Temevo che questo giorno non sarebbe mai arrivato. Il giorno degli ultimi scrutini. Quel momento in cui ho messo l’ultima firma e spaesata ho chiesto: cosa devo firmare ancora? Niente era finita. Tutti promossi, i nostri bambini della scuola primaria. Abbiamo valutato i progressi di tutti, quelli fatti e anche quelli che potrebbero fare. Con rammarico e dispiacere abbiamo parlato di quelli che alcuni non hanno fatto per negligenza dei bambini e delle famiglie. Domani potranno vedere i tabelloni con il risultato.
Ho vissuto questo scorcio di giugno in apnea. Nei primi giorni a scuola abbiamo avuto una grana da risolvere. Una di quelle faccende che poteva finire nei giornali, creando un gran casino. Invece sembra che non sarà così e gli strascichi saranno minimi, ma ci saranno per qualcuno. Dico solo che se la faccenda fosse stata seguita dall’inizio con il cuore e non con i termini dei procedimenti ci saremmo risparmiati una settimana da incubo e tutto si sarebbe risolto come doveva risolversi dall’inizio: una bolla di sapone.
I bambini l’ultima settimana erano su di giri soprattutto quelli di quinta, impegnati con le prove della recita. I giorni precedenti non rispondevano più, ci ridevano in faccia. Roba da non credere. Le prove generali sono andate malissimo. Invece davanti ai genitori e al preside è filato tutto liscio. Eravamo allibite. Sono stati bravissimi.
Sto invecchiando. Lo percepisco da come ho reagito ai saluti e ai ringraziamenti finali. Le lettere dei bambini, che non sono solo formalità. I fiori e i regali, che sempre m’imbarazzano anche se mi fanno piacere. Tutto questo mi dice che le maestre lasciano un segno profondo in ciascuno di noi, un segno che non sarà dimenticato. I miei alunni hanno colto i miei difetti, accettati e perdonati perché surclassati dai pregi, l’insegnamento e l’esempio (cit).
Non mi era mai capitato di scioperare per gli scrutini, quest’anno è successo. Una maratona, una faticaccia, una gara di resistenza. Praticamente ognuno di noi ha fatto saltare a turno uno scrutinio, per non vedersi decurtata tutta la giornata. Morale abbiamo presenziato a tutti gli scrutini, anche se poi non sono stati fatti. Poi sono stati riconvocati questa settimana. Insomma doppio lavoro. Ma la cosa incredibile è che tutti abbiamo partecipato in accordo, consapevoli di quello che stavamo facendo. Questa riforma non s’ha da fare, come ho già detto più volte in questo blog, non risolve i veri problemi della scuola italiana. Ne aggiungerà altri.
Non è ancora finita, stiamo già impostando l’inizio del prossimo anno scolastico, ma diciamo che il grosso è già fatto. Vorrei dormire per una settimana di seguito e poi organizzare le vacanze. Non so ancora dove quando e come partiremo. Ma questo succederà.
Io pure sono arrivata stanchissima alla fine anno scolastico, anzi addirittura leggermente nauseata … Ora che è passata già una settimana dalla fine è come se nulla fosse successo!
Ca pita pure a me. Mi sta tornando l’energia. Ho voglia di fare tante cose. Non so quante ne realizzerò. Buone vacanze! Ce le siamo meritate.
Mi ritrovo in tante cose che hai detto! Buon inizio relax!
Ho letto il tuo ultimo post. La finiamo tutte così noi maestre. Come dice qualcuno le maestre non vanno in ferie ma in convalescenza! Aiuto.
Ti ho pensata tanto, mi dicevo “sarà presissima con le corse finali” poi ci racconterà come è andata. Eccoti quindi. Che dire? E’ finita 😀 buona estate nella tua splendida isola, con le foto al Poetto. Ma un salto a Milano? Expo and friends? E comunque sì, sto invecchiando anch’io e penso sempre più con gratitudine immensa alla mia maestra Gabriella, l’altro giorno ho detto che prima di morire, conto che non accada a breve 😀 vorrei rivederla e dirle sul serio GRAZIE.
Grazie per i pensieri! Milano ce l’abbiamo in mente, ma ancora tutto da decidere. 🙂 Buona giornata!
Dai vedrai che le vacanze arrivano presto!
Stanno arrivando! Ma la stanchezza è troppa, credo che la settimana prossima andrà molto meglio. Un caro saluto