Diario di viaggio: BARCELLONA: L’organizzazione

Perché tornare a Barcellona?

Barcellona vista da Castello del Montjuic
Barcellona vista dal Castello del Montjuich

Molti mi hanno chiesto come mai avessimo deciso di tornare a Barcellona: perché tornare in una città già visitata quando c’è il mondo da scoprire.? A dire il vero nella prima fase organizzativa me lo sono chiesto anche io. Dopo che Miomarito mi ha dato l’ok per la data ho iniziato la caccia ai voli più economici. Avevo in mente di andare a Lisbona o Amsterdam, ma i voli erano decisamente più cari, allora abbiamo optato per delle mete più economiche. Barcellona compariva sempre ai primi posti e allora perché non tornarci e finire quello che avevamo iniziato? A causa di un borseggio, cinque anni fa eravamo rimasti senza carte e con meno di cento euro per tre gironi di colazioni, pranzi e cene. Facemmo talmente tanta economia che riportammo a casa anche dei soldi. Però ogni volta che pensavamo alla città pensavamo anche alla brutta esperienza vissuta. Non riuscivamo a liberarci delle sensazioni negative. Barcellona meritava un’altra possibilità. L’ha avuta e si è fatta perdonare lo sgarbo della volta precedente. Un giorno ho persino trovato dei soldi, pochi euro, ma quanto rode quando ne perdi anche uno solo?

I voli aerei

Il nostro viaggio è durato 8 giorni, sette notti, dal 4 all’11 luglio. Questa volta Barcellona l’abbiamo vissuta in pieno. Non siamo stati lì a controllare troppo i prezzi, non abbiamo sprecato ma non ci siamo negati niente. Il volo l’abbiamo fatto con Ryanair arrivando a Girona. Abbiamo speso meno di 100 euro in due, con un trolley da 10 chili. Tornando indietro opterei per l’aeroporto El Prat, che fa risparmiare un’ora e mezza di viaggio e 50 euro di biglietti del pullman. Viaggiando si impara.

L’alloggio

Una volta comprato i biglietti aerei, mi sono consumata gli occhi cercando l’alloggio. Mi sarebbe piaciuto un appartamento solo per noi, mi sono iscritta ad Airbnb, l’avevo trovato al primo colpo, un po’ lontano dal centro, ma vicinissimo alla fermata metro. Non era neanche caro, aveva persino un piccolo giardino, ma l’ho perso facendo dei giri per vedere se c’era di meglio. Non c’era. Organizzando si impara. Il bagno privato è una condizione imprescindibile. Ho consultato Booking.com e alla fine abbiamo trovato un Hostal, una pensione con una camera piccola, ma con bagno privato, in zona Rambla a due passi dal mercato la Bouqueria e la fermata metro Liceu.

Il sito VisitareBarcellona.com

Per la visita alla città ho tirato fuori la guida e le mappe usate cinque anni fa, ma a differenza di cinque anni fa abbiamo usato molto lo smartphone e soprattutto consultato spessissimo il sito visitarebarcellona.com che è stato creato da un ragazzo che ha avuto talmente successo che ora ha tre collaboratori. L’avevo consultato anche volta scorsa e mi ero trovata benissimo. Le informazioni di visitarebarcellona.com sono precise e affidabili perché sono provate da loro. Rispondono cortesemente ad ogni dubbio e offrono consigli su tutto quello che serve per vivere la città al meglio. Tramite il sito si possono anche acquistare biglietti per i musei, le case di Gaudì e la Sagrada Famiglia. Noi abbiamo comprato dei biglietti e seguito alcuni consigli per i ristoranti. Non ci hanno mai deluso.

La Barcellona card

BARCELLONA CARD

Barcellona è una città enorme e non si può pensare di visitarla tutta a piedi. Per visitare i musei e le attrazioni occorre usare i mezzi, ci sono in affitto bici, scooter, monopattini, skateboard, ma noi siamo vecchia maniera e abbiamo bisogno di poggiare i piedi per terra e quindi anche questa volta abbiamo comprato la Barcellona card da 120 ore, 5 giorni, che ci ha consentito di viaggiare senza limiti con la metro o con i pullman cittadini. Con questa card abbiamo avuto degli sconti per alcuni musei mentre altri erano completamente gratuiti e abbiamo anche saltato la fila! Questa card è più costosa delle altre perché offre di più, ma per tutto quello che abbiamo fatto abbiamo risparmiato. Chi più spende meno spende. Nel sito visitarebarcellona.com c’è una comparazione tra card che permette di scegliere la card adatta alle proprie esigenze.

Questo post non è sponsorizzato, offro la mia esperienza spontaneamente, come fanno tanti altri blog.

Magari se qualcuno deve prenotare con booking.com e non è ancora iscritto può prenotare con il mio codice, chi lo usa ha il 10% di sconto, a me accreditano 20€. Niente di che.

State collegati perché le avventure a Barcellona non sono neanche iniziate!

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Di questo viaggio ne ho parlato 

 qui_1 Pensieri di luglio

 qui_2, Diario di Viaggio Barcellona: L’organizzazione

qui_3 Diario di Viaggio Barcellona: primo e secondo giorno. Il viaggio, L’Aquarium e l’insalata a Placa Catalunya

qui_4 Diario di Viaggio Barcellona: terzo e quarto giorno. Il Castello del Montjuic, Mirò, La Messa alla Sagrada Familia e la scorpacciata di Pesce.

qui_5 Diario di Viaggio Barcellona: quinto e sesto giorno. La Pedrera, Casa Vincens, MACBA, Picasso, la Cattedrale e la Paella.

qui_6 Diario di viaggio Barcellona: settimo giorno. L’indimenticabile visita alla Sagrada Familia

15 pensieri riguardo “Diario di viaggio: BARCELLONA: L’organizzazione

    1. Non sono stata a Madrid, che mi dicono bellissima ma fredda a livello umano. Ma una capatina lì non la escludo a priori. Anche un mio amico dice che gli spagnoli sono antipatici e vanitosi.

  1. Sai che mi piace tantissimo l’approccio al ritorno a Barcellona? Come dite tu e LaDamaBianca è un piacere tornare nei luoghi che ci sono piaciuti, ma qui c’era anche la necessità di sovrapporre una nuova esperienza al furto. Poi è la prima estate senza tuo padre, tanti pensieri, ti dico, io avrei scelto qualcosa di nuovo, ma ammiro molto la vostra decisione e mi piace davvero molto quando scrivi “facendo questo si impara” con umiltà. Leggerò volentieri tutta la cronaca anche perchè Barcellona mi manca.

    1. “Facendo si impara” è diventato il mio moto perché vorrei fare sempre tutto giusto al primo colpo e poi mi macero nei pensieri: se lo avessi fatto così e cosa sarebbe andata meglio. Voglio essere più indulgente con me stessa, come lo sono con gli altri.

  2. Questa è una tipologia di domanda che a me non viene mai in mente, quella di chiedere perché tornare in uno stesso posto, intendo.
    Personalmente trovo piacevole essere nuovamente in un luogo che mi ha vista felice. Mi piace ripercorrere determinate strade, guardare vicoli nuovi, osservare ogni cosa con gli occhi del ricordo e quelli nuovi.
    A Barcellona non sono mai stata. Anni fa sono andata a Madrid e ci tornerei molto volentieri. Buona serata.

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