
Mentre le attività di Settembre sono già avviate, faccio una riflessione sull’estate appena trascorsa.
E’ stata una bella estate. E’ iniziata con la settimana trascorsa a Barcellona, a cui ho dedicato tanti post, qui per leggerne di più. Questo bel viaggio mi ha permesso di staccare mentalmente dalla scuola e anche un po’ dalla cappa di tristezza della mia famiglia, qui per saperne di più. Quando sono tornata ero rigenerata e così ho preso i ritmi lenti dell’estate.
Visto che in casa non abbiamo i condizionatori, ho affrontato il gran caldo con metodi ecologici ed economici: ventilatore, ventaglio, finestre e tapparelle chiuse di giorno, spalancate tutta la notte, cibi freschi e gelati a gogo. Siamo sopravvissuti alla grande, come sempre. Ora c’è meno caldo, l’autunno metereologico è arrivato, che in Sardegna significa ancora estate.
Questa è stata l’estate della la riscoperta di due belle spiagge: Su Giudeu di Chia e Is Arenas Biancas e Le Dune di Teulada a cui ho dedicato questi post qui qui e qui. Queste spiagge mi hanno fatto letteralmente impazzire di gioia, ma soprattutto sento il cuore pieno di gratitudine per viver in questa Isola benedetta dalle bellezze naturali. Ho notato con piacere che le spiagge sono più pulite: ci sono più cestini per la raccolta differenziata dei rifiuti, in alcune spiagge visto che è vietato fumare sono stati adibiti degli angoli per i fumatori. Qualche cicca di sigaretta c’è ancora, io e altri le abbiamo raccolte e portate via. Erano come un pugno nell’occhio, disturbavano la vista.
Ho letto alcuni libri cartacei, alcuni nel kindle, ma la grande scoperta di quest’estate sono stati gli audiolibri. Caspita, quanto mi piace ascoltare i libri. Nel giro di poco tempo ne ho ascoltati parecchi. Ora sono impegnata nell’ascolto I leoni di Sicilia, La saga dei Florio. Comunque agli audiolibri dedicherò un post a parte in seguito.
E’ stata l’estate del diploma di mio nipote Jey, si è diplomato con il massimo dei voti e come premio ha studiato tutta l’estate per il test di ammissione di medicina, che era ieri. Gli sembra che sia andato bene. Ora potrà finalmente riposarsi un po’. Se qualcuno osa dire che i nostri giovani sono dei fannulloni, lo morsico in testa. La verità è che si devono fare il mazzo triplo di noi per avere meno della metà. Non è giusto.
E‘ stata la prima estate senza mio padre. Non c’è stato giorno che non l’ho pensato, nominato o ridetto un suo modo di dire. Ho sostenuto mia madre anche se non sempre è stato facile e a volte avrei voluto piantarla lì e iniziare a correre fino allo stremo. Ma sono rimasta sempre a costo di litigare. E quando ci vuole ci vuole!
E’ stata l’estate in cui abbiamo iniziato a pensare a qualche cambiamento da fare nella conduzione del nostro menage familiare, ma per ora è solo un abbozzo.
Come detto tutto sommato è stata una bella estate e questo mi permette di affrontare l’inizio dell’anno scolastico in piena forma.
Sono veramente felice che tu sia in piena forma e mando un abbraccio enorme a Jey che io ricordo molto ma molto bene (già all’univesità? Speranza, questo è un colpo basso del tempo che vola.)
Non so come e quando è successo, ma siamo alle porte dell’università.
Settembre è sempre un nuovo inizio, altro che dicembre. L’estate fa da divisorio e se passa bene, se parte più carichi
Pensa che in sardo Settembre si dice Capudanni.
Ma daiiiii, vedi.