E’ arrivato l’inverno sardo senza avere avuto un vero autunno. Le foglie stanno cadendo in questi giorni, ma la maggior parte sono ancora sui rami. L’aria è frizzantina e le cime dei monti sono imbiancate. Sono piena di dolori dovuti al freddo e all’umidità. Ma chi è quello sconsiderato che dice che dal freddo ti difendi e dal caldo no? Io mi difendo, ma il freddo sa bene quando e dove colpirmi. Ieri Sono andata a messa e, nonostante il sacerdote sia stato abbastanza veloce, mi sono ghiacciata. Al rientro mi sono scongelata abbracciando un termosifone. Dovrò andare nella chiesa del paese vicino al mio. Lì c’è il riscaldamento perché è una chiesa moderna.
Non amo l’inverno. Lo subisco malvolentieri. Ringrazio di vivere in una terra baciata dal sole. L’unica cosa che mi consola è che è arrivata la pioggia, quella calma, non le temute bombe d’acqua. Le dighe, a secco per tanto tempo, lentamente si stanno riempendo. Forse riusciremo ad uscire presto dall’emergenza e avere il tanto atteso stop al razionamento idrico. Sperando che nella stanza dei bottoni qualcuno cominci a pensare seriamente alla soluzione di questo grave problema.
Queste settimane avremo i giorni più bui dell’anno, ma presto le giornate cominceranno ad allungarsi.
Avrei dovuto intitolare questo post: ” Strategie per superare l’inverno”
8 DICEMBRE infilo qui un immenso augurio per il vostro 10 anniversario di nozze, carissima Speranzah!
Grazieee! In giornata arriverà il post.
Veramente, Speranzah, questo freddo piuttosto improvviso lo sto patendo un sacco, la schiena è messa malissimo.
Poverenoi