Credo la Scuola

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No, non sto ancora pensando a quella cretinata dei 150 euro. Ho la scorza dura e a scuola ci siamo riprese subito, anzi qualcuna ha detto di aver sentito che pagheranno anche gli scatti del 2012. Mi  sono ripresa subito, non è il caso di piangere troppo sul latte versato e c’è tanto da fare. In 25 anni di esperienza momenti brutti ne ho vissuto tanti, ma sono ancora qua e li ripenso anche con orgoglio.Mi dico pure brava per aver superato tante crisi, che poi mi hanno perfino fatto migliorare, sia umanamente che professionalmente. Il fatto è che io nel mio lavoro, nonostante la fatica, le frustrazioni, le incomprensioni, lo scoraggiamento, lo stipendio così così, le poche risorse e le risorse sprecate, ci credo profondamente. Credo che la scuola, l’istruzione, l’educazione, cambino il corso della vita di un individuo, di una comunità, di un paese intero, di una nazione. Ci credo perché l’ho vissuto nella mia pelle, nella mia vita personale e lo posso osservare con i miei occhi tutti i giorni.  Appena posso, cioè un giorno sì e pure l’altro, lo dico ai miei alunni. Almeno non potranno dire che non sono stati avvertiti!

Oggi nel nostro Paese una parte della popolazione non crede nel valore della nostra scuola, vede solo i tanti difetti e manchevolezze. Anche io li vedo e li subisco pure, ma credo che possono essere migliorati, anche con poco. Credo nel nostro sistema scolastico, credo che dia delle ottime basi. Lo dimostrano tutti quelli che vanno all’estero e  che vengono valorizzati per quello che sono e per la preparazione che hanno.

Ci sono tante cose da migliorare e ne potrei fare un elenco infinito, ma ne dico solo uno: non possiamo continuare a permettere che nel nostro Paese, in Sardegna in particolare, ci sia un alto tasso di dispersione scolastica, ogni punto percentuale sono migliaia e migliaia di ragazzi che si perdono per strada, che non hanno nessuna prospettiva di vita futura, se non quella di sbarcare il lunario alla belle e meglio, diventando anche un peso per la società e a volte un pericolo. Non dobbiamo più permetterlo.

La scuola è vita. E’ la mia vita. Prima di Natale volevo scrivere una serie di post per celebrare le mie nozze d’argento con l’insegnamento, ne ho scritto solo uno, ma la serie riprenderà al più presto perché mi aiuta a capire meglio il percorso che ho fatto e quello che farò in futuro. Ho capito per esempio che insegnare non mi basta più, voglio promuovere il valore della scuola e dell’istruzione, incoraggiare i deboli a faticare sui libri: quante ore avrò perso a studiare pagine incomprensibili per poi capirle a distanza di anni! Non sarei quella che sono, se non avessi studiato e se mia madre, testarda sarda, non avesse insistito quando io avrei voluto mollare.

Promuovere la scuola e l’istruzione è fondamentale. Fare in modo che tutti i bambini, e  soprattutto le bambine di ogni angolo del globo, quelli dei  paesi più poveri, meno emancipati, meno istruiti è diventato il mio pallino.  Infatti oltre a comprare quaderni, per i miei alunni svantaggiati, promuovere le adozioni scolastiche a distanza, ho la gioia di essere la madrina scolastica di Maikol, un bambino della Tanzania. Ma di questo ne parlerò nel prossimo post.

4 pensieri riguardo “Credo la Scuola

  1. La scuola mi ha dato tantissimo e ricordo molti insegnanti con grande gioia e riconoscenza, certo purtroppo non tutti, perchè in ogni campo c’è chi tira sera di mala voglia, ma nel complesso ho incontrato tanti professori validi e la mia insegnante delle elementari la vorrei proprio riabbracciare per dirle mille volte grazie! Sono certa che anche tu rimani nel cuore dei tuoi studenti.

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