
Domenica corsa mio padre ci ha lasciato. A fine gennaio era entrato in ospedale, dopo tante insistenze da parte sua, per risolvere un piccolo problema, ma il delicato l’equilibrio dei suoi organi interni è stato compromesso e il quadro clinico è andato via via peggiorando, con grande dispiacere anche dei medici che spesso ci hanno espresso il loro rammarico per non essere stati più cinici e fermi nella decisione di non intervenire in alcuna maniera, se non con i farmaci. Purtroppo non è andata così, ma nessuno può dire cosa sarebbe successo nel caso non si fosse intervenuti. Da questo punto di vista siamo tutti sereni e consapevoli che è stato fatto tutto il possibile per assisterlo e tenergli compagnia in questo ultimo mese.
Ancora non abbiamo realizzato della nuova situazione e anche se abbiamo avviato tutto l’iter burocratico, agiamo come se in fondo non ci riguardasse personalmente. Nella casa dei miei genitori c’è un via vai di parenti e amici o semplici conoscenti che l’hanno saputo in ritardo. Come dice mia zia in questi giorni non c’è neanche il tempo per piangerlo. Piano piano la vita tornerà a scorrere nella sua quotidianità e faremo i conti con la sua assenza. Già in qualche momento ho dovuto fermare l’automatismo del pensiero: Questo lo dico a babbo. Chissà come è contento babbo che il Cagliari ha vinto contro l’Inter. Babbo hai vinto 5 euro al Superenalotto. Oggi è venerdì sera, devi andare al panificio?
Babbo, non sarà facile vivere senza di te, ma ce la faremo perché tu ci hai insegnato che la vita continua e che bisogna sempre andare avanti. E’ stato un onore vivere accanto a te. Buon proseguimento di viaggio
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So cosa stai passando, io ho perso mamma nel 2005. Però infondo non l’ho mai persa davvero, è sempre con me, la sogno spesso, è come se mi venisse a trovare. Ti abbraccio forte.
Sembra tutto irreale. Mi pare di vederlo in giro per casa.
Grazie
Ci sono passata ed è dura. La fede e i bei ricordi vi sosterranno sempre, ma adesso siete nel balordone della perdita e del vuoto. Un abbraccio immenso, cara.
Ciao. Ti ho pensata spesso in questo periodo. È una nuova fase di vita da affrontare con coraggio e pazienza. Grazie