
Ieri mattina appena arrivata al centro comunale, dove si è svolta una grandiosa manifestazione sportiva, due alunne mi hanno accolto con un piccolo sacchetto di carta da cui sbucava un loro artefatto eseguito con cannucce, cartoncino, fili di lana. E’ una figura umana femminile sulla cui maglia c’è scritto Maestra: sono io! Nella busta c’è scritto: Per maestra Speranza – Per la Festa del Lavoro. Nel sacchetto c’era anche un cioccolato!
Questi gesti spontanei e così generosi mi fanno sempre commuovere. Non mi abituo mai, neanche dopo più di trent’anni d’insegnamento. A parte il fatto che le alunne in questione sono davvero carinissime! Il loro gesto mi ha fatto pensare al significato del lavoro, non all’insegnamento in senso stretto, ma proprio all’incidenza che ha avuto il lavoro nella mia vita.
Ho avuto la fortuna di iniziare a insegnare all’età di 22 anni, ma già a 20 avevo avuto un’esperienza lavorativa di tre mesi come dattilografa, nel mio comune di residenza. Era un lavoro vero, con tanto di stipendio, ferie, tredicesima. Non uno stage. Un lavoro vero a vent’anni, subito dopo il diploma! E poi un lavoro vero a 22 anni!
Sono tappe della mia vita, è una cosa normale per me, fa parte della mia storia personale. Ma ieri sera, mentre guardavo il manufatto delle mie alunne, ho pensato a come sarebbe potuta essere diversa la mia vita se non avessi lavorato sin da giovane. Come sarei io oggi, se avessi dovuto sbattermi da una parte all’altra o avessi dovuto cedere ai ricatti dei datori di lavoro? O se avessi dovuto fare turni allucinanti? Sarei come sono oggi? Non credo, sarei certamente diversa, non so dire come, ma certamente la mia personalità e il carattere non sarebbero quelli che ho oggi
Oggi 1 maggio ringrazio chi mi ha aiutato a fare le scelte che ho fatto. Ringrazio chi mi disse: lavora sempre, anche se dovessi sposare un miliardario, non dipendere economicamente mai da nessuno. Lavorare e guadagnare il giusto vuol dire libertà.
Oggi benedico il mio lavoro e quello di tutti i lavoratori. Il desiderio è che le mie alunne e miei alunni abbiano la possibilità di lavorare, essere felici e realizzati nelle loro professioni. Il sogno è che tutti possano lavorare e realizzare tramite il lavoro i propri sogni.
Buon 1 maggio!
Ciao, scusami per il commento off topic, ma non ho trovato il tuo blog su Facebook così ti scrivo qui per dirti che ti ho nominata nel mio post https://pastapizzascones.com/sunshine-blogger-award-1/ (cancella pure questo commento, era solo per avvisarti!)
Lo tengo perché ha il link diretto al post!
Wow generoso il tuo augurio!
è una speranza che condivido anch’io quella che tutti possano lavorare e realizzare i propri sogn!
Speriamo sia così per tutti!
Grazie per essere passata qui
Ti capisco, anch’io sono insegnante e lavoro con i bambini da quando avevo 15 anni. Sembra passata una vita da allora invece sono passati solo due decenni e il ricordo della chiamata con la proposta di lavoro, dello stipendio e della possibilità di scegliere che allora sembravano ovvie oggi fanno dire anche a me un grosso grazie… Grazie non solo perché ho un lavoro, ma perché faccio da sempre ciò che amo fare
Concordo pienamente con quella persona che ti ha detto lavora sempre anche se sposerai un miliardario, perchè la nostra forza sta proprio nell’indipendenza anche economica.
Sono sempre più convinta che se tutte le donne fossero indipendenti economicamente, non ci sarebbero tutti questi femminicidi.
Per noi donne lavorare è indispensabile per essere davvero libere. Buon primo maggio anche a te (anche se in ritardo).
Infatti. E’ un concetto a me caro e cerco di trasmetterlo anche alle mie piccole alunne.
Bellissimo post, con tante cose. Il valore del lavoro, l’affetto dei tuoi alunni, la gratitudine. Io domano festeggio 31 anni di lavoro!
Auguri per il tuo anniversario. Anche tu hai iniziato a lavorare molto giovane.
Che dolci le tue alunne, mi hai ricordato i tempi delle elementari, ormai molto tempo fa ma che ricordo benissimo, in cui anch’io e le mie compagne preparavamo i regalini per la maestra 😍
Sono felice che tu sia stata fortunata con il lavoro, speriamo che anche le piccoline di oggi non debbano penare troppo per guadagnarsi il pane un domani…
😘
Io lavoro in unte pubblico, per caso, quasi per sbaglio, il l’habitat naturale dei fannulloni, secondo molti. Posso dire che ho conosciuto e conosco gente che lavora seriamente e con il cuore anche negli enti pubblici e cerco da sempre di far parte di quella categoria
Ma guarda, è un gruppo piccolo di fannulloni che rovina tutta la categoria. Come te ho sempre visto tanta gente che lavora tantissimo, con scarse retribuzioni e poche soddisfazioni.
il lavoro se fatto bene, se si ha la possibilitá di scegliere puó farci sentire davvero bene! E qualche volta davvero male! bisogna essere maturi e capire che gli alti e bassi in questa vita ci saranno sempre! Comunque anche mio marito 47enne lavora da quando ne aveva 23, é il mio eroe! 8 ore da giorno da 24 anni é una roba pazzesca! Auguri allora a te lavoratrice!!
Complimenti a tuo marito, gran lavoratore!