
La volta scorsa, nel post Storia di una lettrice seriale di libri vi ho parlato di come è nata la mia passione per la lettura. In questo post vi parlo di come si è evoluta questa passione nel corso del tempo.
Che libri si trovano nella mia libreria
Nella mia biblioteca personale ci sono molti libri; tuttavia non so quanti siano, non li ho mai contati. I miei gusti in fatto di lettura sono variegati, si trovano libri di tutti i generi, tranne l’horror e la fantascienza, che proprio non sono nelle mie corde, mi annoiano. La cronaca è piena di orrori e non ho bisogno di leggerne altri in un momento di relax; mentre la fantascienza non mi appassiona: reincarnazioni, viaggi nel tempo avanti e indietro, mi perdo nei meandri dell’intreccio. La lettura è un piacere, se faccio fatica che piacere è?
Quando leggo
Quando vivevo dai miei genitori mi addormentavo tardi e allora leggevo a letto fino a notte fonda. Da sposata invece ho cambiato abitudini e ritmi. Infatti, ora la sera crollo subito nel divano e poi vado a letto, se non ho grandi preoccupazioni riesco a riaddormentarmi subito. Però mi sveglio presto, di solito tra le cinque e le sei del mattino. Queste sono le mie ore di lettura. Prima che canti il gallo, nel calduccio del mio letto, ho già letto parecchie pagine. Guai a togliermi le ore antelucane dedicate alla lettura!
Ho sofferto per la mancanza dei libri
Devo confessare che nel primo periodo del matrimonio non leggevo tanto, a mio marito dà fastidio la luce accesa, anche quella tenue sul comodino, per cui non volendo disturbarlo rimanevo sveglia con i tanti pensieri che mi ronzavano in testa. In quel periodo ho sofferto tanto la mancanza di libri; ho patito la mancanza della lettura come un affamato patisce la mancanza del pane. Non è un modo dire, è la verità.
Ho iniziato a leggere gli ebook
Non sapevo come fare: non volevo disturbare mio marito, non volevo spostarmi nel divano, però volevo riprendere a leggere. Come potevo risolvere questo problema? Fortunatamente la tecnologia è arrivata a salvarmi: ho acquistato il kobo, il pratico ereader. All’inizio ero un po’ scettica, pensavo avrei sofferto la mancanza del contatto fisico con il libro, invece non ho avuto nessun contraccolpo. Quando mi immergo nel libro, non mi rendo conto se il libro è cartaceo o un ebook. Mio marito ha accettato quella flebile luce e quindi sono passata senza traumi alla lettura degli ebook.
Dopo alcuni anni ho acquistato un kindle fire, nel kobo mi irritava vedere la copertina dei libri in bianco e nero: volevo vederla a colori!
Gli ereader sono molto comodi, ti puoi portare un’intera biblioteca dappertutto, occupano poco spazio e hai sempre qualcosa da leggere con te. Ho dei ricordi bellissimi di libri con migliaia di pagine letti in riva al mare con il kobo o il kindle.
Le librerie sono sempre seducenti
Gli eraeder hanno un’altra comodità: quella di scegliere il libro e averlo a disposizione in pochi secondi. Dalla scelta alla lettura a volte non passa neanche un minuto. Per chi è amante della lettura, e non ha delle librerie fornite nei paraggi, è una gran comodità. Tuttavia, nonostante sia passata dai libri cartacei agli ebook, le librerie e le biblioteche mantengono in me un fascino indiscutibile. Hanno un potere deduttivo incredibile: se ci passo davanti devo entrare, anche solo per accarezzare i libri con gli occhi e le mani.
Ora compro i libri di poesia
Compro ancora dei libri: i saggi e i libri di poesia. La poesia su carta ha un altro sapore, sugli ereader la trovo fredda e impersonale. Invece sui libri di carta posso leggere e rileggere le poesie, anche aprendo il libro a caso.
Così quando entro in libreria, dopo aver girato e annusato le pile di libri, volo nel settore della poesia: raramente esco a mani vuote.
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Come sai sono seriale anch’io. Leggo in pausa pranzo in ufficio, leggo soprattutto la sera, adoro leggere al parco ma quest’anno si è fatto poco, una volta soltanto, perchè prima freddo e pioggia poi caldo torrido. Poi sono cose che sai, visto che segui il mio blog di libri.
Oh, yes. A volte non è possibile leggere come vorremmo, ci sono altre cose prioritarie. Buon inizio di settimana.
Per fortuna a mio marito piace leggere a letto la sera come me e, ormai, piace anche al ricciolino!
La mattina presto, invece, leggo mentre sono sul WC…poco elegante ma per me imprescindibile.
Anche il contenuto della nostra libreria è variegato e molto vasto, anche perché io e mio marito abbiamo gusti diversi e siamo entrambi lettori forti. Con gli eBook ancora non mi trovo, anche perché io li libri li faccio girare anche tra nonna, suocera e nonna bis. Comunque, da quando vivo in Valle D’Aosta, ove il sistema bibliotecario funziona benissimo con biblioteche ben forniti e prestiti interbibliotecari, compriamo pochissimo per noi, pur continuando a regalare libri, soprattutto ai bambini.
La Valle d’Aosta in fatto di cultura può essere presa d’esempio. Già tanti anni fa dava un bonus di 200 eruro perl’aggiornamento di ogni insegnante.
Per quanto riguarda le letture in bagno, mi hai fatto ricordare che dai miei lo facevo pure io.
Per comodità anch’io ho il Kindle ma vedo le copertine in bianco e nero….uffi. Amo le librerie, l’odore, il colore, sfogliare un libro. Non sopporto i libri sdolcinati o che parlano d’amore, prediligo thriller, polizieschi, racconti di vite vere, libri sull’Olocausto, insomma libri tristi soprattutto.
Io vado a periodi, a volte prevale la storia, a volte la poesia e così via. Per un po’ non voglio leggere libri tristi.