Il bambino che, come ho detto nell’ultimo post, mi aveva pesantemente insultato per iscritto perché aveva preso una nota sul diario, si è scusato. Come richiesto espressamente, mi ha dato una lettera di scuse: un foglio di quaderno a quadretti, scritto in italiano perfetto, nel quale ha ribadito più volte di aver sbagliato e di essersi pentito. Quelle cose non le pensava veramente e vorrebbe tanto tornare indietro, ma non può. Spera che io lo perdoni.
Inutile dire che ho pianto, e non posso leggerla ancora visto che ogni volta mi fa lo stesso effetto. Pure le colleghe che la leggono finiscono con gli occhi lucidi.
Siamo stati bravi, lo dobbiamo riconoscere e dire senza falsa modestia. Ho trovato il modo giusto di agire e anche la famiglia è stata in gamba. Non lo ha picchiato, ha ragionato e parlato nei giusti modi al bambino. Credo che noi adulti abbiamo dato un bell’esempio: non ci siamo fatti prendere dalla rabbia, cosa che contestavamo al bambino, e gli abbiamo fatto capire che la rabbia è un sentimento e non si decidere cosa provare nel cuore quando ci capitano le cose, però possiamo fermarci e decidere come reagire. Siamo esserei umani, non bestie.
Sono contenta, veramente. E’ stato un bel momento di Grande Educazione. Lo terrò sempre in serbo. Ora tocca a me scrivergli che le sue scuse sono state accettate e che sono fiera di lui.
quando leggo i tuoi post mi sento più sollevata al pensiero che esistono delle maestre come te. Non mollare…e grazie a nome di tutti i bambini passati, presenti e futuri,.
Non ci crederete, ma le insegnanti come me sono la maggioranza, poi ci sono le eccezioni che purtroppo non si sa come eliminare. Grazie per l’incoraggiamento.
Il tuo messaggio è stato recipito nel modo giusto e la famiglia ha aiutato il bambino in questo.
Si si, è proprio così.
Ti immagino mentre intingi la penna nel tuo cuore per scrivere questa lettera.
Un abbraccio che superi il mare e ogni distanza.
Immagini bene, come sempre. Questo mare prima o poi lo attraverseremo, o da una parte o dall’altra.
Cara Speranza, che bello. Se tutti gli insegnanti fossero come te! Continua così, per i bimbi ma anche per le loro famiglie!
Grazie! Credo di essere arrivata alla maturità professionale, pur sempre con limiti e difetti. Ma mentre prima li temevo e mi sentivo in colpa, ora li riconosco e cerco di superarli con i pregi!