Il mio problema con il pc non è stato ancora risolto, ma ho portato a casa un pc della scuola, così posso pure smaltire l’arretrato. Quindi eccomi qua.
Ebbene sì già da alcuni mesi sono passata all’ebook. Dopo alcune settimane di valutazioni: kobo o kindle? ho scelto il primo perché legge tutti i formati, mentre il secondo legge solo il formato kindle. So che esistono programmi per convertire il formato, ma io ho deciso di non scaricare libri piratati, o come si dice. Leggerò solo i libri che compro. Se i libri mi sembrano comunque cari basta aspettare un po’ e poi il prezzo scende. Non sono una santa e pure a me piace risparmiare e avere le cose gratis. Però che me ne faccio di diecimila libri, che non riuscirò mai a leggere neanche in dieci vite? Tanto vale comprare i libri che penso che mi piacciano e non sentirmi in colpa ogni due per tre. Perché privare lo scrittore e tutti quelli che gli girano attorno della giusta retribuzione? Poi non ho mai sentito che uno scrittore sprechi i soldi, come fanno alcuni cantanti o attori, che chiedono cose assurde tipo tre milioni di litri di latte di capra del tibet per farsi la doccia dopo ogni presentazione del libro!
Sono così entusiasta che lo ha comprato pure mia sorella! Così invece di scambiarci i libri ci scambiamo l’ ereader. Comodo no?I libri di carta e le librerie hanno su di me sempre il loro potere. Da poco ho letto un libro di carta, prestato, ed è stato bellissimo. Però non torno indietro: l’ ereader è troppo comodo. Leggi una recensione, cerchi il libro nel kobo, leggi l’anteprima, se ti convince lo compri altrimenti no. Entro cinque minuti stai dentro la storia. E’ una bella comodità per i forti lettori come che non hanno una libreria decente sotto casa, o neanche a un raggio di km umano. Chi non abita in città questo lo sa molto bene. Secondo me gli editori e i librai, quindi anche gli scrittori, dovrebbero considerare questo aspetto, non secondario. Invece di stracciarsi le vesti potrebbero essere più creativi e sfruttare le potenzialità di questo nuovo strumento. Vero Sandra?
Qualcuno ha scritto che non ricorda i libri che ha letto nell’ereader. Va be’, questo a me capita anche con i libri di carta. Se mi piace qualche citazione me la segno o me la scrivo. Nessuna differenza. Se la storia mi prende vi giuro che non mi rendo conto che il libro non è di carta. L’unico problema che è che nel kobo glo le copertine sono in bianco e nero, questa cosa è proprio fastidiosa, avessi aspettato alcune settimane avrei potuto comprare la nuova versione più cara, ma più bella. Mannaggia alle strategie di markentig, me lo avessero detto prima! Comunque credo che quando avrò un po’ di liquidità potrei acquistare anche il kindle, o la versione più in del kobo. D’altronde sto risparmiando un sacco di soldi!
PS: potrebbe sembrare un post sponsorizzato, non è così. E’ anche questa una parte della mia vita.
PSS: sopra la testa compare una pubblicità che non so come è piovuta lì, almeno avesse a che fare con il contenuto del post! Probabile sia qualcosa che ha a che vedere con le nuove condizioni di google, che io ho rimandato di leggere, mmm, male. Se nel frattempo qualcuno volesse illuminarmi…
io ci ho messo quattro mesi a traslocare con te, mi perdoni?
🙂
e ho il kindle, spento da un po’. All’inizio, novità indigestione, poi spento. Mah.
un bacione
Ciao bella! Hai pure cambiato nome nel frattempo. Io ho rallentato molto nelle mie letture, non è colpa del kobo. Quando ero più giovane leggevo la notte prima di dormire, facendo le ore piccole, poi ho cambiato bioritmo e leggevo la mattina presto appena sveglia, ora non posso perché mylove si sveglia se accendo o la luce o il kobo e non ho sempre voglia di alzarmi e riscaldare il divano freddo!