Domenica 25 maggio, nonostante il cielo non promettesse niente di buono, è stata una giornata straordinaria. Tre cose, apparentemente diverse, vissute nello stesso giorno tra l’altro niente che toccasse direttamente la mia vita personale, ma che mi hanno fatto emozionare e parecchie volte fino alle lacrime: 1) il pellegrinaggio di Papa Francesco in Terra Santa,
2) le elezioni europee
3) la vittoria di Aru al Giro d’Italia.
Le elezioni europee. Avevo scritto qui che sarei andata a votare con molta serenità e orgoglio. Temevo un po’ il risultato perché non mi piacciono coloro che urlano e basta. Ok, la prima volta, lo fai per farti sentire e conoscere, ma poi devi lavorare con quello che hai e quello che sei. Chi ora ci dice che siamo vecchi pensionati, non ha capito che lo scorso anno era il suo momento per fare con serietà quello che aveva promesso e che poteva fare. Certo non da solo, con altri, ma sicuramente avrebbe potuto realizzare molte cose. Ha perso il treno. Nel frattempo gli altri si sono organizzati e rinnovati, anche se non sempre pacificamente. Abbiamo seguito sempre più impauriti un giovane guascone visionario. Che in un anno ha rivoltato un partito e una nazione. Quando è diventato presidente del Consiglio in quel modo quasi barbaro di dare il benservito al suo predecessore, ricordo che ripetevo come un mantra o è un pazzo furioso o ha ragione. Credo avesse ragione, primo perché sono letteralmente spariti alcuni dinosauri della politica italiana, qualcuno resiste ancora, ma ormai è questione di poco tempo, e poi per il risultato clamoroso. Credevo che al televisore fosse partita la scheda grafica! Non potevo credere ai quei numeri. Numeri così spaventosi che il Giovane guascone si è intimidito e in conferenza stampa non pareva manco lui. Riflessivo e calmo. Non strafottente. Vorrei ben vedere! Chi non s’intimidisce di fronte al compito gravoso di far mandare avanti un partito, una nazione e l’Europa? Infatti fra un mese all’Italia spetterà di guidare l’Europa per sei mesi. Ci aspettano mesi di grandi cambiamenti anche a livello europeo, noi italiani giustamente critichiamo l’Italia, ma anche gli altri non è che siano poi messi meglio. Certi risultati francesi e inglesi devono far riflettere chi ha guidato fino ad ora l’Europa .
Altra cosa molto importante e bella è che la Sardegna sarà rappresentata in Europa da ben tre sardi: Renato Soru PD, Salvatore Cicu FI, Giulia Moi M5s. Anche questo risultato è a dir poco clamoroso.
Tutto fa pensare al meglio e induce all’ottimismo. Speriamo bene per tutti.
2 pensieri riguardo “25 maggio 2014. Una giornata straordinaria. Le elezioni europee”