Abbiamo vinto la paura

Le dauphine.com

Hanno fallito. Hanno ottenuto l’effetto contrario. Volevano spezzare matite, ma sono state raccolte e temperate. Moltiplicate sono diventate milioni. Volevano evitare la pubblicazione delle vignette e  invece quelle vecchie sono state condivise all’infinito e ne sono nate di nuove. Volevano rinchiuderci in casa, tremanti di paura, e invece  milioni, abbiamo marciato nelle strade e nelle piazze con bambini in braccio, cartelli, simboli.

Hanno perso. E’ l’inizio della fine del loro delirante progetto.Se prima non avevamo capito, ora sì. Ci è chiaro che non vogliamo perdere quello che abbiamo conquistato in migliaia di anni. Valori come Libertà, Uguaglianza, Solidarietà, Giustizia, Unità, Pace , Accoglienza, Religiosità, Laicità. Non sono solo parole, sono persone  reali che,  non solo in passato, ma ancora oggi perdono la propria vita in favore di quella degli altri.

Valori tangibili  che viviamo tutti i giorni, necessari come l’aria che respiriamo. Non siamo disposti a cederli neanche di un millimetro. Ci hanno ferito e piangiamo i nostri morti, veri martiri. Ma ma non siamo sciocchi. Ci organizzeremo  meglio, staremo più attenti, vigileremo,  ma lo faremo ridendo, cantando, disegnando, scrivendo. Vivendo con il sorriso sulle labbra.

Hanno perso. Abbiamo vinto.

Je suis Charlie

Le monde

 

 

8 pensieri riguardo “Abbiamo vinto la paura

  1. Mhm. Come dice Edp, metterla in termine di “abbiamo vinto”, “hanno perso” (o viceversa) mi pare – oltre che un po’ parecchio neo-coloniale, anche molto pericoloso.

    1. Abbiamo vinto la paura che vogliono incuterci quelle azioni scellerate. Per questo hanno perso nel loro intento, nonostante la cronaca, anche quella di oggi, ci dica il contrario.
      Forse non è chiaro, faccio una piccola aggiunta al titolo

  2. Chi siano quelli che han vinto e quelli che han perso io ancora non lo so. Tante domande, piu domande che altro. E sdegno, anche tanto sdegno. Ma mica solo per i fucili sai, mica solo sdegno per la violenza purtoppo. Condannare la violenza son capaci tutti, come schierarsi per la libertà. Tanta perplessità e fastidio per questa isteria collettiva. Han ragione loro che han certezze, lo so. Ma io, a marciare accanto a Netanyahu, neanche con un fucile puntato ci sarei andata, e lo ao che sbaglierei, lo so che quel che dico e quel che non riesco a pensare non va bene, ma cosa vuoi, non riesco a capire cosa penso. A volte mi chiedo che differenza ci sia tra i terroristi legittimati e quelli che la legge condanna. Ma hanno ragione loro, avete ragione voi. Charb riderebbe di tutto questo, io credo. E forse è la sola cosa da fare.

    1. Non credo che sia semplice anche il solo condannare la violenza, infatti qualcuno ha inneggiato e vorrebbe altro sangue!
      Credo che in momenti come questi bisogna arretrare tutti di un passo, occorre dialogare con tutti anche con quelli che sono più indietro nel cammino della pace. Quelli ne hanno più bisogno di altri. Il camminare insieme a Parigi, salutati dai balconi, credo che abbia fatto molto bene ai 50 Grandi della Terra, li spingerà a fare di più e trovare soluzioni più pacifiche. Alcuni hanno un passato e un presente alquanto discutibile, però quella foto li immortala, la considero una dichiarazione d’intenti, una firma in un trattato di pace. Qualcosa di cui il mondo potrà chiederne conto.

  3. “Hanno perso. E’ l’inizio della fine del loro delirante progetto”. Hai ragione. Hai perfettamente ragione. Al di là di tutto il cinismo (spesso inutile) che leggo in giro, ieri a Parigi ha vinto la democrazia.
    Bellissimo post. Ciao!

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