I Britannici hanno scelto di uscire dall’Unione Europea.
Sono andata a letto a mezzanotte con i dati degli exit poll che dicevano il contrario. I seggi erano chiusi da un’ora e gli alacri scrutatori erano alle prese con urne e pile di schede. Alle tre mi sono svegliata per il caldo e per la sete. Ho acceso il kindle e i siti dei giornali già davano quasi certa l‘amara verità, che poi è stata confermata prima dell’ora di colazione.
Sarà che a me piace costruire ponti e non segnare linee di confini. Sarà che sono cresciuta con l’idea dell’Europa Unita. Sarà che ricordo bene i sacrifici fatti dagli Italiani per essere meritevoli di avere la moneta unica. Sarà per altri cento motivi ma oggi sono sotto choc e triste. Tanto triste.
Qualcuno pensa che gli Inglesi abbiano fatto una scelta coraggiosa, a me sembra invece un azzardo di un’incoscienza colossale. Non so come una nazione di 65 milioni di abitanti possa pensare di competere da sola con la Cina (un miliardo e duecento milioni di abitanti), l’India (ottocento milioni di abitanti) e gli Stati Uniti (320 milioni di abitanti). Forse pensano di stare con un piede fuori e uno dentro, cioè avere i privilegi ma non gli oneri. O forse pensano di trascinare l’uscita definitiva alle calende greche. Non credo che questo gli sarà permesso, a meno di scatenare una reazione a catena di uscite di altri popoli altrettanto illuminati.
E’ giunta l’ora che le donne e gli uomini leader dell’Europa i tirino fuori le qualità, gli attributi, quali coraggio, fantasia, determinazione, risolutezza, affinché il sogno dell’Europa unita, iniziato a costruire dai nostri padri sulle macerie della Seconda Guerra Mondiale, non diventi un incubo che ci faccia rivivere giorni più amari di oggi.
Uscire non è la soluzione a un Europa che non è come l’avevamo immaginata. Che sia un monito non un esempio da seguire. Oggi ho sentito interviste di gente che ha votato per uscire e si è già pentita!
Una bambina ha detto al suo papà: se ne vanno perché ci sono dei problemi, mi sembrano molto infantili.
Condivido completamente la tua opinione. Ho anche scritto un articolo sul mio blog al riguardo. Vogliamo davvero un ritorno all’Europa delle nazioni?
È incredibile. L’ignoranza regna sovrana
Speriamo di no!