e autonomo ma irrequieto e super attivo e non si annoiava affatto alla materna. Tutta questa fretta di inculcare nozioni un anno prima, io non la vedo. Insomma, d’accordo con te. P. S. Nipote entrata come anticipataria su consiglio delle maestre e con perplessità di mio fratello e moglie:ora è alle medie ma che fatica che ha fatto i primi anni delle elementari! E mio fratello si è pentito di esseresi fidato del parere altrui.

    1. Anche io ho alunni molto vivaci nell’apprendimento, ma carenti nelle regole di comportamento, dovuto al fatto che un altro anno avrebbe certamente giovato.

      Credevo di aver risposto al tuo commento. Forse l’ho scritto e non l’ho invitato.

  15. Mia madre (tra l’altro nata a giugno), non ha mai frequentato la prima elementare, facendo un anno da uditrice e poi iscrivendosi direttamente in seconda.
    Alla fine è riuscita con successo nel suo percorso scolastico e si è laureata in Fisica, tuttavia parla dei suoi anni di scuola con grande sofferenza. Il fatto di essere stata la più piccola e la più immatura durante tutta la sua infanzia e adolescenza ha segnato profondamente la sua autostima: della scuola di ricorda la sua difficoltà a leggere durante le elementari, più che gli ottimi voti che prendeva in matematica
    .
    E okay, magari ha iniziato l’università un anno prima dei suoi coetanei, ma a che prezzo?

    Quell’anno in più di scuola non avrebbe cambiato nulla nella sua vita (anche perché poi gli anni all’università e nella vita in generale si “perdono” molto facilmente), ma crescendo con un’autostima più solida, con più fiducia in se stessa e nelle sue capacità, alla pari dei suoi compagni, sicuramente ne avrebbe giovato in qualità del percorso scolastico e in serenità (sempre molto sottovalutata).

    Tutto questo per dire che sono d’accordissimo con te!

  16. Pienamente d’accordo con te: mia figlia è di febbraio ed è sempre stata molto più avanti dei proprio compagni, sia fisicamente che intellettualmente..non me la sto raccontando da sola, perchè sono forse una delle poche mamme che non loda ed imbroda il proprio figlio solo perchè tale. E’ un dato di fatto quello che sto dicendo, confermato dalle stesse maestre dell’asilo e successivamente dai professori (mia figlia ora è in terza media).
    Sono pertanto stata bombardata dai consigli di pseudo amiche super esperte ad iscriverla a 5 anni in prima elementare, tutte psicologhe mancate che volevano farmi sentire in colpa perchè tarpavo le ali a cotanto genio.
    Io me ne sono stra fregata ed ho seguito soltanto il consiglio delle maestre e della psicologa della materna, che pur confermando quanto mia figlia potesse anche “permettersi” il lusso di essere un’ anticipataria, ne avrebbe poi risentito negli anni successivi perchè le sarebbe comunque sempre mancato quell’anno di formazione fondamentale per arrivare preparata in prima elementare.
    Oggi ringrazio me stessa per non aver dato retta a chi mi diceva il contrario. Mia figlia si è goduta i suoi anni di gioco ed ora è un’alunna brillante e felice. Non vedo dove stia il problema se si diploma a 19 anni compiuti invece che a 18…tornassi indietro? Mille volte la stessa scelta.
    Ora comincia il tormento del superiore…siccome è molto intelligente DEVE andare in un liceo…ma anche in questo caso seguo i suoi sogni, i consigli delle prof.sse e la sua indole…e mia figlia diventerà un FELICISSIMO perito agrario.
    Se i genitori ascoltassero più gli insegnanti e i figli che il loro ego forse avremmo alunni più vogliosi di apprendere e più felici.

  17. Sono d’accordo con te. Il mio secondo figlio è nato in gennaio, era un bambino molto intelligente e le amiche mi spronavano a mandarlo in prima anticipatamente, ma alla fine ho preferito lasciargli più tempo… Io, che sono nata in aprile, non ho fatto la prima, ho imparato tutto a casa e sono andata in seconda a sei anni e mezzo, mi sono trovata benissimo e non ho mai avuto problemi di apprendimento, però non sono andata a scuola in anticipo!

    1. Sei entrata a scuola all’età giusta, anche se in seconda. Hai potuto prepararti con i tuoi tempi. Stare a scuola non è una bazzecola. E tu lo sai visto che hai dato più tempo a tuo figlio.

  18. A parte che troverei al massimo accettabile anticipare solo per chi è nato a gennaio, in ogni caso ho sentito altre maestre della tua idea. In casa mia il problema non si è mai posto, i miei nipoti sono di novembre e dicembre, ma davvero anticipare significa portar loro via qualcosa che non potrà mai tornare, in virtù di cosa? Cominciare a correre? Sentirsi più grandi? Un’amica ha il figlio nato il 3 febbraio e quando si pose questa scelta molto intelligentemente le maestre della scuola d’infanzia le dissero “lasciate che faccia il grande un anno all’asilo” ora è in III elementare come tutti.
    Buona ripresa.

    1. Per me devono entrare a scuola a sei anni compiuti entro il 31 agosto. Ha fatto benissimo la tua amica. Quell’anno che sembra perso è tutto guadagnato. I più grandi di solito sono i più bravi della classe.

      1. Nei paesi di lingua tedesca questa è la prassi e per poter anticipare si fanno dei test e l’ultima parola spetta all’insegnante che dovrà prendere in carico il bambino.

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