Inizia un’altra settimana

Dopo una settimana densa di avvenimenti, di dormite a metà, ne inizia un’altra che sembra leggermente più leggera. Sembra. Anche se ho una bella ecografia nel bel mezzo! Giusto per abituarci alla  monotonia. Come dice Miogine, sono una veterana ed è quasi routine. Sono abbastanza curiosa di sapere come sta andando lì dentro, se ci sono altri miomi o no, ad esempio. Poi si vedrà.

Dicevo che la settimana scorsa è stata  alquanto impegnativa, ma devo dire molto positiva.  Quest’anno, grazie ad un preside superlativo, sto lavorando con soddisfazione e senza timori. Mi sono resa conto che per anni, almeno dieci, ho lavorato con impegno, ma sempre presa tra due fuochi: la dirigenza e le colleghe. Il ruolo del responsabile del plesso è un arma a doppio taglio. Sei un’insegnante che collabora strettamente con il dirigente. Quanti sospetti, quanta ipocrisia e falsità da parte delle due parti. Ho assorbito tanto di quel veleno che, mi sono resa conto, ho sviluppato dei comportamenti autodifensivi automatici.

Ho capito subito che il nuovo dirigente ha una faccia sola e una parola. Per me è stata una  liberazione. Mi sto godendo lo spettacolo della disperazione delle mie colleghe che hanno finito di considerare diritti dei privilegi acquisiti lungo il corso degli anni! Qualcuna non ha ancora capito che non ha di fronte un dirigente che molla di punto in bianco i suoi collaboratori, facendoli passare per colpevoli di decisioni che non ha saputo prendere. Abbiamo un dirigente che comprende i problemi e trova soluzioni! Ascolta e poi decide. Incredibile. Ancora non ci sono abituata, ma ogni giorno è una piacevole scoperta. Ce ne fossero di dirigenti simili! Sono proprio contenta!

Ieri era la Giornata Mondiale degli insegnanti. Ricorrenza che in Italia è ancora sconosciuta, tanto che mi è sfuggita! Però credo tutti gli insegnanti che passano di qua, possano apprezzare comunque degli auguri ritardatari.

6 pensieri riguardo “Inizia un’altra settimana

  1. Ricambio gli auguri! Io da due anni sono anche vicaria, ma sinceramente da noi l’atmosfera e’ meno pesante. L’unica cosa e’ che quest’anno tutto corre piu’ veloce. Sara’ che mi avvicino ai 40…
    A presto!

    1. Qui abbiamo vissuto decenni di anarchia, di gente che lavora con tranquillità e di insegnanti che per un’ora mal sistemata è capace di fare guerre di musi lunghi, gelosie e dispetti. Piano piano le cose cambieranno anche qui, sono fiduciosa.

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