Giornate strane

IMG_1190
Pula. Estate 2015. Ombrelli per colorare la via e la vita

Sono giorni strani. Lenti perché ho deciso così. Si fa quel che si può e quello che non si è fatto si fa domani, forse. Per alcune cose c’è tempo e per altre no. Sono urgenti e si fanno quelle.

Mio suocero, come sa chi mi  segue da tempo, ha subito negli anni scorsi varie operazioni, prima al retto e poi alla vescica, e ora  va peggiorando, ha raggiunto la soglia dell’inferno, ma non l’ha ancora varcata. Mia suocera ha tanta energia, ma con i medici non si raccapezza molto. I figli sono chiamati a prendere in mano la situazione, visto che anche lei ha i suoi problemucci di salute. Non sarà facile visto che vuole avere il controllo della situazione, ma vedo segni di cedimento. E chi non li avrebbe? Santa pazienza, siamo umani tutti, lei compresa. Ma appunto bisogna avere tanta pazienza tra noi. Le persone sono più importanti di tutto. E’ ovvio, ma poi spesso ce lo dimentichiamo.

Del ciclo neanche l’ombra. Domani chiamerò Miogine e vediamo un po’ quel che sta succedendo laggiù. Perché qualcosa di fuori dal consueto sta succedendo.  Fisicamente sto benone, e non vorrei dirlo ma forse… forse, niente, non lo dico!!!  Anche se mi sono chiamata Speranza, c’è un limite a tutto!

Qui oggi è una bellissima giornata di sole, di pomeriggio usciremo a farci una passeggiata in paese e godere dell’ultima giornata di festeggiamenti per un importante monumento ultracentenario.

Buona domenica a tutti.

 

7 pensieri riguardo “Giornate strane

  1. Affrontare la malattia e’ dura, ti sono vicina. Bella l’installazione di ombrelli a Pula, onirica.
    Per il resto…speranza fino alla fine!!

    1. Bella sì Pula ombrellata. Peccato che fosse nuvoloso.
      Qui ancora niente di niente. Oggi ho fatto le analisi del sangue. Presto si saprà qualcosa

  2. L’inferno di tuo suocero lo conosco, lo sai, posso solo dirti che quando ci sei dentro da figlio intendo, ti arriva una forza (forse è quella della disperazione) che non avresti mai pensato di avere, fai le cose, vai, parli con i medici, conforti il malato, stai con lui e scendi quelle scale verso l’inferno accompagnandolo, questo è ciò che possiamo fare.
    Dacci notizie di tutto. Ti abbraccio

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.