
Nel post Storia di una lettrice seriale di libri vi ho parlato, di quando bimbetta della scuola elementare, ho portato a casa il primo libro e non ho più smesso di leggere; mentre in Storia di una lettrice seriale di libri 2 vi ho raccontato di quanto e come leggessi e di come, poi con disinvoltura, sia passata agli ebook.
Ho anche raccontato che non compro mai più di tre libri, e che nel comodino e negli reader on si sono mai accumulati libri da leggere. Bene. Appena scritto, mi sono subito smentita, alcune settimane fa sono andata a Cagliari per acquistare dei libri per la scuola, ma avevo dimenticato che quella libreria specializzata fosse chiusa di sabato. Così, senza perdermi d’animo, sono entrata in un’altra libreria. Già sull’uscio aperto ho sentito il profumo dei libri nuovi. Entrata ho respirato a pieni polmoni: libri, nuovi, tantissimi. Ero a casa.
Per poco facevo non facevo la maleducata: mentre salutavo la libraria avevo già gli occhi sugli scaffali. Avevo adocchiato subito le copertine di alcuni libri che avevo letto da poco sul kindle. Qualcuno l’ho preso subito in mano e ho letto alcune pagine a caso, piluccando libri di qua e di là. Ho continuato così aprendo anche nuovi libri, appuntandomeli mentalmente per un prossimo acquisto.
Sono così arrivata allo scaffale della poesia, e lì, ciao, mi sono persa. Dimentica di me stessa, aprivo, toglievo il cellophane ai libri ancora intonsi, leggevo poesie di autori mai letti. Chiudevo e riprendevo libri appena chiusi. Che difficile è la scelta!
Alla fine, promettendo agli altri libri che sarei tornata a prenderli, sono venuti via con me, cinque libri di poesia. Cinque, non due o tre, cinque!
Come smentirsi felicemente.
Per la cronaca sono venuti via con me:
Emily Dickson, Sillabe di seta
Elvira Sastre, La solitudine di un corpo abituato alla ferita
Enrica Tesio, Filastorta d’amore
Franco Arminio, Resteranno i canti
Franco Arminio, Cedi la strada agli alberi
Ho letto tutto quest’ultimo e letto a caso qualche poesia degli altri. Aspetto un po’ di calma per riconnettermi e gustarmi tutte le altre poesie.
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Anche io amo l’odore dei libri .. il table è comodo ma i libri sono davvero un’altra cosa =)
È vero!😁
Complimenti per la scelta! Purtroppo sono nella tua stessa situazione, soprattutto da quando ho cominciato l’università ma non rinuncio al cartaceo soprattutto per le graphic novel o solo sui libri che desidero o rimangono nel cuore.
le poesie sono una mia passione, non conoscevo questi libri, grazie
Grazie a te per il commento.
WOW! Chi più ne ha più ne metta!
Ma lo sai che io adoro entrare nelle librerie, a me piacciono i libri veri e non quelli digitali, speriamo che non spariscano, ne sentirei tanto la mancanza.
Non credo che spariranno, conviveranno alla grande😁
Anch’io sono una lettrice seriale, mi attirano sia vecchi volumi che quelli nuovi, profumi irresistibili
È vero, hanno diversi profumi. Come dici tu: irresistibili
ero giusto ieri in libreria. è stato fantastico ritrovarmi a riempirmi le braccia di libri. dovrebbero fare dei cestini per mettere tutto comodamente li e non limitare i nostri acquisti per mancanza di spazio tra le braccia
Giusto! Un carrello per i libri sarebbe fantastico!
Amo moltp leggere, ogni 15 giorni vado in libreria e li mi perdo nellq sceltq di nuiovi libri.
Spesso prendp libri di cui ho letto recensioni, altre volte invece il sesto senso mi guida in base alla copertina
Wow! Ogni quindici giorni!
Quanto ti capisco. Quando entro in una libreria non soltanto perdo il senso del tempo ma anche il senso del limite. Compro infatti più libri di quelli pianificati e ovviamente scrivo il mio elenco lunghissimo di titoli da non perdere e recuperare quanto prima.
Maria Domenica
Anch’io perdo tutta la dignità dentro le librerie!
Ah ah! Comprendo benissimo
Hai ragione, i libri nuovi hanno un odore molto particolare
Inconfondibile!